FIRENZE– Elezioni, in particolare quelle del Comprensorio Toscana Nord, che non si sono svolte con il necessario rigore formale, nonostante le dettagliate direttive fornite dagli uffici regionali e dal commissario incaricato in preparazione del voto per i nuovi Consorzi di bonifica. Un quadro – uso illegittimo del voto multiplo, stesura insufficiente dei verbali – che denota comportamenti anche gravi. E tuttavia, sulla base di una consolidata giurisprudenza, gli elementi di illegittimità rilevati non appaiono sufficienti a giustificare l'annullamento delle elezioni, in via di autotutela. Questo in sintesi il parere espresso nelle scorse settimane dall'Avvocatura regionale dopo le denunce che hanno riguardato lo svolgimento delle operazioni di voto del 30 novembre scorso. Il documento sottolinea inoltre che la natura e l'entità delle illegittimità rilevate risultano ininfluenti rispetto ai risultati elettorali, dal momento che non hanno condizionato l'espressione della volontà popolare.
In sostanza, al netto dei voti dati in eccesso, il risultato in termini assoluti della lista risultata vincente, non sarebbe cambiato. Un'ulteriore valutazione proposta dal parere dell'Avvocatura riguarda i costi aggiuntivi che comportebbe l'annnullamento e la ripetizione dell'elezione. Sono naturalmente valutazioni fatte allo stato attuale delle informazioni contenute nella relazione del commissario e "con riserva di una rivalutazione degli interessi ove emergano fatti nuovi in ordine ai diritti soggettivi eventualmente fatti valere".