Firenze, 22 maggio 2018– Torna sabato 26 maggio 'La Maggiolata. Omaggio al Maggio in via Maggio a maggio', una festa di Primavera con il bel canto, la musica e i fiori protagonisti della giornata nella strada pedonale per un giorno, dal pomeriggio e fino a tarda sera, ideata e realizzata da Associazione Via Maggio. La festa è un omaggio alla tradizione delle antiche feste cittadine del Calendimaggio, e al Maggio Musicale, alla sua lunga storia che fa di Firenze una della capitali della musica e della lirica e un punto di riferimento per appassionati e conoscitori del settore.
L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con l'Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, il teatro del Maggio, l’Associazione Amici del Maggio, l’Opera Saint Mark’s English Church, Orpheus Enmsemble, i Maggiaioli di Viaccia, l’Istituto Leonardo da Vinci di Firenze. La manifestazione ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Firenze e fa parte della programmazione dell’Estate Fiorentina 2018. "Siamo lieti di poter annoverare La Maggiolata tra le iniziative inaugurali dei sei mesi di Estate Fiorentina - afferma Tommaso Sacchi, curatore dell’Estate Fiorentina –.
Una "festa di via" che ben incarna lo spirito e i principi della nostra rassegna culturale: la valorizzazione e il rispetto della migliore tradizione fiorentina (le botteghe antiquarie, gli artigiani, i collezionisti storici della città) si confrontano con la produzione culturale contemporanea. Così spazi unici e storici dell'Oltrarno diventano, per un giorno, i teatri ideali dei tanti concerti, delle mostre e dei flash-mob che animeranno per un giorno una delle vie più belle di Firenze".
Un ricco programma con concerti, performances canore e musicali animerà la strada come avveniva in passato durante il mese di maggio nelle antiche feste della tradizione popolare toscana dedicate alla stagione dei fiori e della rinascita della natura. "L’intento dall’iniziativa – afferma Olivia Turchi presidente dell’Associazione Via Maggio - è quello di restituire ai fiorentini spazi della città da vivere in maniera più sostenibile, consentendone la riscoperta e la valorizzazione del tessuto economico e produttivo dell’Oltrarno che con le sue attività artigianali, le botteghe, gli esercizi storici e i negozi di vicinato è rimasto uno degli ultimi baluardi della fiorentinità vera nel centro storico, fatta di commercio e residenza, che merita oggi più che mai attenzione e rispetto".
L'iniziativa prende spunto dalle manifestazioni che caratterizzavano Firenze – la città del fiore - fin dall'antichità per la primavera e che hanno portato alla nascita del Maggio Musicale Fiorentino. Il Calendimaggio o Cantar Maggio si festeggiava a partire dal 30 di aprile, per poi proseguire in tutto il mese di maggio, con un fiorire di sfilate e cortei che coinvolgevano tutta la città, addobbata per l'occasione con festoni di alloro, arazzi e bandiere. Le numerose testimonianze antiche, come quella di Agnolo Poliziano, ricordano come in queste occasioni gruppi di ragazzi e ragazze, che portavano sul capo portavano ghirlande di fiori, intonavano le canzoni, dette “maggi” da cui il nome “maggiolata”, andando di casa in casa delle fanciulle fidanzate e ricevendo in cambio fiori.
Queste allegre comitive erano precedute da un giovane che portava "il majo" o “gonfalon selvaggio”, ramo fiorito (di biancospino, di maggiociondolo o altri tipi di fiori o anche mazzi di fiori selvatici) e infioccato che rappresentava la primavera. I fiori sono inoltre protagonisti di un'altra cerimonia che tipica del maggio fiorentino, la “Fiorita”, memoria della spontanea iniziativa popolare che seguì la morte di Fra Girolamo Savonarola, e che porta ancora oggi a spargere il 23 maggio petali di rose e rami di palme sulla lapide che ricorda il punto esatto del patibolo.
È fissato giovedì 24 maggio alle 17:30 l'appuntamento con Massimo Cacciari (Sala Ferri, Gabinetto Vieusseux – piazza Strozzi) – nell'ambito del ciclo di incontri Rimembranze Maggio - per un focus su Infinita Tenebra di luce, opera inedita di Adriano Guarnieri (diretta dal maestro Pietro Borgonovo con la regia di Giancarlo Cauteruccio) commissionata dal Festival del Maggio Fiorentino che debutterà il 3 giugno al Teatro Goldoni (repliche 5 e 8 giugno). In occasione dell'incontro fiorentino il filosofo parlerà, insieme al sovrintendente del Maggio Cristiano Chiarot, dell'origine dell'opera, basata su un testo tratto dalla raccolta Poesie alla notte di Rainer Maria Rilke ma ispirata anche a L’angelo necessario, saggio dello stesso Cacciari (Adelphi, 1992).