Itinerari da percorrere a piedi, sulle “due ruote” e a cavallo. Spettacoli e animazione teatrale all’aperto, alla scoperta di luoghi e borghi incantevoli. Dimostrazioni di falconeria e giochi medioevali, come gli “scacchi viventi”. Questo il biglietto da visita de “La via Francigena in Valdelsa. Tra paesaggio e storia” che da venerdì 6 a domenica 8 ottobre si svolgerà a Castelfiorentino (FI), con epicentro la piccola frazione collinare di Castelnuovo d’Elsa.
Un mosaico di eventi per rivisitare l’antico tracciato percorso dai pellegrini nel Medioevo, ma anche un modo alternativo per assaporare – attraverso il ritmo lento del viandante – angoli e scorci quasi dimenticati. Un’occasione per immergersi in un’atmosfera d’altri tempi, seguendo le “orme” di Sigerico o magari quelle di Benozzo Gozzoli, offrendo nuove opportunità di inclusione e di “accessibilità” anche chi – finora – aveva considerato l’antica via come qualcosa di irraggiungibile, distante dalle proprie possibilità.
E’ questo, ad esempio, il tema de “La Via Francigena è per tutti?”, convegno che venerdì 6 ottobre inaugurerà ufficialmente il festival all’Ostello “Locanda d’Elsa”, al quale seguirà nel pomeriggio un itinerario ad hoc, per tutti, in particolare ragazzi e anziani, ma soprattutto persone diversamente abili (prevista anche un’animazione teatrale).Il programma della manifestazione è stato illustrato stamani nella Sala Barile del Consiglio Regionale della Toscana da Eugenio Giani (presidente del Consiglio), dal consigliere Enrico Sostegni, dall’Assessore al Turismo, Gianluca D’Alessio, nonché dai rappresentanti delle associazioni capofila che hanno collaborato alla realizzazione del programma: Nicola Pannocchi (Gat Teatro), Erica Masini e Nadia Bredice (Toscana Hiking Experience), Stefania Sussi (Pro Loco Castelfiorentino).
Cuore pulsante della manifestazione, come dicevamo, la frazione di Castelnuovo d’Elsa, che rappresenta non solo il punto di partenza e/o di arrivo di quasi tutte le escursioni, ma anche dell’aperitivo “francigeno” del venerdì (Castello di Coiano, luogo denso di magia e finora poco accessibile), della “Notte teatrale” del sabato sera, del “borgo in festa” che allieterà i visitatori per l’intera giornata di domenica, alternando il mercatino dei prodotti tipici ai giochi medioevali (torneo tiro alla fune, giochi di legno e stoffa, ecc..), agli “scacchi viventi” e allo spettacolo di “Falconarius”, dove addestratori faranno rivivere l’antica tecnica di caccia del falco.
Gli itinerari sono per tutte le età, dal mattino al pomeriggio (compreso il tramonto) con vari livelli di difficoltà, che spaziano da quelli più impegnativi alle semplici passeggiate: in compagnia di guide ambientali escursionistiche, con animazione talora di poeti, attori. Gli amanti delle “due ruote” potranno cimentarsi su percorsi “Gravel” con due proposte (percorso breve o lungo), un approccio ideale per assaporare il meglio del paesaggio e delle colline circostanti. Previsto anche un itinerario a cavallo, da San Miniato a Coiano, un crinale collinare di straordinaria bellezza.
Da non perdere l’atmosfera teatral-medioevale del sabato sera con l’omaggio a Pia De’ Tolomei, nobildonna uccisa misteriosamente dal marito, il cui nome – oltre ad essere richiamato da Dante nella “Divina Commedia” – ogni tanto riaffiora nei racconti di qualche cantastorie della Maremma toscana. Un giallo ancora senza risposte che viene narrato attraverso quattro postazioni itineranti (prevista una replica la domenica pomeriggio). Per chi desidera saperne di più sull’antica via dei pellegrini nel tratto valdelsano interessato dalla manifestazione, occhio puntato al convegno di sabato pomeriggio sulla figura di Ser Grazia, mecenate-committente degli affreschi di Benozzo Gozzoli, e sull’opera di Paolo Schiavo.Da segnalare domenica mattina – nell’ambito del percorso trekking da San Miniato a Coiano – l’arrivo di una delegazione di Guebwiller, località dell’Alsazia francese gemellata con Castelfiorentino, mentre il borgo di Castelnuovo si vestirà a festa per l’intera giornata per il gran finale che raggiungerà il momento culminante nel pomeriggio, con giochi medioevali, figuranti in costume, falconeria, scacchi viventi, teatro, mercato di prodotti tipici e a “filiera corta”.
Degna accoglienza sarà riservata ai visitatori e a tutti gli escursionisti sia il sabato che la domenica, con la cena alla “mensa del pellegrino” (sabato 7 ottobre - ore 20.00) e il pranzo di domenica 8 ottobre (ore 13.00).“La Via Francigena – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – rappresenta da sempre una grande opportunità per lo sviluppo culturale e turistico del nostro territorio. Siamo stati tra i primi nella nostra area a riscoprirla, più di venti anni fa, e stiamo investendo per renderla pienamente fruibile, anche attraverso il potenziamento della ricettività e il recupero del patrimonio storico artistico.
Ricordo, in modo particolare, la riapertura dell’Ostello di Castelfiorentino, avvenuta pochi mesi fa, e l’avvio dell’intervento di restauro sull’antica Pieve di Coiano, una delle “soste” rammentate da Sigerico nel suo viaggio. Ringrazio tutte le associazioni che hanno lavorato attivamente all’organizzazione della manifestazione, che – sono certo – richiamerà anche quest’anno nel borgo collinare di Castelnuovo migliaia di visitatori”.“Stiamo investendo molto per valorizzare la Via e in modo particolare questa festa – sottolinea l’Assessore al Turismo, Gianluca D’Alessio - cresciuta in misura considerevole negli ultimi anni, come numero e qualità degli eventi proposti, grazie all’apporto insostituibile delle associazioni, che concorrono a disegnare un mosaico complesso, dove cultura, storia, sport, escursionismo convivono all’interno di uno stesso programma.
Ricordo tra l’altro anche la partecipazione di un gruppo di 50 turisti di Guebwiller, cittadina francese gemellata con Castelfiorentino, che saranno presenti a numerose iniziative della manifestazione. Degna di nota, in questa edizione, l’attenzione riservata al tema dell’accessibilità attraverso un convegno e un percorso dedicato, che non si configura come un’iniziativa occasionale ma come un impegno concreto anche per il prossimo futuro, affinché la via dei pellegrini possa rappresentare realmente un’opportunità per tutti”.Oltre ai rappresentanti delle associazioni presenti stamani in Regione, hanno collaborato alla realizzazione del programma della manifestazione (in veste di associazioni capofila) anche l’associazione “Comunità castellana per il ciclismo popolare – Simoncini telai” e il “Circolo Arci e Comitato festaiolo” di Castelnuovo d’Elsa.“La via Francigena in Valdelsa” è inserita nel programma del Festival europeo “Via Francigena Collective Project” 2017”, promosso dall’Associazione Europea delle Vie Francigene.