Un cittadino tunisino, abitante in Firenze, a seguito di litigio condominiale, aggredisce una donna abitante nell’immobile con calci e pugni. Poi, armato di coltello e pistola giocattolo, tenta di attaccare i Carabinieri intervenuti. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.
Una violenta lite in un condominio del centro, nel corso della quale uno straniero aveva estratto una pistola. Ivi giunti, i militari notavano la presenza di un cittadino straniero, con in braccio una bambina, che stava per andare via. Alla vista dei militari, gettava loro addosso la bambina (la figlia di due anni) e si introduceva repentinamente nel suo appartamento. Poco dopo, usciva di casa impugnando nelle mani un grosso coltello da cucina ed una pistola. I carabinieri riuscivano subito a disarmarlo senza conseguenze, benché l’uomo avesse tentato di aggredirli.
La pistola risultava essere un’arma giocattolo. Una volta bloccato, gli operanti apprendevano che, in precedenza, aveva aggredito con calci e pugni la donna abitante al piano sottostante, solamente perché si era lamentata dei forti rumori prodotti durante le ore di riposo. L'aveva colpita con calci e pugni, minacciandola con la pistola e provocandole lesioni guaribili in 30 giorni. L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate nei confronti della sua vicina di casa.