Ancora precipitazioni straordinarie in Toscana, stavolta soprattutto nel volterrano, in provincia di Pisa. Qui si sono registrati picchi molto intensi: con 100 mm di pioggia caduti in poco più di tre ore. L’Era ha raggiunto i 3,50 metri a Molino d’Era, superando abbondantemente il secondo livello di guardia. In sinistra idraulica l’argine è stato sormontato a valle di Molino d’Era, rompendosi conseguentemente in più punti e allagando la Strada regionale Sarzanese-Valdera 439.
Si registrano smottamenti dovuti al dilavamento del terreno lungo la strada stessa, in direzione Roncolla. Una squadra di tecnici del Consorzio di Bonifica Val d’Era sta operando insieme a una ditta specializzata sugli affluenti minori per liberarli dalle ostruzioni, in particolare nei pressi dei ponti. Quando la piena sarà transitata verranno ispezionati anche i guadi per effettuare la stessa operazione. Uomini e mezzi del Consorzio di Bonifica Val d’Era sono in azione da stamani per presidiare il territorio e intervenire nei punti critici.
Sta funzionando a pieno ritmo, benché sia stata danneggiata dalla piena, la briglia a bocca tarata sul lago Palagione. Sopralluogo dell'assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi in viale Belfiore, dove questa mattina si ė verificato un allagamento a seguito delle forti piogge. Era presente anche il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni. “Siamo a lavoro dalle 6.30 di questa mattina per minimizzare i disagi. Questa mattina abbiamo effettuato 54 interventi tra Protezione civile, Polizia Municipale e addetti di Publiacqua.
La situazione ė stata sempre sotto controllo nonostante alcune criticità nel momento in cui le precipitazioni erano particolarmente intense”. Anche la circolazione ha risentito del maltempo. “Quando piove aumentano i cittadini che utilizzano l’auto con quello che ne consegue a livello di traffico. Se a questo sommiamo le difficoltà in alcuni punti cruciali come viale Belfiore, via XX Settembre-Ponte Rosso e il Viadotto all’Indiano, quest’ultimo a causa della perdita di gasolio da parte di un mezzo pesante, è abbastanza scontato che si verifichino risentimenti nella circolazione cittadina.
Comunque la situazione è tornata alla normalità in tarda mattinata”. Per quanto riguarda il Viadotto all’Indiano, questa mattina intorno alle 8.30 a causa di un guasto un autocarro ha perso gasolio sulla rampa in uscita in direzione via Pratese, via Palagio degli Spini e sul viadotto. La Polizia Municipale è immediatamente intervenuta rintracciando il conducente e chiamando una ditta specializzata per la rimozione del gasolio che, sulla carreggiata, si era mischiato con l’'acqua piovana creando una emulsione di non facile eliminazione.
Una parte della carreggiata è rimasta scivolosa e una corsia della rampa in uscita in direzione via Pratese-via Palagio degli Spini è stata chiusa. Il traffico scorre su una sola corsia e pertanto nei prossimi giorni, fino alla completa riapertura, sono possibili rallentamenti e code. Le pattuglie della Polizia Municipale hanno effettuato ulteriori interventi, anche insieme alla Protezione Civile e alla squadre del Quadrifoglio, in via Palach e in via Perfetti Ricasoli (per i sottopassi allagati), nell’area di viale Belfiore-viale Redi-via Guido Monaco (gli agenti hanno sollevato le caditoie per far defluire l’acqua), all’intersezione viale Guidoni-via degli Astronauti-viale XI Agosto (chiusa una corsia per allagamento, sollevate le caditoie per facilitare il deflusso dell’acqua piovana), via del Filarete-via di Scandicci (dove la pressione dell’acqua ha sollevato il coperchio di un tombino), via del Portico (strada chiusa all’altezza di via del Podestà per la caduta di un muro a retta).
Per quanto riguarda le previsioni meteorologiche, il bollettino della Regione Toscana delle 13 segnala per domani criticità ordinaria con piogge sparse. “Ci piacerebbe sapere dove sono finiti tutti i vigili che ieri, con l’uniforme ‘della domenica’ e la bandierina in mano, festeggiavano (giustamente) il passaggio del corteo del presidente Napolitano per le strade di Firenze. Perché oggi invece, con la città in tilt a causa dei danni creati dal maltempo, agli incroci più critici e totalmente intasati dalle auto, non ne abbiamo visto neppure uno”.
