L'idea di attivare un servizio navette per favorire il rientro a casa non riguarda solo gli studenti americani ma tutti i giovani che frequentano i locali del centro storico durante le ore notturne, precisa la vicesindaca Cristina Giachi che sottolinea come "la proposta è stata rinnovata ieri, durante l'incontro dedicato ai temi della sicurezza con i rappresentanti degli atenei Usa a Firenze, perché può essere una soluzione anche per i giovani americani ma non certo esclusivamente per loro". "È solo nella misura in cui si tratta di un servizio per tutti i cittadini che il Comune può pensare di attivarlo – ha aggiunto – da parte loro le università statunitensi si sono impegnate a sostenerlo nella misura in cui è utile per i loro studenti".
«Si tratta di una proposta che nasce da un esperimento già fatto dall'amministrazione comunale – ha ricordato la vicensidaca – che tuttavia era finalizzato a tutt'altro scopo e limitato alla ztl notturna mentre ora andrebbe interamente ripensato. L'idea della navetta va anche incontro alle sollecitazioni delle associazioni delle vittime della strada che vedono proprio nel rientro nelle ore notturno uno dei maggiori fattori di rischio per i ragazzi, italiani e stranieri. Questa proposta, dunque, potrebbe rispondere a varie esigenze". "Chiederemo di contribuire alla sua progettazione, e poi di sostenerlo, a tutti coloro che traggono beneficio dalla presenza dei giovani per le strade e nei locali nella notte – ha concluso – cercheremo di fare un lavoro di squadra per realizzare un servizio utile a tutti che produca benefici su più fronti".