Firenze, 11.12.2024 – È “Laapatas Ladies” (India, 2023, 124’), opera selezionata per rappresentare l’India nella corsa agli Oscar firmata dalla regista Kiran Rao, ad aggiudicarsi quest’anno il River to River Audience Award, riconoscimento del pubblico per il miglior lungometraggio in concorso al 24° River to River Florence Indian Film Festival, l’unico evento cinematografico in Italia interamente dedicato alla cinematografia e alla cultura dell’India, con la direzione di Selvaggia Velo.
Satira tagliente che affronta con ironia la tematica della cultura patriarcale in India, il film interpretato dalla superstar Nitanshi Goel segue le vicende di due giovani spose che, a causa dell’abito matrimoniale identico e del velo che copre a entrambe il volto, durante un viaggio in treno si ritrovano scambiate dai rispettivi mariti. La situazione finirà per portare alla luce il lato oscuro dei matrimoni combinati, la persistente tradizione delle nozze forzate e la violenza che spesso dilaga tra le mura domestiche.
“Laapataa Ladies” è stato presentata in prima nazionale nell’ambito della manifestazione, che si è tenuta tra il 5 e il 10 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze in collaborazione e con il patrocinio dell’Ambasciata dell’India, sotto l'egida di Fondazione Sistema Toscana nell’ambito del programma 50 Giorni di Cinema a Firenze e con il contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze.
La giuria popolare ha assegnato inoltre il riconoscimento per il miglior documentario a “Towards Self-governance” di Virendra Prabhakar Valsangkar (India, 2023, 53’): in un mondo sempre meno attento alla salute del pianeta il popolo del villaggio di Mendha-Lekha nella remota regione del Maharashtra, vive in equilibrio con gli elementi e protegge la foresta che lo circonda.
Il premio al miglior cortometraggio va a “RSVP” di Prerna Ramachandra (USA, USA, 2024, 14’): storia di una ragazza che, dopo la morte del padre, si trova contemporaneamente ad affrontare il lutto e a cercare di capire l’inattesa reazione della madre.
Approfondimenti
“Siamo molto soddisfatti di questa edizione – dichiara Selvaggia Velo – che ha proposto film da ogni parte dell’India, di cui la metà diretti da registe donne, e portato a Firenze una carrellata di grandi ospiti tra stelle di Bollywood e nuove promesse”. E prosegue: “I premi assegnati dal pubblico rispecchiano riflessioni sul momento storico che stiamo vivendo: Laapataa Ladies, che nella cornice della commedia tratta temi fondamentali come la cultura del patriarcato, l’emancipazione femminile e la necessità di agire sull'educazione degli uomini per vivere in un mondo dove la parità di genere non sia solo uno slogan; Towards Self-governance, che affronta la questione del rispetto per l’ambiente, inaggirabile ormai per chiunque viva sul nostro pianeta; RSVP, sulla solidarietà tra donne, e sul valore della condivisione delle proprie emozioni e dei propri traumi.
Siamo felici che il River to River sia un luogo in cui soffiano i venti del cambiamento, dal Gange all'Arno il cinema ci ispira a prendere parte alla costruzione di un mondo più aperto, inclusivo, giusto"
Il River to River Florence Indian Film Festival ha proposto in sei giorni oltre 20 proiezioni tra prime italiane ed europee oltre a mostre, cooking show, talk, ospiti ed eventi speciali. Tanti i protagonisti di questa edizione: dalla star di Bollywood Babil Khan al regista campione di incassi Vijay Krishna Acharya fino al celeberrimo caratterista Vinay Pathak.
Tra le iniziative l’omaggio dedicato a Raj Kapoor, il Charlie Chaplin del cinema indiano in avvicinamento al centenario della nascita, l’incontro con lo scrittore acclamato dal New York Times Perumal Murugan, voce di punta della letteratura in lingua tamil per la prima volta in Italia, e il cooking show dello chef Basheerkutty Mansoor, creatore del primo food truck di cucina indiana in Italia.
Sarà visitabile fino al 5 febbraio 2025 presso B.east Gallery (via di Mezzo 40/a) la mostra “The Shape of Self”, un racconto intimo e potente delle comunità transgender e transessuali nei distretti urbani di Calcutta attraverso l’obiettivo dal fotografo Alessio Maximilian Schroder. Nata in collaborazione con fsm - Fondazione Studio Marangoni e B.east Gallery la personale corona il progetto intrapreso da Schroder nel 2014, anno in cui la Corte Suprema indiana ha riconosciuto ufficialmente il terzo genere.
Al centro persone appartenenti a diversi contesti sociali, caste e generazioni. Attivisti e attiviste, attrici, negozianti, modelle, avvocati, danzatrici, sex worker, truccatrici, dipendenti di grandi aziende, insegnanti, studentesse ritratti e ritratte con gli abiti che più li rappresentano in luoghi legati alla storia personale di ciascuno e ciascuna.