Firenze - Una nuova équipe per assistere i pazienti gravi gratuitamente a domicilio; un nuovo corso per volontari già frequentato da una cinquantina di persone; un nuovo software per qualificare e gestire gli interventi degli operatori; una nuova e più ampia sede come conseguenza del moltiplicarsi di impegni e attività.
Alla vigilia del vertice nazionale della Società italiana di cure palliative (Palazzo dei Congressi, 19 – 22 aprile), la Fondazione Italiana di Leniterapia (FILE) presieduta da Donatella Carmi Bartolozzi si conferma alleato prezioso della sanità pubblica fiorentina e di quanti operano nel settore delle cure di fine vita, contro il dolore inutile e per il rispetto della dignità della persona.
FILE continua a crescere e contribuisce a consolidare l’ottima fama che il volontariato serio si è guadagnato a Firenze e in tutta la regione.
Sono quattro le iniziative della Fondazione avviate a Firenze in questi giorni. La prima vede all’opera due assistenti familiari specializzate che lavorano a tempo pieno, intervenendo a casa dei malati ormai senza speranza: ne prendono cura, preparano i pasti, fanno le pulizie. Tutto ciò in contatto con la speciale équipe di cure palliative dell’Azienda Sanitaria che opera su Firenze Centro.
“Questa iniziativa”, dice la presidente Bartolozzi, “mira direttamente al benessere dei malati e al sostegno delle famiglie.
FILE intende allargarla per ampliare il numero di persone che possano beneficiare di questo importantissimo servizio”.
Da un anno, peraltro, la Fondazione stipendia anche due medici e un infermiere integrati nell’ équipe di cure palliative della Asl 10.
Il corso per volontari in leniterapia si svolge invece da qui al 16 giugno (circa 50 gli iscritti). E’ del tutto gratuito, prevede 10 incontri e con l’aiuto di medici e sanitari specializzati punta ad approfondire argomenti, terapie e tecniche relazionali alla base delle cure palliative.
I corsi si svolgono nella nuova sede della Fondazione che proprio in questi giorni ha lasciato i piccoli locali di Borgo degli Albizi per trasferirsi in un ambiente più spazioso al numero 1 di via S. Niccolò.
Infine il software. Finanziato da FILE, è stato prodotto dal CSPO, il Centro Studi e Prevenzione Oncologica di viale Volta, e sarà presentato dopo domani nel corso del congresso di cure palliative. Si chiama Qua.Le, Qualità in Leniterapia. Si tratta di un importante strumento di lavoro che la Fondazione donerà a tutti gli operatori del settore (per farne richiesta file@leniterapia.it).
Consente di raccogliere in modo strutturato e preciso tutti i dati clinici di base del paziente, di annotare terapie, interventi degli operatori, evoluzione del quadro clinico e molte altre informazioni indispensabili.
“In altre parole”, spiega Donatella Bartolozzi, “Qua.Le. è uno strumento per gestire al meglio l’assistenza e per verificarne anche gli aspetti qualitativi”.