Luca Zingaretti ritorna in Toscana con La Torre d’avorio, al Teatro Comunale di Pietrasanta, al Teatro del Popolo di Castelfiorentino e al Giglio di Lucca. I tre teatri, appartenenti al circuito della Fondazione Toscana Spettacolo, ospiteranno lo spettacolo: martedì 5 e mercoledì 6 novembre per Castelfiorentino, giovedì 7 novembre per Pietrasanta e, infine dal 4 al 6 marzo per Lucca. Il testo di Ronald Harwood, che debuttò a Londra nel 1995 per la regia di Harold Pinter, affronta l’attualissimo tema della delicata relazione tra arte e politica.
Siamo nel 1946, in piena denazificazione; il direttore d’orchestra Wilhelm Furtwängler, un illustre esponente dell’alta cultura tedesca, pur non avendo esplicitamente aderito al regime è comunque sospettato di simpatie naziste: altrimenti perché, a differenza di altri suoi colleghi, sarebbe rimasto in patria? Un maggiore dell’esercito americano, convinto giustiziere disgustato dalle atrocità della guerra, che per di più disprezza la musica classica, è incaricato dell’indagine. Può l’arte scegliere di non schierarsi ed essere considerata sempre e comunque super partes? Lo scontro tra i due antitetici personaggi e tra due universi inconciliabili permette a due grandi attori del teatro italiano come Luca Zingaretti (che cura anche la regia) e Massimo De Francovich di confrontarsi sulla scena, affiancati in questa prova dai bravi Peppino Mazzotta, Gianluigi Fogacci, Francesca Ciocchetti e Caterina Gramaglia. Lo spettacolo prosegue la sua tournée in Toscana al Teatro Manzoni di Pistoia, da venerdì 8 a domenica 10 novembre.