Spese elettorali: un problema di sistema

Fdi, Lista Schmidt e Noi Moderati: "C'è un legame tra finanziamenti e nomine". Sinistra: "Servono nuove regole"

Redazione Nove da Firenze
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28 Aprile 2025 14:17
Spese elettorali: un problema di sistema

Firenze, 28 apr.– Chi finanzia le campagne elettorali? In conferenza stampa stamani le destre a Palazzo Vecchio si sono chieste se non ci sia ormai un sistema. Ci sono candidature a Sindaco che hanno impegnato 250.281,50 euro, 205.275,84 euro e 86.072 euro. Nei siti internet dei comitati elettorali sono documentati erogazioni liberali per importi fino a 50.000 euro, così come nomi comuni a più coalizioni, a causa di soggetti che scelgono di dare soldi a realtà politiche diverse.

"Il controllore non può essere finanziato dal controllato. Chi partecipa, con appalti e partecipazioni in società, non deve finanziare chi governa, altrimenti salta il meccanismo virtuoso del controllo e della trasparenza". Ha iniziato così Alessandro Draghi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, la conferenza stampa odierna sulle spese elettorali della sindaca Sara Funaro. "C'è un sistema, un passaggio di denaro, come nel caso di due associazioni: Punto su Firenze, che ha versato un contributo a un'altra associazione Firenze Futura, che ha dato 15 mila euro alla campagna". "E tra i finanziatori di Punto su Firenze – ha rivelato Draghi – c'è anche Claudio Nardecchia, che è l'AD di AVR e anch'egli, seppur a titolo personale, ha finanziato Funaro".

"È molto grave che la sindaca abbia accettato questi finanziamenti" ha detto Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e Presidente della Commissione Controllo "Emerge una netta continuità – ha sottolineato Bambagioni – tra incarichi, appalti e finanziamenti. Cito solo alcuni nomi: Nicola Perini, Alberto Irace, Fabio Giorgetti, Andrea Quadrini, Aboca Group (detiene l'80% delle quote delle farmacie comunali), la già citata Punto su Firenze, Marco Ungar e tanti altri".

Per il consigliere della Lista civica Eike Schmidt Paolo Bambagioni, Sara Funaro "ha sicuramente speso molto di più di quanto dichiarato". "Ho seguito la campagna di Eike e ho verificato tutte le spese. Vedendo la massiccia presenza pubblicitaria di Sara Funaro e quali erano i costi delle varie pubblicità, la sua non è stata una campagna da 250 mila euro, come dichiarato, ma molto più costosa". "Chiedo alla sindaca – ha aggiunto Bambagioni – con quali soldi ha sostenuto questa imponente campagna elettorale che è costata sicuramente molto di più, visto che il resoconto non risulta credibile".

Approfondimenti

"Nessun retro-pensiero ma fatti. Questo rientra nel nostro compito di consiglieri di minoranza: controllare e correggere l'azione della maggioranza. Aboca Group ha sostenuto le campagne elettorali di Giani, Nardella e Funaro e gestisce le farmacie comunali di Firenze, con un giro di affari intorno ai 41 milioni, come detto testualmente dal Dott. Mercati". Lo ha spiegato il consigliere comunale del Gruppo Misto-Noi Moderati Luca Santarelli, che quest'oggi presenterà una domanda di attualità sulla Farmacia 22 che è "in concessione gratuita", come dichiarato da Massimo Mercati nel corso dell'audizione in Commissione Controllo.

"Ci siamo chiesti come guida la città chi ne è stato messo al comando. Che cosa ne sanno i cittadini e come ciò che adesso scoprono poi lo confrontano con la realtà che vivono. Sono soddisfatti da questo sistema? Un sistema così radicato da toccare ogni campo dell’azione amministrativa del Comune di Firenze" ha detto il consigliere comunale Massimo Sabatini della Lista civica Eike Schmidt.

"Non ci sono problemi nell'avere finanziamenti per una campagna elettorale, purché siano legali e trasparenti. L'importante è che chi contribuisce non tragga vantaggi indebiti e che non vi siano canali preferenziali per chi ha finanziato. La trasparenza deve essere garantita per evitare conflitti di interesse" dichiara la capogruppo di Fratelli d'Italia Angela Sirello.

"Parafrasando l'Amleto, c'è 'del marcio' a Firenze. La ricerca prosegue ma la puzza si sente distintamente", ha chiuso Eike Schmidt.

"Concentrarsi su singole vicende è un ottimo modo per non mettere in discussione il sistema. Occorre inoltre distinguere le voci di spesa. Da una parte c'è quanto dichiara ogni candidata e ogni candidato, con obbligo di pubblicazione in caso di elezione (e il totale speso si trova in Rete Civica), dall'altra quanto spendono le liste -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Per fare un esempio: abbiamo speso 3.072 € alla voce candidatura a Sindaco, ma 11.589,11 € per la lista Sinistra Progetto Comune. Certo, il totale della nostra coalizione è abbondantemente lontano da chi ha speso molto di più (arrotondando per eccesso arriviamo a 16.500 €). Tra l'altro nel nostro caso si tratta principalmente di autofinanziamento da iniziative e di sottoscrizioni di importi molto ridotti.

Anche altre coalizioni, oltre a quella di Funaro, hanno ricevuto singole sottoscrizioni superiori al totale della nostra spesa. Prendiamo come esempio la zona di piazzale Michelangelo. C’è una società tra chi ha dato i soldi alla candidata Sindaca Funaro che gestisce un immobile del Comune in concessione in viale Poggi, come rilevato durante la conferenza stampa di oggi. Poco lontano c'è anche il Flò: era un immobile del Comune, è stato valorizzato (venduto) e ora sembra finire nelle mani di ambienti che risulterebbero vicini a una Ministra di Fratelli d'Italia".

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