Toscana destinazione degli italiani per Pasqua e Pasquetta 2025

Per Assoviaggi Confesercenti dopo un primo trimestre difficile aumentano le prenotazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 Aprile 2025 22:46
Toscana destinazione degli italiani per Pasqua e Pasquetta 2025

Firenze, 14 aprile- Firenze è tra le prime dieci città più gettonate dagli italiani per il prossimo lungo fine settimana pasquale secondo Holidu, portale di prenotazione di case e appartamenti vacanza tra i maggiori d'Europa.

Grassina la settimana di appuntamenti culminerà la sera del Venerdì Santo, il 18 aprile, con la spettacolare Processione nelle vie e nella piazza principale a partire dalle ore 21.15 (Alessio Antongiovanni e Susanna Forconi i registi), e le scene recitate sulla collina del Calvario, in località Bubè, a partire dalle 21.30 (dirigono Daniele Torrini e Antonio Bernini).

Oltre cinquecento i figuranti, 120 gli attori e oltre 100 i volontari che prenderanno parte alla manifestazione. Tra le novità di quest’anno l’omaggio alla “Resurrezione di Lazzaro” di Giotto con un tableau vivant recitato dagli attori, la reintroduzione della scena dell’ingresso a Gerusalemme di Gesù accolto da una folla festante e la rappresentazione, durante il corteo, della corte di Erode.

Approfondimenti

Crescono del 4% le prenotazioni nel segmento del turismo organizzato in Toscana per Pasqua e i ponti primaverili, dopo un primo trimestre del 2025 che ha messo alla prova le imprese del settore, con un incremento dei costi operativi (+ 9,3%) e di gestione (+6,4%) che ha superato la pur lieve crescita del fatturato (+0,6%). È il quadro che emerge dall'indagine del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoviaggi Confesercenti Toscana, su un campione di 109 agenzie di viaggi e tour operator della regione.

"Le festività pasquali e i ponti primaverili rappresentano un'importante boccata d'ossigeno per il settore del turismo organizzato in Toscana" - dichiara Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana - ma le imprese del turismo organizzato hanno affrontato una situazione di mercato abbastanza complessa nel primo trimestre dell’anno, dovuta all’ aumento dei costi operativi e di gestione, con risultati al di sotto delle aspettative e una contrazione della redditività aziendale”.

Una situazione leggermente migliore emerge per le agenzie dei servizi di fascia medio-alta o che operano con il segmento di lusso. Oltre al rallentamento della domanda e all’aumento medio delle tariffe dei trasporti (+11,5%), della ricettività e della ristorazione (+12%), le altre voci di spesa che hanno pesato maggiormente sono i costi dell’energia (+12,5%), le polizze assicurative (+10,5%) e i servizi amministrativi e finanziari (+7,3%), ma in generale quasi tutte le altre voci di costo hanno registrato aumenti, seppur con valori medi più bassi.

Secondo le indicazioni del campione, il 60% dei toscani hanno scelto una destinazione estera, prevalentemente in Europa, ma numerose richieste sono state registrate anche per i Paesi dell’Africa e del Medio Oriente; meno frequenti le prenotazioni per il Nord America. In generale, le tipologie di viaggi maggiormente richieste per il periodo sono le capitali europee, le spiagge esotiche e le destinazioni balneari dei Paesi del Mediterraneo, i viaggi intercontinentali e i pacchetti esclusivi verso mete non convenzionali. Il restante 40% dei toscani hanno scelto di rimanere in Italia, privilegiando le città d’arte, la montagna, le località marine e il termale. Una quota elevata di richieste è stata registrata anche per le crociere.

“Un trend migliore è atteso per Pasqua e il periodo dei ponti primaverili - spiega Nico Gronchi - con un incremento del +4% di prenotazioni rispetto all’anno scorso e fortunatamente anche per le prenotazioni per l’estate 2025, grazie all’advance booking, che ha spinto un numero maggiore di toscani a programmare i viaggi”.

Ad oggi, si stima un aumento del volume delle prenotazioni del +4,5% rispetto al 2024, e questo porta il settore a guardare con fiducia alla stagione estiva: il 50% prevede un aumento delle richieste rispetto al 2024, il 14,3% teme una flessione della domanda e il 35,7% una sostanziale stabilità del mercato. 

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