Firenze, 14 aprile 2025- Un mese fa Zelensky ha accettato una tregua, Putin invece ha continuato a bombardare. E lo ha fatto perché non è minimamente intenzionato a sospendere la guerra. Il suo unico obiettivo è la conquista imperialista dell’Ucraina o altrimenti, come è accaduto per la Bielorussia, quello di trasformare l’Ucraina in un protettorato russo.
E a 24 ore dal terribile attacco della Russia a Sumy, in Ucraina, che ha causato oltre 30 morti e almeno 80 feriti, il Comune di Firenze non trova di meglio che aderire alla campagna R1PUD1A la guerra a sostegno della campagna che sta conducendo Emergency. ll suo striscione verrà esposto a Palazzo Vecchio e nelle sedi dei Quartieri. Ecco cosa ha votato oggi l'aula con ampia maggioranza: il Consiglio comunale esprime: «il proprio sostegno alla campagna R1PUD1A promossa da Emergency, riconoscendo l’importanza di ripudiare la guerra in ogni sua forma e di promuovere iniziative per la costruzione di una società pacifica».
“È importante – dichiara Stefania Collesei, fra i firmatari dell’atto – che venga riaffermato il dettato dell’articolo 11 della Costituzione Italiana. Il ripudio della guerra non riguardo solo la condanna dell’uso della forza e delle aggressioni ma anche l’impegno per creare le condizioni per la pace”.
"Ringraziamo la Presidente della Commissione 7 Collesei e la capogruppo di AVS-Ecolò Arciprete per la sensibilità dimostrata dal primo momento, come le altre consigliere e consiglieri che hanno firmato. Sappiamo che la nostra mozione arrivava a fronte di una discussione che comunque sul territorio era già avviata. In nessun modo è una "nostra" mozione. È un testo proposto da Emergency fatto proprio da Palazzo Vecchio. Una buona notizia, per alimentare cultura di pace, anche nelle nostre biblioteche" dichiarano Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune e i consiglieri Francesca Lupo al Quartiere 1, Lorenzo Palandri al Quartiere 2, Giovanna Sesti al Quartiere 3, Giulia Marmo al Quartiere 4 e Thomas Maerten al 5.
A restituire almeno equidistanza alla città ci pensa l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze, commentando con “profonda indignazione” l’attacco all’ospedale battista Al-Ahli di Gaza City, l’ultimo ancora operativo nel centro della città: “Non è accettabile che strutture sanitarie diventino obiettivi militari ed è molto grave che vengano trasformate in basi da gruppi armati. L’uso degli ospedali come copertura o rifugio per attività belliche espone medici, infermieri e pazienti a conseguenze devastanti".
“Chi si dedica a salvare vite, in ogni parte del mondo, deve essere rispettato e protetto. Non possono esistere zone grigie o giustificazioni. Chi cura ha il diritto di farlo in sicurezza - dicono i Medici Fiorentini - chi è ferito ha il diritto di essere assistito. Senza il rispetto di questo principio basilare parlare di pace, giustizia o diritti umani assomiglia pericolosamente a un’ipocrisia”.
“Ricordiamo anche con dolore e sgomento - conclude l’Ordine dei Medici di Firenze - la recente strage di operatori sanitari a Rafah, nella Striscia di Gaza. Uomini e donne uccisi mentre facevano il proprio dovere, curando chi aveva bisogno. Una ferita per tutta la comunità medica internazionale”.