All'alba i servizi pubblici passeggeri e smaltimento rifiuti di Ataf ed Alia sono stati bloccati da un veicolo lasciato in sosta vietata davanti alla Biblioteca Nazionale di Firenze, è solo l'ultimo episodio della serie di ostacoli che hanno attirato l'attenzione dei fiorentini negli ultimi giorni."Stamani in piazza Cavalleggeri - spiega palazzo vecchio - la Polizia Municipale è intervenuta multando la proprietaria della vettura. La chiamata di Ataf alla Centrale Operativa è arrivata alle 7.43, la centrale ha assegnato l'intervento alle 8.02 e la pattuglia è arrivata sul posto alle 8.06. Gli agenti hanno chiamato il carro attrezzi e mentre erano in attesa del mezzo è sopraggiunta la proprietaria dell'auto. La donna, che era insieme ad altre tre persone, è stata sanzionata come previsto in caso di sosta lontano dai margini per 41 euro".
Su Nove da Firenze il dibattito degli ultimi giorni è stato acceso e tra i lettori c'è chi ha proposto soluzioni a partire da una riorganizzazione della sosta, passando all'inasprimento delle sanzioni ed ancora alla possibilità di applicare sospensione della patente e ritiro in caso di reiterazione del reato, mentre altri puntano sul fattore del rispetto dato che, anche con il posto libero dove poter parcheggiare, c'è chi lascia l'auto in doppia fila. Nuove soluzioni di parcheggio dunque, che per alcuni cittadini equivalgono però ad un uso diverso del mezzo privato da lasciare fuori dal centro abitato e da integrare con Tramvia ed Autobus, mentre altri si aspettano nuovi parcheggi interrati o aspettano semplicemente il carro attrezzi.Una problematica che conoscono bene gli autisti di Ataf e Massimo Milli vicesegretario provinciale della Faisa Cisal e membro della RSU di Ataf intervenendo a Radio Fiesole ha lanciato a nome del sindacato l'invito a ripensare la figura degli ausiliari del traffico.
Firenze ha dismesso il comparto dei "vigilini" durante l'Amministrazione guidata da Matteo Renzi, ma Milli propone di recuperare la figura del sanzionatore da utilizzare come uno scout speed a bordo dei mezzi pubblici "Potrebbero muoversi sugli autobus così da poter intervenire su quelle situazioni che riducono o bloccano del tutto il servizio, oltre ad essere un deterrente per garanti la sicurezza a bordo ed oltre alla organizzazione di presidi fissi anche lungo le vie di maggiore intensità di trasporto" ha spiegato Milli.Ed ancora "Soprattutto gli autisti rivolgono un appello alla responsabilità ed al rispetto da parte dei cittadini che forse non rendendosene conto del danno e che - a volte semplicemente fermandosi a colazione davanti al bar - arrecano ad altri cittadini che devono arrivare in tempo a scuola o al lavoro".