Un prete è stato arrestato ieri a Prato dopo essere stato sorpreso in atteggiamenti intimi in auto con una bambina di dieci anni: alcuni cittadini, dopo aver avvisato i Carabinieri, si sono riversati in strada e l'uomo ha rischiato il linciaggio. Il fatto accaduto tra Firenze e Prato ha suscitato l'indignazione dell'opinione pubblica che nelle ultime ore si è interrogata su prevenzione e repressione del reato.
Lo stesso ha fatto la comunità fiorentina nelle settimane scorse davanti ad un altro episodio apparso in cronaca a seguito non di una segnalazione di cittadini ma di una indagine della Procura della Repubblica su una rete di pedofili.Tra le reazioni non mancano quelle dei social network che richiedono pene severe, ma c'è anche chi invita ad un maggiore controllo, soprattutto a carico di soggetti che per professione o per vocazione si trovano a dare assistenza ai minori, gestendo in alcuni casi situazioni di disagio familiare. Controllo preventivo che potrebbe arrivare a seguito di una valutazione certificata da demandare ad un organo competente, così come avviene nel caso di operatori di settori delicati che rispondono del proprio operato ed hanno la responsabilità dell'incolumità di terze persone."Da cattolico mi auguro che la Chiesa intervenga con durezza, da uomo delle istituzioni chiedo per lui la castrazione come per tutti i molestatori pedofili".afferma il parlamentare di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, commentando la vicenda. "Il fatto accaduto è gravissimo e non lascia spazio alle interpretazioni - aggiunge Donzelli - una vicenda che ci richiama l'attenzione una volta di più sul tema degli abusi su minori.
Noi di Fratelli d'Italia chiederemo un severo inasprimento delle pene per casi del genere - conclude - certamente chi si macchia di episodi del genere deve essere messo nelle condizioni di non poter più nuocere in alcun modo".
La Sessuologa Rosamaria Spina è intervenuta questa mattina nel corso del programma Genetica Oggi condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus "Il sacerdote nel difendersi dicendo che la bambina ha preso l'iniziativa applica una classica scusa di deresponsabilizzazione. Ha cercato di snaturare il suo intento da abusatore, da pedofilo. E' un atteggiamento deviato e malato di sperimentare quello che gli abusatori definiscono 'amore'. Sono veramente convinti di quello che dicono, dal loro punto di vista c'è realmente l'idea che si stia agendo per il bene verso l'altra persona. Questa è pedofilia ed è inutile girarci intorno. Non è l'essere preti ad innescare l'essere pedofilo anche se alcuni dati ci dicono che ci sono persone che scelgono i voti per allontanarsi dal pensiero pedofilo. Alcuni ci riescono mentre altri no."