Il Tirreno, incontro per il futuro mercoledì 13 novembre

"Licenziamento mascherato di 33 poligrafici"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2024 10:58
Il Tirreno, incontro per il futuro mercoledì 13 novembre

Firenze, 8-11-2024 - In data 7 novembre il gruppo SAE ha aperto la procedura per il trasferimento di ramo di azienda nelle nuove società costituite, tra le quali SAE Servizi.

"L’azienda - si legge in una nota siglata Slc Cgil - ha così formalizzato che tutti i lavoratori e lavoratrici poligrafici de Il Tirreno vengono trasferiti da Livorno a Sassari.

Si tratta del licenziamento mascherato di 33 poligrafici.

Tutto questo nonostante che la sede di Livorno rimanga aperta e pienamente operativa, visto che i giornalisti rimangono in servizio.

Tutto questo nonostante che da anni i poligrafici lavorino per le testate presenti sul territorio nazionale, confermando che la remotizzazione è un fatto.

Tutto questo nonostante il fatto che i bilanci aziendali siano in attivo, dopo anni di passivo.

Il 13 novembre ci sarà l’incontro con l’azienda e partiremo dalle soluzioni da adottare per dare slancio al giornale che rendono ingiustificabile il trasferimento del personale.

SLC/CGIL Livorno ha subito richiesto l’incontro per avere il quadro completo della situazione, in particolare:

1) il piano industriale e le azioni per affrontare la crisi del settore

2) visti i bilanci in miglioramento, le prospettive finanziarie

3) quali prospettive occupazionali sono previste nei prossimi anni

4) i motivi veri, tempi e modalità del trasferimento di tutto il personale

SLC/CGIL Livorno e le RSU sono pronte ad iniziare il confronto con l’azienda partendo da un “no ai trasferimenti – no ai licenziamenti”. Si parte da qui per affrontare la crisi del settore ed individuare le soluzioni per far continuare a lavorare una storica testata giornalistica come Il Tirreno.

SLC/CGIL Livorno, le RSU e i lavoratori e lavoratrici hanno le idee chiare su come sviluppare l’azienda, valorizzando ciò che serve oggi nel duro mercato dell’informazione e della comunicazione; ma l’azienda deve riuscire ad ascoltare le loro voci", conclude Cgil. 

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