Gruppo MPS: approvato il Piano Industriale 2006-2009

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2006 12:13
Gruppo MPS: approvato il Piano Industriale 2006-2009

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha approvato lunedì il nuovo Piano Industriale di Gruppo per il prossimo triennio. Presentati ieri i target industriali per il 2006-2009 della banca senese che prevede un significativo surplus di capitale che la renderà libera di poter prendere decisioni strategiche in piena indipendenza. Le partecipazioni detenute da Mps, che guarda all'Europa e che non intende essere assorbita, dovranno creare valore. In esame la dismissione delle quote in Finsoe, Santorini e Hopa.
Il Piano consentirà una performance reddituale, al 2009, tra 1,4 e 1,5 miliardi di euro.

Mps si candida inoltre a divenire leader di mercato nel Retail Lending ed in singoli comparti selezionati. Gli obiettivi che verranno raggiunti entro il 2009, nell’ottica di avere sempre Il cliente e l’azionista al centro delle logiche di business, sono: un utile netto compreso tra 1.400 e 1.500 milioni di euro, un cost/income al 51,2% (-13,6%), la riduzione del peso delle partecipazioni e del portafoglio immobiliare, un Tier I al 7,5% ed un ROE al 18,1%. Nei prossimi tre anni verranno aperti altri 200 sportelli ed acquisiti 470.000 nuovi clienti mentre il 2 personale verrà ridotto del 10% con un notevole miglioramento del rapporto front office/back office (+8%).
I risultati saranno ottenuti attraverso il potenziamento della rete e lo snellimento delle strutture centrali e con la creazione di tre nuovi comparti di Business: Commercial Banking/Distribution Networks, Private Banking/Wealth Management, Corporate Banking/Capital Markets.

Un’altra importante novità è l’introduzione della figura del CFO.
L’utilizzo più efficiente della tecnologia e dei processi ma anche la riconversione di risorse dal back office al front office, l’accelerazione del “time to market” di prodotti e servizi innovativi, oltre all’estensione degli orari di disponibilità del personale delle filiali, garantiranno la riduzione dei tempi di risposta alla clientela.
Il top management che dovrà affrontare le nuove sfide è stato rinnovato per i due terzi, con un’età media di 49 anni, fortissime motivazioni e sistemi di incentivo legati ad obiettivi di creazione di valore.

Il Presidente è Giuseppe Mussari (43 anni), il Direttore Generale Antonio Vigni (52). Il Consiglio di Amministrazione ha designato anche i Vice Direttori Generali, che saranno: Giuseppe Menzi (56) a capo del Group Service Centre che assumerà il ruolo di Vicario, Marco Morelli (44) a capo del Corporate Banking e Capital Markets e Nicola Romito (46) a capo del Private Banking e Wealth Management. Daniele Pirondini (54) assumerà il ruolo di CFO, mentre Giancarlo Barbieri (43) quello di responsabile dell’Area Commercial Banking/Distribution Network.

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