Firenze ricorda le vittime della strage avvenuta la notte tra il 26 ed 27 maggio 1993. Alle una di notte il corteo istituzionale, militare e civile con i Gonfaloni del Comune di Firenze, della Città Metropolitana e della Regione Toscana, e i labari delle associazioni di volontariato si recherà da piazza della Signoria verso via Lambertesca ed alle 01:04 una corona di alloro sarà deposta sul luogo dell’attentato presso l'Accademia dei Georgofili.
L’Accademia dei Georgofili ha previsto le seguenti manifestazioni: Domenica 27 maggio, alle ore 10.00 i Georgofili dedicheranno una Santa Messa alle vittime che persero la vita o subirono ferite e sofferenze, prive di ogni senso. Come solitamente negli anni trascorsi, la Santa Messa sarà celebrata nella Chiesa di San Carlo (Via Calzaioli) nella quale erano state battezzate le due sorelline della famiglia che viveva nella Torre de’ Pulci (Georgofili).
La più piccola era stata battezzata solo da pochi giorni. Le Autorità e i Cittadini fiorentini saranno graditi ospiti per questa celebrazione. Il Cardinale Betori, legato da inderogabili impegni fuori sede, sarà rappresentato da Monsignore Conti (Segretario del Vescovo) che sarà anche lettore di un messaggio del Cardinale. La Messa sarà celebrata anche dal Sovrintendente della Chiesa, Don Lasco Giuliani.Lunedì 28 maggio ore 9.30-12.30 / 15.00-17.30 – Apertura al pubblico della Sede accademica e della Mostra di acquerelli di LUCIANO GUARNIERI “27 maggio 1993” ore 10.00 – Proiezione del filmato documentario sull’atto dinamitardo e sulla ricostruzione della Sede. La proiezione del filmato verrà riproposta alle ore 11.00 e alle ore 12.00, alle ore 15.30 ed alle ore 16.30
La Mostra resterà aperta nei giorni 29 e 30 maggio 2018, dalle ore 15.00 alle ore 18.00 con ingresso libero. I Georgofili desiderano anche diffondere l’informazione che l’Accademia è sempre disponibile a concordare eventuali visite soprattutto di giovani studenti per far conoscere le attività che svolge, oltre che per vedere filmati sul 27 maggio 1993 ed eventualmente la serie intera dei quadri disegnati da Luciano Guarnieri fra le pericolose macerie, un’artistica e forte documentazione dei disastri provocati.