Saranno ripulite le quattro statue allegoriche dedicate alle stagioni che decorano gli angoli di Ponte Santa Trinita. La giunta, nell’ultima seduta, ha approvato il progetto di restyling a carico dell’associazione Noi per Firenze che impiegherà come erogazione in opera 50 mila euro, coinvolgendo nel cantiere la scuola Lorenzo de’ Medici. I lavori partiranno a settembre, quando diminuirà l’afflusso turistico sul ponte, si svolgeranno in due fasi (due statue alla volta) per non intralciare troppo il traffico e dureranno tre mesi.
Il ponte nella sua versione attuale risale alla seconda metà del 1500, quando la precedente struttura fu distrutta da un’alluvione e ne fu progettato un altro ad opera di Bartolomeo Ammannati su disegno di Michelangelo o con la sua collaborazione. Le statue furono realizzate in occasione dei festeggiamenti per le nozze di Cosimo II de’ Medici con Maria Maddalena d’Austria nel 1608 e sono opera di Pietro Francavilla (Primavera), Taddeo Landini (Inverno) e Giovanni Caccini (Estate e Autunno). Le sculture erano inizialmente destinate al giardino di Villa Corsini al Prato e sono quindi concepite per essere inserite in nicchie oppure addossate a una parete e non per essere osservate a tutto tondo.
Il ponte fu minato e distrutto dalle truppe tedesche nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1944. Su idea dell'antiquario fiorentino Luigi Bellini venne creato un comitato "Come Era e Dove Era" per la sua ricostruzione, sotto la direzione dell’architetto Riccardo Gizdulich. Il ponte ricostruito fu inaugurato il 16 marzo 1958. Le quattro statue vennero ripescate nell'Arno in quegli anni, ma in un primo momento non venne ritrovata la testa della Primavera, rinvenuta solo in seguito grazie ai renaioli nel 1961, a oltre 100 metri dal punto in cui era caduta.
L’ultima opera manutentiva sulle statue risale agli anni ’90. Grazie all’intervento, le statue saranno ripulite dallo smog e verranno trattate con una protezione idrorepellente per proteggerle dagli agenti atmosferici. Il ponte è periodicamente ripulito dai graffiti, anche grazie agli Angeli del bello.