Ventiquattro alloggi di edilizia residenziale pubblica, di taglio medio/piccolo, sono stati inaugurati oggi in via del Pantano 16/N1, località Pontignale, a Firenze. A consegnarli ad altrettante famiglie, il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi insieme al Vicesindaco ed Assessore alla Casa, Stefania Saccardi e al presidente di Casa Spa, Luca Talluri. La consegna dei nuovi alloggi completa il comparto edificatorio denominato “Pontignale C 1.1” costituito complessivamente da cinque lotti, in accordo con quanto previsto dal Piano Guida approvato dal Comune di Firenze nel 2000.
Si tratta di un edificio di 8 piani, più sottotetto adibito a cantine, composto da 3 appartamenti per piano, con vano scala e ascensore. Gli alloggi hanno una metratura che varia dai 30/33 metri quadri dei monolocali, ai 45 e 57 metri quadri degli appartamenti con due e tre posti letto. I posti auto invece sono ubicati nell’area davanti all’edificio. La forma delle coperture dell’edificio, così come le finiture esterne in laterizio faccia vista e intonaco e le caratteristiche architettoniche, sono dettate dal Piano d’Insieme del comparto edificatorio. L’intervento ha avuto un costo complessivo di 1.873.000 euro.
“È grande la soddisfazione per aver completato, con i 24 alloggi che consegniamo oggi, il comparto edificatorio di Pontignale. – ha dichiarato il presidente di Casa Spa, Luca Talluri – Varie circostanze hanno rallentato la costruzione degli alloggi erp in unitarietà temporale con il restante comparto, ma oggi consegniamo 24 alloggi di elevata qualità costruttiva, di buona efficienza energetica e perfettamente integrati nel contesto edificato.” “Oggi inauguriamo un complesso di 24 alloggi – ha detto il Sindaco Matteo Renzi –: si tratta di un complesso importante, dove tra i 19 assegnatari ci sono 7 famiglie che provengono dalla riserva sfrattati.
Davanti all’emergenza abitativa del Paese, non possiamo stare soltanto dalla mattina alla sera a discutere dell’Imu, prima, seconda, terza e quarta casa. Dobbiamo anche affrontare la vera catastrofe che per molti aspetti stanno affrontando soprattutto i sindaci, che è il tema degli sfrattati, il tema dell’emergenza abitativa”. “Sono soddisfatto perché rispetto all’ultima inaugurazione abbiamo avuto dal governo segnali importanti per quanto riguarda le caserme abbandonate – ha aggiunto il sindaco –: i sottosegretari Giaoacchino Alfano e Roberta Pinotti hanno dato una disponibilità vera anche perché noi abbiamo presentato i documenti su quanto vale un’operazione del genere”.
“Spero che si possa partire da subito sulle due questioni principali – ha proseguito il sindaco – che sono una quella dei Lupi di Toscana, che è ferma e vuota ed è al confine con il comune di Scandicci, e l’altra che è la caserma a Coverciano, la Perotti, che non è proprio vuota ancora, ma che potrebbe essere liberata agevolmente. Stiamo parlando di strutture che da sole risolverebbero il 92-93% dei problemi che noi abbiamo oggi come comune di Firenze”. “Lo Stato ha tanti contenitori vuoti – ha concluso Renzi –, perché si deve continuare a costruire ancora? Iniziamo a recuperare quello che già c’è.
Questo vuol dire dare una mano anche all’edilizia, far lavorare le aziende che operano nel settore edile e rispettare i criteri del suolo pubblico e del verde”. “Le assegnazioni di oggi danno una boccata di ossigeno ad alcune situazioni difficili tra cui quelle di famiglie sfrattate a seguito della perdita del lavoro, di persone con problemi di invalidità anche piuttosto gravi e di nuclei in graduatoria sociale – ha sottolineato la Vicesindaco Stefania Saccardi –. Questi alloggi ci consentono quindi di dare una risposta, seppur limitata, ad alcune emergenze rilevanti dal punto di vista sociale.
Le difficoltà rimangono ovviamente tante ma questo è comunque un piccolo passo per dare una risposta ad alcune situazioni difficili” Resta caldo il tema delle occupazioni abusive a Firenze: “Gli sgomberi di immobili privati non sono di competenza dell’Amministrazione comunale che può intervenire direttamente soltanto su edifici di sua proprietà. Chi accusa il sindaco Renzi di mancato intervento sbaglia bersaglio”. È quanto precisa la vicesindaco Stefania Saccardi in merito all’occupazione di Villa Carobbi.
“Mi preme ribadire, come ho già fatto, alla proprietà ma anche agli esponenti del centro destra che hanno nuovamente sollevato la questione che gli sgomberi non li fa l’Amministrazione comunale. Noi abbiamo un altro compito, ovvero organizzare l’accoglienza delle persone sgomberate che siano in possesso dei necessari requisiti. L’interlocutore quindi non è l’Amministrazione comunale, sono le forze dell’ordine che si muovono su input della magistratura. Questa è la procedura prevista dalla normativa”.
“Noto che alcuni esponenti politici del centro destra si interessano in modo particolare all’occupazione di Villa Carobbi – rileva la vicesindaco – . Vorrei però ricordare loro che non è l’unica in città e che nella situazione del proprietario di Villa Carobbi ce ne sono purtroppo altri. Questo non vuol dire giustificare le occupazioni, che sono un atto illegale che noi consideriamo come tale. Tant’è che abbiamo aiutato per la parte di nostra competenza, ed eseguito direttamente gli interventi sugli immobili di proprietà dell’Amministrazione comunale.
In questi anni abbiamo collaborato a molti sgomberi, senza indirizzare le persone verso altre occupazioni e accogliendole nelle strutture ordinarie. Ma ribadisco che non spetta al Comune eseguire gli sgomberi su proprietà private. E che, per quanto ci riguarda, non esistono occupazioni di serie A e di serie B – conclude la vicesindaco Saccardi – ma ogni occupazione è, per noi, una problematica da affrontare, sia quelle recenti sia quelle che durano da oltre dieci anni”.