“Oggi la politica locale ha scritto una pagina storica per il nostro Comune. Il Consiglio ha approvato una modifica generale dello Statuto, l’atto che ne rappresenta l’ossatura fondante, una sorta di Costituzione e che innova principi, organizzazione e istituti di partecipazione col voto unanime di tutte le forze politiche.
A portarci qui è stato un percorso lungo e non banale, frutto di un impegno condiviso che ha consentito di arrivare in aula senza emendamenti.
Un ringraziamento si deve dunque, in primo luogo, a tutte le forze politiche che hanno contribuito fattivamente, all'Ufficio di Presidenza, per il lavoro di mediazione svolto in tanti passaggi, agli uffici e all’ausilio dei tecnici, l’ex Direttore Rubellini, il Direttore Nocentini e il Segretario Ascione.
Scriviamo - proseguono Mario Razzanelli (Forza Italia) e Francesco Pastorelli (PD), rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali -
una bella pagina di Politica con la P maiuscola della quale la mediazione è l’essenza,
Il nostro Paese ci ha purtroppo abituato a percorsi incapaci di giungere a termine, bicamerali naufragate e ogni sorta di fallimento dei tavoli istituzionali che non ha permesso di fare passi avanti significativi in molti settori determinanti e portare a casa le riforme.
Nel portare a termine un percorso unitario che ha saputo tenere insieme forze diversissime tra loro per provenienza, principi ispiratori e prospettive, Firenze, culla dell'umanesimo e del Rinascimento, ci dimostra che è possibile riscrivere insieme le regole fondamentali dell'amministrazione e fungere così da esempio virtuoso per gli altri enti chiamati a questo compito.
La riforma che abbiamo approvato introduce importanti cambiamenti nella norma fondante del nostro Comune, lo modernizza, lo apre alla partecipazione e al confronto e considera temi e principi di grande rilievo per la sua comunità.
Oggi trovano riconoscimento formale nello Statuto la tutela dell'ambiente e della biodiversità, la transizione ecologica e la sostenibilità con una definizione che si ispira alle parole pronunciate dal Procuratore Generale del Tribunale Penale Internazionale alla Annual Lecture che la Mandela Foundation organizza ogni anno per portare avanti l'eredità di Mandela, figura con cui Firenze vanta un legame speciale.
Memori dell'esperienza della pandemia, nelle nuove norme abbiamo recepito l'importanza di corretti stili di vita, dell'educazione in ogni ambito e dello sport, non solo come pratica salutare ma come strumento di integrazione e inclusione.
Diamo risalto all’opera di un illustre conterraneo quale Filippo Mazzei, raccogliendo nello Statuto il diritto alla ricerca della felicità entrato, dalla sua penna, nella Dichiarazione di Indipendenza americana.
Nei nuovi articoli trovano ufficialmente una consacrazione, per la prima volta, la Grande Firenze, come progetto di integrazione con la cintura dei comuni limitrofi ed il tema del patrimonio Unesco sulla cui tutela il Comune ha potuto e continua a declinare azioni importanti, tese a contemperare le esigenze di vita e sviluppo attuali con la valorizzazione e preservazione di un patrimonio architettonico e culturale che non ha eguali nel mondo.
Ancora, il nuovo articolato valorizza il decentramento e la partecipazione, a partire dai quartieri, e vede il potenziamento e la creazione di nuovi istituti di democrazia diretta, quali il referendum propositivo ma, più in generale, considera il ruolo della democrazia partecipativa, per coinvolgere fattivamente i cittadini nelle scelte dell'amministrazione.
La riforma non si limita a mere enunciazioni di principio sui grandi temi, ma considera realmente i giovani e quei cittadini che sono parte integrante della comunità fiorentina pur senza possedere la cittadinanza italiana, riconoscendo loro il diritto di essere parte attiva nelle consultazioni e nei referendum territoriali, incluso quello propositivo, col quale richiedere all'amministrazione l'adozione di un certo provvedimento nelle materia di sua esclusiva competenza.
Insomma, Firenze compie un deciso salto avanti in termini di visione, di diritti e di attenzione alle future generazioni e ai nuovi cittadini e siamo lieti che tutte le forze che compongono il Consiglio comunale abbiano colto questa grande opportunità di democrazia e buona politica”.