«Siamo in un paese normale che sta per diventare eccezionale, dalla Repubblica di San Marino la possibilità di non emigrare in altri paesi di Europa. Costerà meno il viaggio, certamente, ma il danno e la beffa di una legge sbagliata e medievale come quella che il Governo ha fatto per regolamentare la procreazione medicalmente assistita pesa tutto sulle giovani coppie che desiderano avere figli». E' quanto hanno dichiarato le consigliere dei DS Susanna Agostini e Claudia Livi. «Stiamo per realizzare l'obiettivo delle 500mila firme per abrogare totalmente o parzialmente le parti peggiori di una legge che sacrificano la salute psichica e fisica di madri e coppie - hanno aggiunto le due consigliere dei DS - una legge che vanifica il risultato dei trattamenti sanitari intrapresi non certo per sfizio.
A San Marino, ci dice oggi la stampa, sarà possibile la diagnosi preimpianto, almeno lì e non in Italia, la nuove madri potranno avere la certezza di far nascere figli non affetti dalla malattia di cui esse stesse o i padri sono portatori. Presto anche coppie infertili "normali" seguiranno la via dell'estero. Ci preoccupa - hanno concluso Susanna Agostini e Claudia Livi - la differenza di opportunità sanitaria sul territorio nazionale, anche se ci conforta sperare che chi può evadere dalle leggi del governo italiano sta costruendo nuove e fiorenti strutture.
A quando anche nello Stato Vaticano l'apertura di nuove opportunità come in passato è avvenuto con farmaci salvavita?».(mr)