‘Le buchette del vino. Firenze e Toscana’, un nuovo libro

Nel volume scritto da Diletta Corsini e Lucrezia Giordano la storia di una tradizione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2025 10:25
‘Le buchette del vino. Firenze e Toscana’, un nuovo libro

Firenze – È stato presentato martedì 18 febbraio nella sala Fanfani di palazzo del Pegaso il libro ‘Le buchette del vino. Firenze e Toscana’ di Diletta Corsini e Lucrezia Giordano edito dall’Associazione Buchette del Vino.

A portare i saluti istituzionali la presidente della commissione Cultura del Consiglio regionale Cristina Giachi: “A sottolineare la grande tradizione del vino in Toscana gli edifici di Firenze e poi di tutta la Regione hanno delle caratteristiche buchette, degli sportellini, attraverso cui veniva somministrato il vino all’esterno. Una tradizione storica che sta tornando in auge, praticata da alcuni esercenti, che hanno riattivato le buchette quando possibile, riprendendo questa attività. Questo è un libro prezioso, perché racconta la loro storia, ma anche perché ritrova tante buchette scomparse e ci racconta anche di quelle che non si vedono più. Era un modo di consumare un dei prodotti che caratterizza di più la Toscana nel mondo, il vino. Un prodotto che non smette di suscitare interesse, parlando di una terra in cui la natura e la cultura dell’uomo generano e offrono il meglio a chi ci vive e a chi ci capita di passaggio o come turista”.

Una magia quella delle buchette del vino raccontata dall’autrice Diletta Corsini: “Il nostro desiderio era mettere su carta una cosa che stavamo studiando da diversi anni per far conoscere a tutti questa meraviglia, praticamente sconosciuta, visto che la tradizione si era persa negli anni Cinquanta del Novecento. Passeggiando per le vie di Firenze se ne possono incontrare tante, tutte particolari per la struttura, per la cornice o perché riportano l’effige con scritto ‘vendita del vino’. Il meccanismo della buchetta era semplice. Si trattava di una vendita diretta di vino da un posto speciale, il palazzo del produttore. All’inizio in particolare la vendita era autorizzata solo dal palazzo del produttore. Si tratta di edifici storici come palazzo Strozzi, Frescobaldi o Guicciardini. Il vino prodotto in campagna veniva portato in città per il consumo e l’eccesso poteva essere venduto”.

Matteo Faglia è intervenuto alla presentazione come presidente dell’associazione culturale Buchette del Vino di Firenze: “Sono quasi 10 anni che studiamo e raccontiamo quello che scopriamo e di cose ne abbiamo scoperte tante. Quando abbiamo iniziato si conoscevano un’ottantina di buchette a Firenze e ora ne abbiamo censite 180 nel comune di Firenze e altre 110 nel resto della Toscana. Il fenomeno con il tempo da Firenze si era poi diffuso anche in altre città”.

In questa nuova edizione del libro sulle buchette c’è anche un capitolo inedito su quelle ‘scomparse’a cura di Chiara Martelli e Anna Claudia Palmieri che sono intervenute durante la presentazione raccontando di averne scoperte più di cento eliminate o nascoste consultando documenti storici come quelli ritrovati nell’Archivio di Stato di Firenze.

In evidenza