Tornare a vivere nei piccoli centri storici, conoscere le atmosfere, le luci, i colori, gli odori, i sapori di quel modello di vita sostenibile e autentico che rende unico il nostro paese nel mondo. Valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni dei borghi che si attestano al di fuori dei circuiti tradizionali e distanti dai flussi turistici di spessore. Un viaggio in Toscana vale sicuramente la pena per esplorare le colline del Chianti Classico e spingersi fino al borgo di San Donato in Poggio, nel comune di Barberino Tavarnelle, al confine tra l'area fiorentina e quella senese, per ammirare un altro tesoro del patrimonio architettonico, storico, paesaggistico della Toscana.
San Donato in Poggio è salito nell'olimpo dei Borghi più belli d'Italia entrando a far parte della rete nazionale che conta più di 300 comuni, riconosciuti come gemme di un’Italia nascosta, tutta da scoprire. Dopo attente valutazioni e puntuali sopralluoghi il borgo di San Donato in Poggio è stato insignito del marchio di qualità, consegnato dall'Associazione Borghi più belli d'Italia, perché ritenuto possesso di tutti quei requisiti che valorizzano l'autenticità del luogo, la bellezza delle architetture, l'accoglienza, la tipicità delle risorse storico-artistiche ed enogastronomiche.
“Sono felice di poter dedicare questo traguardo alla mia comunità - dichiara il sindaco David Baroncelli - un riconoscimento che è frutto di un lavoro di squadra, un impegno corale e collettivo realizzato dagli uffici competenti e dalle amministrazioni comunali che mi hanno preceduto, è un omaggio all’armonia alla qualità del vivere in campagna e al percorso di collaborazione e di cittadinanza attiva di un’intera comunità”.
“Il nostro borgo - spiega il primo cittadino – è stato ammesso nel club per la qualità urbanistica e architettonica, l'attività di valorizzazione e promozione del proprio patrimonio, la presenza di un’offerta turistica e culturale, la rete urbana e l'accessibilità al borgo, l'armonia e l'omogeneità delle strutture, la vitalità della comunità”.
San Donato in Poggio, selezionato tra i borghi più belli d'Italia, ha conquistato un posto al sole, all'interno di un circuito selettivo di respiro nazionale che mira alla valorizzazione dei centri italiani che rappresentano le qualità e le peculiarità dell’Italia nel mondo. E’ un borgo chiantigiano che si sviluppa intorno al castello di origine medievale, ha una forma circolare, lievemente allungata, caratterizzata da antiche porte, torri campanarie, vicoli, piazze che si affacciano sulla campagna chiantigiana. Panorami mozzafiato, edifici storici come Palazzo Malaspina, di epoca quattrocentesca, pozzi e passaggi sotterranei, chiese monumentali tra cui la chiesa di Santa Maria della Neve e la pieve romanica al di fuori del Castello, costituiscono il pregio del mondo antico di San Donato in Poggio che domina le valli con l'aspetto di una fortificazione che ha ancora molto da raccontare della sua lunga storia.
A far trionfare il borgo sono le radici millenarie, la qualità del vivere e non ultima la genuinità della cucina locale, ispirata alla tradizione alle ricette di una volta custodite gelosamente dalle famiglie residenti. “Siamo particolarmente orgogliosi di aver conseguito questo riconoscimento - commenta l'assessora al Turismo Tatiana Pistolesi - siamo felici di aver superato gli stringenti criteri di selezione e valutazione, una qualifica importante, che arriva dopo il riconoscimento Bandiera Arancione conferito dal Touring Club a tutto il territorio comunale di Barberino Tavarnelle e un'importante opportunità di promozione turistico-culturale che rafforza il nostro senso di comunità”. L'associazione Borghi più belli d’Italia nasce su impulso della Consulta del Turismo dell'Associazione nazionale Comuni Italiani e ha tra i partners l'Enit, l’agenzia nazionale del Turismo.
E non dimentichiamo che da moltissimo tempo il paese ha anche una splendida squadra di calcio, che attualmente dopo la fusione con il Tavarnelle gioca in Lega Pro cioè la vecchia Serie C, la terza serie per importanza del calcio italiano.