'Fine vita, bene la legge toscana'

Gulino (Ordine Psicologi): "Le persone vanno accompagnate verso una conclusione della vita dignitosa”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2025 18:45
'Fine vita, bene la legge toscana'

Firenze, 12 febbraio 2025 - “Accogliamo con grande favore la legge sul fine vita approvata ieri dal Consiglio regionale della Toscana, perché per dare valore alla vita bisogna dare senso e dignità anche alla morte”.

Così Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, commenta la legge toscana sul fine vita.

“La Regione e il Consiglio della Toscana hanno dimostrato coraggio nell'affrontare un tema così delicato, garantendo procedure che rispettano la dignità di ogni persona. Come Ordine degli psicologi - dice Gulino - sottolineiamo ancora una volta l'importanza di considerare la componente psicologica nell'aver cura della malattia e del fine vita. In questo senso la costituzione di équipe multidisciplinari, che includono diversi operatori sanitari, così come previsto dalla legge, assicura un approccio completo e rispettoso delle necessità dei pazienti”

“Per questo motivo - spiega la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana - accogliamo con particolare favore l'inclusione della figura dello psicologo all'interno della Commissione multidisciplinare permanente incaricata di valutare le richieste di accesso al suicidio assistito. Lo psicologo svolge infatti un ruolo fondamentale nell'accompagnamento del paziente durante le diverse fasi di una malattia degenerativa o terminale. Attraverso un ascolto profondo, il professionista aiuta la persona a esprimere il proprio dolore e le proprie paure riguardo alla malattia e alla possibile fine della vita. Presta inoltre attenzione ai caregives, offrendo supporto a coloro che assistono il paziente”.

“Dobbiamo avere il coraggio di non negare o nascondere la morte ma di valutarla come un evento che fa parte della vita, anche se è la sua fine - dice Gulino -. È essenziale rispettare profondamente le fasi di dolore fisico e psicologico, lo smarrimento e il disorientamento che possono accompagnarla. Accettare la propria malattia è un processo complesso che richiede un supporto competente e costante, come quello fornito dagli psicologi”.

“È cruciale effettuare anche in questi casi diagnosi differenziali concertate insieme agli altri professionisti del settore, per condurre la persona ad una scelta consapevole e rispettosa di sé”.

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