Firenze– “In attesa del provvedimento formale degli organi dell’Unione europea, in considerazione di particolare criticità dell’attuale insediamento Rom presso l’ospedale San Jacopo di Pistoia, si è provveduto a proporre un contributo finanziario con risorse individuabili nella terza revisione di bilancio 2013. Tali risorse verranno reintegrate al momento della loro acquisizione da parte dell’Ue e a seguito di formale approvazione di fondi Fers (Fondo europeo di sviluppo regionale) a titolo Por Creo (Programma operativo regionale)”.
Così l’assessore al Welfare Salvatore Allocca ha risposto ad un’interrogazione sulla vicenda del nuovo campo nomadi nei pressi del torrente Brusigliano presentata dal gruppo Più Toscana – Federazione dei Cristiano Popolari. “Gli interventi di superamento dell’insediamento Rom – ha spiegato l’assessore – si inseriscono nell’ampio quadro di implementazione nel territorio toscano della strategia europea e nazionale di inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti. Il nuovo insediamento si svilupperà in un’area vicinissima a quella attuale e l’area individuata, proprio per la vicinanza al nuovo presidio ospedaliero, ha visto aumentare notevolmente i collegamenti con il centro della città tanto per i servizi pubblici che per i percorsi stradali, pedonali e ciclabili”. Secondo quanto riferito dall’assessore, il progetto prevede la costruzione di 17 abitazioni in legno da realizzarsi con uno dei sistemi costruttivi (platform frame) “più conosciuti e diffusi al mondo per la realizzazione di edifici a destinazione pubblica, commerciale, scolastica e residenziale a più piani”.
“Le case in legno – ha spiegato Allocca – saranno realizzate solo a livello terra e garantiranno un inserimento ambientale con impatto minimo”. “L’area e le abitazioni rimarranno di proprietà pubblica e le famiglie alloggiate pagheranno un canone mensile”. Critico il presidente del gruppo proponente l’interrogazione Antonio Gambetta Vianna: “Si poteva impiegare parte dei 500mila euro previsti per il nuovo campo a favore di famiglie pistoiesi costrette dalla crisi ad abitare in macchina”.
Gambetta ha inoltre rilevato come “parlare di Rom sia oramai quasi superfluo”. Le 16 famiglie dell’insediamento di Brusigliano per un totale di 65 persone i cui 30 minori, sono infatti “presenti nell’area dal 1968”.