FIRENZE- “Mi rallegro per l’annuncio dato stamani dal ministro Sirchia che entro l’anno tutti i farmaci antidolorifici saranno completamente gratuiti per i pazienti. In Toscana questo avviene già da più di un anno: i pazienti toscani che hanno bisogno di medicinali per combattere il dolore di qualsiasi tipo, da noi non devono spendere un euro, è tutto a carico del servizio sanitario regionale”. L’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi commenta la decisione, annunciata stamani dal ministro Sirchia, assieme al direttore generale dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, Nello Martini, di portare entro la fine dell’anno in fascia A (quella che comprende i farmaci interamente gratuiti per i pazienti) tutti i farmaci antidolorifici, non soltanto gli oppiacei.
In Toscana questo provvedimento è stato preso già un anno fa, con una delibera del 10 ottobre 2003, in cui si dice che la prescrizione dei farmaci antidolore sarà interamente a carico del servizio sanitario regionale. Ma la lotta che la Regione sta conducendo contro il dolore parte da molto più lontano. E’ del 19 settembre 2000 una delibera che facilita la prescrizione di oppiacei e farmaci a base di morfina e dà incarico all’assessore per il diritto alla salute di sollecitare il ministero perché altri medicinali siano inseriti tra quelli a carico del servizio sanitario nazionale.
Prima ancora, la Toscana si era assunta il rischio di una censura, consentendo la somministrazione di oppiacei in quantità diverse da quelle stabilite dalla legge nazionale.
In tema di lotta al dolore la Toscana è all’avanguardia rispetto ad altre regioni. Nel primo semestre 2004, per esempio, il consumo di oppioidi nella nostra regione è stato quasi il 10% del quantitativo consumato a livello nazionale. Nei primi 8 mesi del 2004, sono state erogate 150.000 confezioni di farmaci antodolore, per una spesa complessiva di oltre 2 milioni di euro a carico del servizio sanitario regionale.
La decisione di fornire gratuitamente i farmaci contro tutti i tipi di dolore, ma anche l’istituzione delle unità di cure palliative, gli hospice, il progetto ‘Ospedale senza dolore’, sono tutte iniziative che rientrano in una precisa scelta di civiltà della Regione, che sta attuando un complesso di interventi mirati alla riaffermazione dell’identità dell’individuo all’interno dei processi assistenziali.
E alla lotta contro il dolore è dedicato uno dei 12 grandi progetti speciali di interesse regionale del nuovo Piano Sanitario 2005-2007, “Il controllo del dolore come diritto del cittadino”.
Obiettivo del progetto, costituire una vera e propria rete ospedali-territorio, in modo che in tutte le strutture ci sia un approccio omogeneo al problema del dolore. “Vogliamo che a tutti sia garantito il diritto di non soffrire – dichiara l’assessore Rossi – e che la medicina, oltre che curare le malattie, si ‘prenda cura’ della persona tutta intera. (lz)