“La politica deve avere il coraggio di fare scelte, di mettere in fila le priorità e qui a Firenze l’Amministrazione comunale l’ha fatto mettendo al primo posto il tema dell’abitare”. È questo il tema su cui l’assessora all’Urbanistica Caterina Biti si è soffermata nel suo intervento a Urban promo, la rassegna organizzata da Inu e Urbit che si è tenuta all'Innovation Center di Firenze a partire dal 5 novembre. L’assessora Biti ha partecipato a vari appuntamenti e sarà presente anche alla chiusura in programma stasera a Palazzo Vecchio con un convegno sulle Murate e l'Isolotto.
“Il compito della politica è avere una visione del futuro e mettere in campo le scelte amministrative perché quella visione si possa concretizzare e su questo la Sindaca Sara Funaro è intervenuta in modo chiaro: per la nostra amministrazione il tema della casa è prioritario” ha sottolineato l’assessora Biti.
“A Firenze abbiamo un esempio da seguire in questo senso: l’Isolotto, una città costruita nella città grazie alla volontà del sindaco La Pira e al piano casa Ina Fanfani, davvero all’avanguardia per quei tempi. Settanta anni fa c’è stato chi ha fatto quella scelta di cui ancora oggi beneficiamo – ha continuato l’assessora Biti –. Tra le strategie per dare risposte alla crisi abitativa c’è anche quella di individuare i meccanismi migliori perché privato e pubblico a vari livelli siano ingaggiati e collaborino nella ricerca di spazi da mettere a disposizione dei cittadini.
Il diritto alla casa è uno dei diritti fondamentali, come quello alla salute e al lavoro, e la politica ha il dovere di esplorare tutte le strade per dare risposte in tal senso. La sinergia tra pubblico e privato è fondamentale per il recupero di numerosi spazi in parte da destinare anche all’edilizia residenziale convenzionata. Su questo – ha sottolineato l’assessora – l’Amministrazione ha fatto una scelta forte: lunedì abbiamo approvato in Consiglio Comunale l’ultima parte del Piano Operativo in cui c’è anche un articolo che riguarda proprio il reperimento di superfici per l’edilizia residenziale convenzionata.
È stata una decisione forte, presente già nello scorso mandato amministrativo, e sostenuta con fermezza anche in questo, che prevede, in caso di realizzazione di nuove costruzioni o di demolizioni e ricostruzioni, l’individuazione del 20% della superficie per destinarla all’edilizia residenziale convenzionata; nel caso di interventi conservativi, invece, quel 20% sarà monetizzato e le risorse provenienti dalla monetizzazione saranno destinate a reperire nuovi alloggi di edilizia convenzionata o a recuperare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Scelte forti, innovative anche, che, come Amministrazione, rivendichiamo e difendiamo perché siamo certi possano essere parte della risposta alla richiesta di case nella nostra città” ha concluso Biti.