Consorzi di Bonifica, sistema da rivedere, sono tutti d'accordo: da chi parla di elezioni illegittime al limite dell'assurdo, fino a chi contesta sottovoce, giustificando alcuni comportamenti con la normativa poco chiara. Elezioni annullate dunque? Assolutamente no. Tutto valido. Il meccanismo di selezione dovrà essere riconsiderato. L’atto è stato presentato dal gruppo Nuovo centrodestra. Respinta invece una mozione, presentata dal gruppo Fratelli d’Italia, che chiedeva di annullare le consultazioni svolte il 30 novembre scorso
Intanto la Regione Toscana anticiperà 16 milioni e mezzo di euro che lo Stato ha concesso per i lavori di somma urgenza dopo le alluvioni in Toscana dello scorso ottobre.La Giunta regionale dovrà impegnarsi a rivedere la disposizione che prevede l’elezione dei 90 componenti delle assemblee dei sei Consorzi di bonifica toscani nelle forme attuali, e a sostituirla con nuove e meno costose modalità di selezione. Lo stabilisce una mozione che è stata approvata questa mattina all’unanimità dal Consiglio regionale.Per quell'evento è stato riconosciuto lo stato di emergenza nazionale e contestualmente sono stati stanziati 16 milioni e mezzo. Le risorse sono certe. I tempi della burocrazia fanno sì però che quei soldi non potranno subito finire nelle casse di Comuni e Province che hanno realizzato i lavori o dovranno farlo. "Così abbiamo deciso di anticiparli noi" sottolinea il presidente della Toscana Enrico Rossi.
La mozione, che vede come primo firmatario Marco Taradash (Ncd), trae motivazione dal fatto che, in occasione delle elezioni che si sono tenute il 30 novembre scorso, la Regione ha speso circa 650 mila euro ed è stato rilevato che “su 1 milione e 441 mila toscani chiamati ad eleggere i nuovi componenti del Consorzi, hanno effettivamente partecipato al voto circa 40 mila toscani, pari al 2,7% degli aventi diritto”, con un costo quindi di 16 euro a voto. Una seconda mozione sull’argomento, presentata dal gruppo Fratelli d’Italia e con prima firmataria Marina Staccioli, discussa in aula congiuntamente alla prima, è stata invece respinta con il voto contrario della maggioranza e quello favorevole delle opposizioni.
La mozione chiedeva di annullare le elezioni avvenute il 30 novembre e di stabilire eventualmente “una nuova data al fine di indire nuove legali votazioni rispettando le tempistiche e le modalità dettate dalla legge”. Illustrando la mozione in aula infatti Paolo Marcheschi (Fdi) aveva sottolineato come “le consultazioni fossero da considerare illegittime visto che non sono stati rispettati i tempi previsti dalla legge, che l’affluenza è irrisoria e che la stessa Regione Toscana ammette che le elezioni non sono avvenute con il necessario rigore”. Stefania Fuscagni (Fi), portavoce dell’opposizione, ha voluto sottolineare come questo “dimostri l’assoluta necessità di effettuare una verifica e una valutazione delle leggi dopo la loro approvazione e applicazione” e che non sono stati dati segnali ai cittadini dell’effettiva volontà di abbattere i costi e di semplificare. Alberto Magnolfi (Ncd) si è detto preoccupato “che oggi si faccia un servizio all’antipolitica”.
“Se la percentuale di voto è stata del 2,7% - ha proseguito il consigliere – è chiaro che questo modo di procedere non è più percorribile”. Per questo Magnolfi ha annunciato la non partecipazione al voto del suo gruppo sulla successiva nomina dei componenti dei Consorzi di bonifica. Loris Rossetti (Pd) ha osservato che “c’è stato un processo di riforma importante e che c’è l’emergenza di dare il via al governo del territorio, perché i Consorzi hanno un ruolo fondamentale nella salvaguardia e nella prevenzione”.
“I consorzi di bonifica devono partire ieri, non domani – ha aggiunto Rossetti –. Quanto alle elezioni, non è la prima volta che l’affluenza è così bassa. Evidentemente dobbiamo lavorare meglio su come far capire ai toscani l’importanza di questi organismi, ma questo non ha nulla a che vedere con le nomine”. Anche secondo Aldo Morelli (Pd) “è importantissimo che i Consorzi siano in funzione e che siano a regime. Dobbiamo mettere in condizione questi organismi di cominciare il loro lavoro, un lavoro molto pesante e complesso, e questo è uno snodo ineludibile”.
Anche se, ha aggiunto il consigliere, è comunque opportuno riflettere se questo sistema elettorale sia ulteriormente sostenibile. Per Giuseppe Del Carlo (Udc) “il fatto che abbiano votato in tutto 40 mila toscani significa disconoscere il ruolo dei Consorzi di bonifica, c’è un ulteriore discredito e questo ci deve preoccupare. Per questo non ce la sentiamo di procedere con le nomine”. Marta Gazzarri (Idv) ha ricordato di non aver votato la legge di riforma dei Consorzi di bonifica e ha ribadito che a parer suo era necessaria un’ulteriore concentrazione degli organismi, ma ha rilevato come “oggi ci si trovi davanti alla necessità di rendere i Consorzi operativi e dunque alla necessità di votare le nomine”. L’assessore Stella Targetti ha ricordato che per quanto riguarda le elezioni è stata seguita, come d’obbligo, la normativa statale in materia, che storicamente l’affluenza al voto per questi enti è sempre stata estremamente bassa e che il voto multiplo è risultato ininfluente ai fini del risultato.
“Annullare le elezioni – ha concluso l’assessore – sarebbe un oneroso costo aggiuntivo e impedirebbe ai Consorzi di andare a regime”. Via libera alle delibere con cui il Consiglio regionale della Toscana ha nominato i propri rappresentanti in seno ai sei nuovi consorzi di bonifica nati con la recente riforma. Per quanto riguarda il consorzio Toscana Nord, è stato eletto Danis Santini. Per l’Alto Valdarno, Moreno Maddaleni. Per il Medio Valdarno, Stefano Gamberi.
Per quanto concerne il Basso Valdarno, Ilaria Nieri. Toscana Costa, Alberto Rossi. Toscana Sud, Sergio Boricelli. Tutti i nominati hanno avuto il via libera all’unanimità dei votanti. Il centrodestra, tuttavia, non ha partecipato alla votazione. Giovanni Santini, capogruppo Forza Italia, ha infatti contestato le modalità di scelta all’interno dei consorzi di bonifica, annunciando la non partecipazione al voto. E al voto, il centrodestra, non ha partecipato neppure quando si è trattato di dare il via libera ai revisori dei conti nominati per ogni consorzio di bonifica ed annunciati dalla maggioranza.
In questo caso il capogruppo di Forza Italia ha chiesto anche il voto elettronico. Tutti i candidati, ad eccezione di Maurizio Dinelli per il consorzio Toscana Nord, la cui nomina è stata ratificata con l’astensione del gruppo Fds-Verdi, hanno avuto il disco verde all’unanimità dei votanti.