«Sulla tramvia, nonostante che i soldi per informare i cittadini sui disagi e su possibili alternative ci siano, il Comune continua nella sua campagna di informazione ambigua e priva di senso. Prima ha lanciato lo slogan "un due tre tramvia", adesso informa sui disagi dei lavori su viale Fratelli Rosselli ma aggiunge, quale rimedio o alternativa, la frase "lasciate l'auto a casa e prendete i mezzi pubblici". Se questi sono i messaggi possiamo ragionevolmente dire che quei soldi potevano essere spesi in altra maniera».
E' quanto sostiene il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi. «Tutta la campagna di informazione solo sui lavori della prima linea della tramvia costerà al Comune di Firenze 1.579.748,28 euro - ha spiegato Toccafondi - ma, come si vede al momento questa non è servita per fare chiarezza su cantieri, deviazioni, difficoltà di traffico, chiusure improvvise, rallentamenti, fermate dell'autobus soppresse, linee deviate, né per dire che la prima linea della tranvia verrà inaugurata, forse, nel 2007.
Finora l'obiettivo della campagna informativa è stato fin troppo generico, dato che la prima parte della campagna di "informazione" era rappresentata dallo slogan: "Uno, due, tre TramVia". Dalla risposta ad una mia interrogazione avevo appreso che per l'amministrazione tale titolo "indica l'avvio del progetto e dei relativi lavori nonché indica il numero delle future tre linee del sistema tranviario". Ma la comunicazione deve servire a informare nel modo più semplice ed immediato i cittadini sui cantieri e sui problemi che questi ultimi causano al traffico, non a lanciare slogan inutili e incomprensibili.
Successivamente quando ci sono stati i primi pesanti disagi al traffico dovuti ai lavori su viale Fratelli Rosselli, la comunicazione era del tutto assente, adesso che i fiorentini conoscono tali disagi arriva la nuova campagna di informazione che sollecita a "lasciate l'auto a casa e prendete i mezzi pubblici". «La legge - ha ricordato l'esponente del centrodestra - garantisce la possibilità di utilizzare una percentuale delle cifre relative ai grandi lavori, in comunicazione ma è ovvio che quest'ultima deve essere efficace, cosa fino ad ora del tutto disattesa».(mr)