“Caos amministrativo”; “violazioni della privacy”; rischio, “nei fatti”, “di grave esclusione da subito dei minori non in regola dai percorsi scolastici”. Sono alcuni dei punti sollevati nell’interrogazione di Andrea Quartini, M5s, in merito alla nuova legge sull’obbligo vaccinale e segnatamente su procedure, modalità e “numerose segnalazioni” pervenute in coincidenza con l’inizio della scuola dell’infanzia e di primo e secondo grado.
L’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi, cheha risposto in aula, ha trattato anche un’altra interrogazione, sempre riferita a disservizi e caos nell’applicazione della legge sull’obbligo vaccinale, presentata dalla Lega nord.
Cominciando dall’interrogazione di Quartini, Saccardi ha parlato di “affermazioni non condivisibili”, come quando si dice che le Asl hanno inviato alle scuole elenchi degli iscritti “non in regola”in violazione di privacy. “Non vi è stata alcuna violazione – ha detto l’assessore -; l’unico parere che abbiamo ricevuto invitava a non comunicare i dati sensibili e sanitari, e ciò non è avvenuto. E’ stato solo comunicato che su alcune posizioni dovevano essere fatti approfondimenti”. Inoltre, “non è stato detto che i bambini non erano in regola, perché non avevamo elementi: la vaccinazione, anche se seguita, poteva non essere stata registrata nel data base dell’azienda sanitaria”.
L’assessore ha affermato che rispetto a situazioni che necessitavano di approfondimenti, e cioè a ragazzi che non rientravano negli elenchi di chi è in regola secondo il data base dell’azienda sanitaria, “è stato chiesto di attivare la procedura prevista per legge e dalle circolari dei ministri Lorenzin e Fedeli, con i tempi previsti dalla legge”. “Comunque la si pensi la legge va applicata”, ha detto. “Se non si è prodotto autocertificazione o non si sono prenotate le vaccinazioni, o i ragazzi non sono in regola, allora non si entra a scuola”.
Le Regione Toscana ha scelto “una procedura che aiutasse scuole e famiglie; l’85 per cento delle famiglie con bambini a scuola non ha dovuto fare assolutamente nulla. Tutti i problemi che si descrivono nell’interrogazione di M5s in Toscana non si sono visti, semmai in altre regioni”. Per l’assessore “può darsi che ci sia stata qualche situazione in qualche scuola”, anche visti i tempi inoltrati delle circolari emanate, “ma noi abbiamo cercato di semplificare le cose il più possibile”: l’accordo sottoscritto tra l’Ufficio scolastico regionale, l’Anci, e le Aziende sanitarie aiuta di fatto anche scuole e amministrazioni comunali che gestiscono asili nido e materne.
Saccardi ha concluso: “Non ci sono arrivate segnalazioni, si tratta a mio parere di casi sporadici”; il caos amministrativo “non si è visto”; “non riteniamo che vi sia un grave rischio di esclusione per i minori non in regola”; “i tempi sono dettati dalla normativa di legge e il Consiglio di Stato si è espresso nel senso che sarebbero irregolari eventuali proroghe”.
Il consigliere Andrea Quartini ha confermato di aver ricevuto “decine di segnalazioni, molte delle quali contenevano dubbi; solo uno o due portavano posizioni ideologiche no vax, le altre erano segnalazioni di grande preoccupazione”. Prima, fra tutte queste preoccupazioni, è che “si sono sentiti violati nel diritto alla privacy”.
Quartini ha parlato di “testimonianze incredibilmente gravi: genitori che si sono visti fermare da custodi dicendogli che non erano in regola con la vaccinazione; segreterie che chiamavano dicendo aver ricevuto dall’Asl l’elenco dei soggetti non vaccinati”. L’altro “elemento incredibile” per il consigliere è che “molte scuole di sono rifiutate di accettare la raccomandata con ricevuta di ritorno della prenotazione di certificazione: ciò ha portato all’esclusione di bambini che avevano già avviato il percorso per la vaccinazione, un trauma enorme”.
Alcuni dei punti trattatti nella prima interrogazione (M5S) ricorrevano anche nell’interrogazione a firma di Manuel Vescovi e Marco Casucci (Lega nord), con riferimento in particolare a Tavarnuzze (Scuola Primo Levi) e a quanto accaduto in una scuola dell’infanzia parificata di Montemurlo.
“Non ne so nulla dei disservizi alla scuola d’infanzia di Montemurlo, le segnalazioni saranno arrivate all’Ufficio scolastico regionale”, ha detto Saccardi. Che ha quindi precisato come, riguardo la possibilità di concedere “deroghe utili sia per le famiglie che per i servizi scolastici regionali”, come deciso ad esempio dalla Regione Piemonte, “non sono previste dalle norme”. “Ai genitori dei bimbi che necessitavano di verifica dello stato vaccinale sono stai consegnati il modello di autocertificazione e le indicazioni per prendere appuntamento”, ha confermato. Il consigliere Casucci si è detto “totalmente insoddisfatto”. A Montemurlo infatti, i genitori di una decina di famiglie sono stati contattati perché i bambini non sarebbero risultati in regola con le vaccinazioni, secondo le verifiche effettuate dalla Asl. “Invece i libretti sanitari dei bambini comprovano l’esatto contrario; un disservizio causato dalla Asl e che ricade sulle famiglie”.