Firenze, 8 maggio 2006- Oggi gli assessori regionali Ambrogio Brenna (attività produttive), Susanna Cenni (agricoltura) e Anna Rita Bramerini (turismo e commercio) hanno presentato ad Arezzo il Programma Regionale di Sviluppo, all’interno del convegno “Le sfide dell'economia: innovazione, mercati, distretti, imprese”, al Centro Affari e Convegni in via Spallanzani, 23. Al centro del dibattito tra Regione Toscana e istituzioni, associazioni di categoria e parti sociali le misure per ridare slancio al sistema produttivo regionale e locale, in un processo che richiede il coinvolgimento diretto dell’insieme dei soggetti del territorio aretino.
«E’ positivo, secondo la Cia Toscana, l’impegno della Regione espresso nelle linee del prossimo PRS; tuttavia riteniamo opportuno ribadire l’importanza e il peso che l’agricoltura riveste nell’economia della regione, per questo le politiche integrate previste dal Programma dovranno considerare in maniera consistente il legame con il comparto agricolo».
Questa la dichiarazione del presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci, ad Arezzo in occasione dell’incontro promosso dalla Regione Toscana dal titolo “La sfida dell’Economia: Innovazione, mercati, distretti, imprese”.
«La Toscana, rispetto ad altre regioni a vocazione agricola, negli ultimi sei anni ha presentato una sensibile frenata delle produzioni agricole di oltre il 12% – afferma Giordano Pascucci – per questo il prossimo Prs, in vista anche del Psr in via di approvazione, dovrà tenere in considerazione del settore proponendo strategie di intervento mirate a una crescita delle imprese grazie anche a un sistema di maggiore competitività».
«La Cia Toscana – continua Pascucci – è in linea con le scelte del Prs di voler integrare i vari settori produttivi, che dovranno tenere di conto di uno sviluppo della logistica non solo limitato al settore industriale; siamo d’accordo anche sulla proposta di sviluppare il sistema delle imprese nella dorsale dell’Arno, tuttavia ci auspichiamo che non vengano trascurate le aree produttive rurali e di montagna, importanti e fondamentali anch’esse nell’ottica di uno sviluppo generale dell’economia, e per questo chiediamo progetti intersettoriali non solo con gli altri settori economici, ma che interessano anche il settore dell’ambiente, del sociale e della pianificazione territoriale».
giovedì, 21 novembre 2024 - 21:29