Stamani sabato 24 luglio di fronte ai cancelli della GKN di Campi Bisenzio avrà luogo una grande manifestazione nazionale a sostegno dei lavoratori licenziati.
Tra i presenti Antonella Bundu, consigliere comunale fiorentina di Sinistra Progetto Comune, che sul proprio profilo Facebook posta alcune foto dell'arrivo dei manifestanti.
La manifestazione a sostegno dei 422 lavoratori licenziati con una mail e più in generale per i diritti dei lavoratori dovrebbe avere inizio tra poco.
Approfondimenti
"La GKN - si legge in una nota di Sinistra Italiana - è un caso nazionale, non è solo Campi Bisenzio.
Siamo molto preoccupati di come la GKN possa diventare solo uno dei tanti siti industriali che verranno cancellati dalla finanza predatoria.
Il governo ha tolto il blocco dei licenziamenti, dando una copertura politica alle scelte di questi imprenditori.
In Toscana ci sono 50 crisi aziendali aperte, conosciamo tutti come si è conclusa la lunga vicenda Bakaert: tante passerelle, tante solidarietà e poi 300 licenziamenti.
Non si può ripetere la stessa storia con la GKN".
"Anche noi - si legge in una nota di Potere al Popolo - abbiamo deciso di raccogliere l'appello dei 500 lavoratori e lavoratrici della fabbrica: Insorgiamo!
La vicenda GKN infatti non riguarda solo le maestranze dello stabilimento di Campi. Riguarda tutte e tutti noi".
Giuliano Granato, Giorgio Cramaschi e Marta Collot (Potere al popolo!) aggiungono: "Oggi la nostra comunità è scesa in piazza insieme ai lavoratori e alle lavoratrici Gkn. Siamo qui per dire l'esatto opposto di quanto affermato dal Governo sulla vicenda sul tema. Durante un interrogazione parlamentare di tre giorni fa, il Ministro per i rapporti con il Parlamento, in assenza di Giorgetti (assenza già di per sé pesante), ha affermato che la imprese scappano dall'Italia perché non hanno abbastanza incentivi e troppa poca "libertà".
Il problema è esattamente l'opposto. In questo paese dove l'evasione fiscale vale 190 miliardi l'anno, in questa Unione Europea dove una multinazionale può prendere incentivi pubblici e poi fuggire altrove sfruttando il dumping salairile, c'è già troppa libertà per le imprese. Il lavoro e le imprese vanno via proprio perché ci sono ministri come Giorgetti. Sappiamo dunque già che il Governo Draghi non farà nulla per sanzionare Gkn (ad esempio con la requisizione immediata dello stabilimento di Campi Bisenzio), in nome della libertà di impresa totalmente scollegata da qualunque utilità sociale.
L'unica cosa che farà cambiare idea a questo governo è una mobilitazione generalizzata e politica di tutte le vertenze aperte. Come Potere al popolo ci mettiamo al servizio di questa direzione insieme a chiunque ci starà".