Un signore che aveva acquistato nel 2010 un appartamento, si era opposto alla richiesta di pagamento relativa a lavori straordinari deliberati nel 2005. La Cassazione tuttavia ha ritenuto che la sentenza emessa contro il condomìnio non spieghi efficacia esecutiva automatica nei confronti del singolo condòmino che possa validamente eccepire la propria estraneità al debito, anche se il condòmino era partecipe del condomìnio al momento dell’instaurazione del giudizio di merito. E' solo una delle più recenti sentenze pubblicate circa la gestione di condominio.
Le controversie condominiali arrivano infatti al 14% delle procedure di mediazione civile, cui si aggiunge un 15% per i diritti reali, su un totale nella sola Firenze di oltre 17mila cause pendenti complessive al settembre 2024, secondo l’ultima rilevazione del Ministero della Giustizia. Cause che se fino ad oggi erano assolte dal tribunale ordinario, con la modifica delle norme che regolano la materia, salvo rinvii dell’ultimo momento probabili e auspicabili anche se non rappresenta la cura ma un differimento necessario, diventeranno competenza esclusiva dei giudici di pace. Con un grosso punto interrogativo, visto che anche a Firenze gli uffici del giudice di pace registrano una sofferenza notevole di organico; senza contare che l’aumento delle competenze porterà all’aumento dei procedimenti ad essi assegnati, anche se dovrebbero esserci in vista nuove assegnazioni di personale per il tribunale fiorentino.
E’ questo il tema al centro di “Oltre le sfide…”, il convegno in programma a Firenze sul tema della Riforma Cartabia e sulla nuova attribuzione ai giudici di pace delle vertenze in merito condominiale. Il convegno, organizzato dalla Confederazione Nazionale Esperti Immobiliari in collaborazione con l’Associazione Periti Esperti Toscana APET, si terrà il prossimo 12 aprile all’Hotel Villa Medici di via Il Prato, con apertura dei lavori che vede l’intervento qualificato della past president del Tribunale di Firenze Dott.ssa Marilena Rizzo, oltre a una tavola rotonda con parterre di esperti e specialisti tecnici e giuridici di primissimo piano.
Approfondimenti
“E’ una riforma importante perché si va a delegare ai giudici di pace una materia delicata quale quella delle vertenze di condominio, che sono piuttosto numerose e vanno ad incidere sulla vita di molte famiglie. “Ritengo - spiega il presidente di APE Toscana Prof. Sandro Chiostrini - che sia sempre più decisiva la presenza di professionisti esperti nelle consulenze tecniche d’ufficio associate alle cause condominiali, figure terze in grado di esprimere pareri utili a fare chiarezza su tante questioni che richiedono competenze precise così da affiancare i giudici di pace in questa ulteriore attività”.
“Le liti in materia condominiale sono assai frequenti, peraltro l’obbligo di mediazione previsto in questi anni – “aggiunge il Prof. Franco Pagani, presidente Confgiustizia- Confassociazioni - ha visto un numero importante di contenziosi da gestire”.
Aggiunge l’avvocato Daniela De Luca, presidente CONEI: “In particolare da fonti del Ministero della Giustizia su circa 180 mila procedimenti che passano dalla mediazione obbligatoria in Italia circa 25mila riguardano materia condominiale. Ne consegue che c’è da immaginarsi un notevole carico di lavoro per i giudici di pace ed è importante il contributo dei consulenti tecnici esperti per venire a capo delle controversie con tempestività”.
“La presenza di un esperto in materia - chiosa Franco Pagani - è una garanzia per le parti, tanto nel processo civile davanti al Tribunale quanto davanti al giudice di pace. La competenza specialistica può fare la differenza sin dall’avvio della lite ponendo le conoscenze fattuali su una materia così ad alto indice di contenzioso, tanto da poter disinnescare la lite o la prosecuzione della stessa e può essere utilizzata anche nella consulenza tecnica in mediazione trattandosi di materia che può essere composta davanti al mediatore”.