Firenze, 12 apr.- C'è un'idea di politica da mettere in discussione, soprattutto se si è fatta sistema, per ritrovare trasparenza nelle relazioni tra amministrazioni, partecipate e gruppi economici.
«Faremo una mozione per impegnare chiunque abbia ruoli di governo nelle partecipate del Comune o in aziende con contratti con Palazzo Vecchio di poter contribuire, anche a titolo personale, alle elezioni comunali -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- L'Amministratore Delegato di ALIA non è mai venuto in Commissione Controllo, neanche per riferire sulla multiutility e le novità di questi mesi. Quando abbiamo proposto un ordine del giorno per limitare il costo di una sua eventuale buonuscita dalla società è stato bocciato dalla maggioranza.
Ad oggi sul sito di ALIA non compare dichiarato il compenso, ma la seguente frase: l’Amministratore Delegato ha rinunciato al compenso di Consigliere, percepisce un trattamento economico assegnato in qualità di Dirigente di ALIA. Oggi scopriamo dalla stampa che l'amministratore ha contribuito personalmente alla campagna elettorale della Sindaca. Ovviamente non c'è niente personale, ma la volontà di chiarire, non ci possono essere ombre politiche (non sul piano legale, su quello ci sono gli organismi preposti che passano al vaglio tutto ciò che dichiariamo).
Un altro dato problematico è quello del Presidente di AVR. Prendiamo atto di quanto dichiara (un contributo di natura squisitamente personale che nulla ha a che vedere con l'attività professionale), ma non ci torna: i soldi non arrivano forse dal lavoro? E allora non è utilizzare (anche se nel rispetto delle regole) una parte di ciò che arriva dal lavoro con il Comune per garantire continuità alla maggioranza uscente?
Anche sul Convitto della Calza deve essere fatta chiarezza, altrimenti il dibattito pubblico e istituzionale diventa poco credibile: chi chiede di trasformare quello spazio ha sostenuto economicamente chi governa e adesso tratta sul futuro dell'immobile?».
Forse il consigliere comunale allude al caso di palazzo Borghese e della YorkItalia, la società di servizi di ristorazione che ha in concessione temporanea dalla Città metropolitana le sale monumentali del più importante esempio di architettura neoclassica nell’area UNESCO. Allo stesso indirizzo ha sede anche la Scuola di Psicoterapia e Fenomenologia Clinica, una società a responsabilità limitata formata da professionisti, di cui la psicologa Sara Funaro, oggi sindaca di Firenze, è consigliera.
Il medesimo indirizzo, via Ghibellina 110, dove ha in uso degli spazi anche l'eurodeputato del Pd Dario Nardella, ex sindaco di Firenze ed ex presidente della Città Metropolitana, che infatti a palazzo Borghese ha organizzato pure eventi pubblici, come quello contro l'Overtourism nel novembre scorso.
"È sbagliato che il partito, che ha sempre posto questioni morali - agli altri - ed evidenziato gli altrui conflitti di interessi, non si faccia particolari problemi nel ricevere finanziamenti, seppur legittimi ma chiaramente inopportuni, da persone che hanno incarichi nel vasto mondo delle partecipazioni comunali o da chi opera o riceve appalti pubblici dal Comune, come Avr. C'è un grave problema di trasparenza" affermano i consiglieri comunali di minoranza della Lista civica Eike Schmidt Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini "Intendiamo andare avanti e vederci chiaro su quanti finanziamenti sono arrivati all'attuale sindaca, quanti ne siano stati dichiarati, chi siano gli altri finanziatori oltre a quelli emersi grazie alla stampa".
"Da parte nostra - insistono i consiglieri della Lista civica Eike Schmidt - rivendichiamo, oltre all'ampio contributo dell'auto-finanziamento, di aver avuto finanziamenti in larga misura da persone che non hanno - e non avranno mai - un interesse economico diretto con la Città, persone, per lo più non fiorentine o mecenati esteri, tutti preoccupati dell'evidente stato di degrado – non solo fisico ma anche morale – della nostra città, di cui anche la vicenda dei finanziamenti è uno specchio fedele".
“Sia il consigliere di Sinistra Progetto Comune che i consiglieri della Lista Schmidt si occupano adesso anche dei finanziamenti elettorali pur di far polemica dichiarando che c’è un grave problema di trasparenza. Niente di più falso. Le spese e i finanziamenti elettorali sono tutti rendicontati, come previsto dalla legge, dati accessibili a tutti e sotto la responsabilità del mandatario elettorale. Ancora una volta i consiglieri di minoranza sollevano una polemica strumentale.
Noi abbiamo un’idea di far politica diversa, basata sulle idee per la città, tutto il resto è strumentale. Solo insinuare un malaffare che non c’è è funzionale a minare le tante azioni prese in città per i cittadini: dai lavori alle tramvie, al governo dell’overturism, ai 200 neo assunti tra gli agenti di Polizia Municipale, al piano casa con i primi 6 milioni stanziati, all’approvazione del Piano Operativo Comunale” replicano il capogruppo PD Luca Milani con i vice capogruppo PD Alessandra Innocenti e Cristiano Balli.