Condannato per aver cancellato una svastica

Punito per averla coperta di vernice sui muri della città di Massa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 dicembre 2024 19:03
Condannato per aver cancellato una svastica

FIRENZE, 22 dicembre 2024 - Stamani la stampa ha dato conto della condanna a quattro mesi per il giovane attivista che lo scorso anni coprì alcune svastiche apparse nel centro di Massa.

“La notizia lascia sgomenti. Si tratta di un fatto che desta forte preoccupazione perché equipara, inspiegabilmente, chi ha tracciato simboli nazisti e chi, a volto scoperto e in pieno giorno, ha scelto di cancellarli. Questa decisione appare ancora più incomprensibile se si considera che Massa è un territorio insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare per il suo contributo alla Resistenza e alla lotta di Liberazione. Questo decreto penale di condanna crea un precedente pericoloso e inquietante perché in una Repubblica fondata sui valori dell’antifascismo, rimuovere simboli del nazismo dovrebbe essere considerato un dovere civico e morale, non un reato. Confidiamo che i successivi gradi di giudizio possano correggere questa decisione, che non solo offende la memoria della Resistenza, ma anche i principi fondamentali alla base della nostra democrazia” ha dichiarato Diego Blasi, portavoce del Pd Toscana.

"In una Repubblica nata dalla Resistenza antifascista non si può essere condannati a quattro mesi di reclusione per aver cancellato una svastica. Si tratta di un fatto grave e inquietante che mette sullo stesso piano chi inneggia al nazismo o al fascismo e chi interviene per rimuovere questi ignobili simboli dagli spazi pubblici. Il giovane attivista che, a volto scoperto e in pieno giorno, cancellò le croci uncinate dal centro storico di Massa dovrebbe essere premiato, non condannato a quattro mesi o al pagamento di una sanzione da 1.800 euro.

Si tratta di un fatto ancor più incredibile perché avvenuto in un territorio che durante l’ultimo conflitto mondiale ha pagato un tributo altissimo alla furia nazifascista, tanto da essere insignito già nel 1947 della Medaglia d’oro al valor militare per il contributo dato alla lotta di Liberazione. Questa condanna, che ci auguriamo possa essere annullata nei prossimi gradi di giudizio, cancella di colpo un pezzo di storia e crea un pericoloso precedente. Pur rispettando l’indipendenza della magistratura, Sinistra Civica Ecologista non può che esprimere forte preoccupazione per quanto accaduto.

In Italia cancellare e rimuovere simboli che si richiamano al nazismo e al fascismo dovrebbe essere un dovere delle istituzioni, non un reato penale” rende noto Sinistra Civica Ecologista.

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