Questo il commento del capogruppo di Lista Galli Cittadini per Firenze Giovanni Galli. “Ci dicono che si sono dovuti precipitare a stasare i tombini, e che per questo non sono potuti intervenire sul traffico. Strano, visto che proprio oggi su La Nazione il presidente di Publiacqua Vannoni si vantava di come la città avesse retto bene ai danni del maltempo – ha aggiunto Galli –. Ma il punto è un altro: quando si creano situazioni come quelle vissute stamattina dagli automobilisti a Firenze, c’è o no un contingente di vigili per aiutare almeno le situazioni più difficili? Ci risulta che dovrebbe essere questo il loro compito principale, ma forse a questo punto vien da pensare che è colpa nostra che siamo all’antica.
E anzi siamo anche nostalgici: il mitico ‘pizzardone’ alla romana, quello interpretato in modo indimenticabile dal grande Alberto Sordi al cinema, dov’è finito?”. Idrometri in discesa su tutti i corsi d’acqua, prime schiarite e per il momento e finalmente superata l’allerta meteo. La Greve a Greve in Chianti rientra sotto 1 metro di altezza dopo aver toccato i 2.5 metri e aver infranto anche stamani entrambi i livelli di guardia; calano anche i torrenti Ema e Pesa e l’Elsa, maggiormente colpita da questa nuova ondata di piogge, sta rientrando sotto il primo livello di guardia sia a Poggibonsi dove aveva sfiorato i 4 metri che a Castelfiorentino dove aveva raggiunto quasi 3.5 metri.
Le situazioni maggiormente critiche della giornata si sono concentrate in Valdelsa, nei comuni di San Gimignano e Certaldo, dove i tecnici consortili, spesso anche ben oltre le specifiche funzioni di manutenzione delle opere idrauliche, di stretta competenza del Consorzio, operano non senza difficoltà in contatto con le istituzioni locali per l’individuazione delle cause e delle possibilità di risoluzione delle problematiche. Proseguono nel frattempo i lavori di urgenza su una lunga serie di criticità emerse anche nei giorni scorsi su tutto il reticolo idrografico del Chianti e della Valdelsa di una lunghezza complessiva di circa 2060 km.
I corsi d’acqua principali già oggi interessati dalle lavorazioni sono: Borro delle Serre, Torrente Rimaggio a Bagno a Ripoli; Molinuzzo e Drove di Cinciano a Barberino Val d’Elsa; Fiume Greve nei comuni di Greve in Chianti, Impruneta e San Casciano; Fiume Elsa a Casole, Poggibonsi e Certaldo; Ringuillo, Vallone e Grillaio a Ginestra Fiorentina; Borro di Chiocciolaia e Rio della Leccia a Montespertoli; Strolla e Carfini a Poggibonsi; rii di Sammontana, Maestro di Cortenuova, Stella, Piovola e Piovolino a Empoli. iorni di straordinaria attività per il personale del Consorzio di Bonifica Valdichiana Aretina, a causa delle piogge eccezionali cadute nell’aretino.
Sono state raccolte innumerevoli segnalazioni dei cittadini e sono stati fatti moltissimi interventi riuscendo a gestire tutte le situazioni di maggior rischio per la popolazione. La sera di lunedì 21 ottobre i principali dissesti erano stati messi tutti in sicurezza da parte del Consorzio di Bonifica Valdichiana Aretina che è stato in questi giorni il centro di ascolto ed il centro operativo di questa emergenza. Una vera bomba d’acqua si è riversata sul Monte Lignano, a ridosso della città di Arezzo tra le 11 e mezzogiorno di lunedì 21 ottobre: in 20 minuti sono caduti quasi 60mm di acqua, causando gravissimi problemi nei corsi d’acqua a ridosso e limitrofi alla città come i torrenti Valtina, Sellina e Vingone.
Hanno tenuto molto bene i torrenti Castro e Bicchieraia, recentemente oggetto di interventi di manutenzione e ripulitura degli argini da parte del Consorzio di Bonifica Valdichiana Aretina che hanno impedito l’allagamento molto probabile del centro della città di Arezzo. «L’Amministrazione comunale ha chiesto lo stato di emergenza alla Regione Toscana considerata la gravità e la straordinarietà dei danni subìti che sono ingentissimi». Il Sindaco di Volterra Marco Buselli a seguito della bomba d’acqua (108mm in quattro ore) che ha colpito la città ha richiesto l’intervento della Regione Toscana.
««Ringrazio tutti coloro che si sono dati e si stanno dando ancora da fare per riprendersi e risollevarsi, più forti di prima, rispetto a questi gravi eventi, che hanno martoriato il territorio volterrano. In quattro ore si sono concentrate di fatto le piogge di un mese. Più del doppio rispetto alle soglie massime prevedibili, sulla base della criticità prevista dal sistema di protezione civile, che era moderata. L'evento è quindi di una straordinarietà fuori dal comune, che ha messo fuori gioco qualsiasi sistema di difesa idraulica.
Il sistema di Protezione civile è ancora al lavoro e ci rimarrà fino a quando tutte le criticità e il livello di allerta non sarà completamente rientrato».