Resteranno chiuse domani le linee ferroviarie Siena-Chiusi e Siena Grosseto, il cui ripristino era previsto per fine serata. Per quanto riguarda i disagi alla circolazione ferroviaria, da segnalare la riapertura alle 20.30 della linea Empoli-Siena dopo la chiusura del pomeriggio, e della Siena-Montepascoli, prevista per le 23. Resterà invece chiusa almeno fino a domani la Siena-Chiusi. Riaperta anche la Buonconvento-Siena. Chi deve però raggiungere Grosseto da Siena dovrà far ricorso al servizio navetta predisposto.
Lo rende noto Rfi dopo che le verifiche effettuate hanno evidenziato che le abbondanti piogge hanno determinato movimenti franosi. Lungo i tratti interessati Rfi organizzerà servizi sostitutivi su gomma, compatibilmente con la percorribilità stradale. Nelle ultime ore da segnalare la situazione critica che si è venuta a creare a Buonconvento (SI) dove, in seguito all'esondazione dell'Ombrone circa 100 persone (una quarantina di famiglie) sono state costrette all'evacuazione. Il Comune sta allestendo un ricovero per la notte. Dopo le violente piogge che si sono abbattute questa mattina sul territorio di San Gimignano, la situazione sta lentamente tornando alla normalità.
Risolte le situazioni più critiche legate all’isolamento di località Aiano e della zona Santa Margherita dove le acque sono state fatte defluire così come nella zona industriale di Cusona. Criticità permangono sulla strada di Steccaia che è ancora bloccata per l’esondazione del fiume Elsa alle porte di Certaldo in località Badia a Elmi e sulla strada che collega Ulignano e San Benedetto per la chiusura del ponte sul torrente Torciano, dove la piena ha portato via le spallette. Il maltempo ha colpito duramente il territorio di Rapolano Terme.
A Serre di Rapolano si registrano 40 metri di crollo del muro che costeggia Via Serraia. La conseguente frana si è riversata nel parcheggio sottostante, lo stesso in cui si svolge il mercato settimanale, colpendo alcune automobili lì parcheggiate. Fortunatamente non si registrano danni a persone. In provincia di Arezzo, a Monte San Savino, 30 edifici civili e industriali sono sotto un metro di acqua ma non si hanno notizie su evacuazioni. Sta intervenendo il Centro Intercomunale della Protezione civile.
Disagi anche ad Arezzo. Secondo le informazioni diffuse dalla Sala Operativa Unificata Permanente della Protezione civile, nelle prossime 3-4 ore sono attese forti piogge soprattutto nelle zone del nord ovest, Garfagnana, Lunigiana ma anche sul litorale livornese fino al grossetano. In Garfagnana e Lunigiana, già duramente colpite da ieri notte, sono attesi fino a 50 mm nelle prossime 3-4 ore. Lungo la costa, nel livornese e fino al grossetano, le precipitazioni attese sono nell'ordine dei 30 mm.
In nottata è prevista un'attenuazione dei fenomeni un po' ovunque. Si è normalizzata la situazione di fiumi e torrenti nel territorio della provincia di Prato. Bisenzio e Ombrone sono al momento sotto controllo, il primo ha già notevolmente abbassato il livello delle acque mentre l'Ombrone, come sempre del resto, sta continuando a scendere, ma più lentamente. In provincia di Pisa sin dalle prime ore del giorno la concentrazione delle piogge nel bacino del Serchio ha fatto innalzare i livelli idrometrici del fiume che attraversa i Comuni di San Giuliano Terme e Vecchiano, che hanno attivato i Centri Operativi Comunali e le rispettive strutture di protezione civile.
Si è resa necessaria l’adozione in via precauzionale di ordinanze sindacali per l’evacuazione di 14 nuclei familiari a San Giuliano Terme e 17 a Vecchiano, residenti nelle aree di golena del fiume, nonché per la chiusura al traffico del ponte di Ripafratta. L’evolversi della situazione, in vista della piena, è stata seguita sul posto dai Sindaci di San Giuliano Terme Paolo Panattoni e di Vecchiano Giancarlo Lunardi, dai Vigili del Fuoco, dai rappresentanti dei Consorzi di bonifica Auser Bientina e Fiumi e Fossi, in stretta sinergia con il Prefetto Francesco Tagliente, che si è tenuto costantemente in contatto anche con il Presidente della Provincia Andrea Pieroni.
È stato disposto anche un presidio delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco per garantire eventuali esigenze di soccorso e per agevolare la viabilità. Il passaggio della piena si è verificato intorno alle ore 12:30 senza causare alcun pericolo alle popolazioni. Intorno alle ore 15:30 è stata disposta la riapertura del ponte di Ripafratta. Il presidente Enrico Rossi ha raggiunto nel pomeriggio Pistoia e Lucca dove ha tenuto riunioni con gli amministratori locali, i sindaci Samuele Bertinelli e Alessandro Tambellini, il presidente della provincia di Lucca Stefano baccelli, assessori, rappresentanti delle Forze dell'ordine e della protezione civile.
Il presidente ha ascoltato i rapporti dai territori nuovamente colpiti da vere e proprie bombe d'acqua e un primo rendiconto dei gravissimi danni registrati a case, infrastrutture e attività produttive. "Mi sembra una situazione particolarmente grave – ha detto - sia a Pistoia che a Lucca e nella media valle. Bisogna rapidamente fare il conto delle somme urgenze e delle risorse necessarie per i ripristini, interventi che competono al governo. Ma la cosa più importante sarebbe poter mantenere un ritmo di investimenti annuali.
Se la Toscana riuscisse a spendere un centinaio di milioni all'anno per cinque o sei anni in opere di messa in sicurezza, il rischio non sarebbe eliminato ma la situazione si modificherebbe sostanzialmente. E questo – ha concluso - sarebbe possibile solo se gli investimenti fossero tolti dal patto di stabilità, come ho chiesto di nuovo oggi ai presidenti della repubblica, del consiglio e alle più alte autorità europee". «Siamo d’accordo con il Presidente della Regione, Enrico Rossi, che alla Toscana debba essere consentito di spendere i soldi che già possiede, uscendo dal patto di stabilità.
Ma bisogna anche capire in che modo si intendano spendere queste risorse». È il commento di Antonio Gambetta Vianna, capogruppo di Più Toscana in Regione, all’appello del Governatore toscano al Governo e all’Europa. «Fa bene Rossi a chiedere l’intervento del Governo e dell’Unione europea. Le bombe d’acqua che si stanno abbattendo continuamente in Toscana non devono trovarci impreparati. L’idea di sfruttare per il riassetto idraulico ed idreogeologico le risorse già in nostro possesso uscendo fuori dal patto di stabilità è buona, ma certamente non basta.
Servono maggiori interventi da parte del Governo e soprattutto le risorse vanno spese con oculatezza. Per questo – conclude Gambetta Vianna – chiedo a Rossi come intenda spendere quei soldi».