Campagna Controlarms: l'adesione del Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 maggio 2006 15:53
Campagna Controlarms: l'adesione del Comune di Firenze

20 premi Nobel per la pace, centinaia di personalità del mondo della cultura, della politica, dello sport, decine di migliaia di cittadine e cittadini e numerose istituzioni, tra cui il Comune di Firenze, hanno aderito a "Controlarms", la campagna internazionale lanciata nel 2003 da Amnesty International, Oxfam e Iansa (International Action Network on Small Arms) sul controllo dell'esportazione degli armamenti leggeri e pesanti e sostenuta dalla Rete italiana per il disarmo, che raccoglie oltre 30 organizzazioni tra cui Arci, Pax Christi, Mani Tese, Fim - Cisl, Fiom - Cgil, Acli.

«Il prossimo 31 maggio - ha annunciato i consigliere dei Ds Gregorio Malavolti - ci sarà un incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Romano Prodi, ed il ministro degli Esteri Massimo D'Alema per chiedere un impegno sul Tratta internazionale sul commercio di armi». La campagna è in dirittura di arrivo: il 26 giugno si aprirà a New York la II Conferenza dell'ONU sui traffici illeciti di armi leggere. Sarà in quell'occasione che verrà presentata la foto-petizione, lo strumento originale con cui la campagna ha chiesto l'adesione.

A New York ci sarà il 'milione di volti' che ha risposto allo slogan 'Mettici la faccia' per chiedere una regolamentazione del commercio di armi. «Oggi più che mai - ha sottolineato Alfredo Panerai di Pax Christi - è necessario: un "Trattato internazionale sul commercio delle armi" entro il 2006; una revisione del Codice di Condotta Europeo sull'export di armamenti, attualmente non vincolante; infine, sul fronte italiano, una rigorosa applicazione della legge 185/90 sull'esportazione di sistemi d'arma ad uso militare, una legislazione sull'esportazione delle cosiddette armi leggere ad uso civile e sportivo ed una legislazione specifica per il controllo degli intermediari di armi (brokers) che operano sul territorio nazionale».

A Firenze, sono circa 5000 le persone (oltre 50 mila in tutta Italia) che hanno risposto all'appello: «lo scorso 8 maggio - ha ricordato Malavolti - il consiglio comunale ha scelto, con il voto di tutta la maggioranza e dell'opposizione di sinistra, di dire no al commercio indiscrimato di armi. In precedenza, avevano aderito altri 12 comuni della provincia: San Piero a Sieve, Greve, Calenzano, Campi Bisenzio, Quarrata, Scandicci, Borgo S. Lorenzo, Rufina, Barberino del Mugello e Barberino Val d'Elsa, Lastra a Signa, Montelupo Fiorentino».

«L'adesione del Comune di Firenze - ha commentato il presidente del consiglio comunale fiorentino Eros Cruccolini - è il segno del forte rapporto tra movimento associativo ed enti locali, così come una decisa presa di posizione contro la modifica della legge 185/90, che ha allargato le maglie dell'esportazione di armamenti in un paese che è secondo esportatore al mondo di armi leggere". Palazzo Vecchio fino alla fine della campagna sarà uno dei punti dove sarà possibile aderire alla foto - petizione (tutte le mattine dei giorni feriali nell'ufficio di presidenza del consiglio).

Gli altri punti saranno l'Arci di Firenze in piazza de' Ciompi (lun e merc dalle 9 alle 13); il Villaggio dei Popoli in via de' Pilastri (mar e gio); il centro sociale il Pozzo alle Piagge (gio e dom). Mercoledì 7 giugno invece, festa di chiusura della campagna in piazza a Tavarnuzze, dalle 21: un monologo teatrale antimilitarista scritto e interpretato da Enrico Rossi, e a seguire Musiche e Balli popolari a cura de "La Taranta".(mr)

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