FIRENZE - "Marzo 2013, il più piovoso in Toscana almeno dagli anni '50, in particolare nelle aree centro-settentrionali. In media sui capoluoghi della Toscana è piovuto un 210 % in più. Ciò significa che è piovuto mediamente un po' più di tre volte rispetto alle precipitazioni generalmente previste per il mese di Marzo. Anche i giorni di pioggia sono aumentati di circa il 124 %". Lo comunica il consorzio Lamma, che fornisce anche i dati di piovosità dei capoluoghi toscani. Questa la tabella:
Clima Osservato Deficit/surplus % AR 58,9 132,8 125 FI 70,5 197,2 180 GR 51,4 66,9 30 PI 61,9 236,6 282 PT 92,5 331,6 258 PO 70,6 213,2 202 LU 77,7 334,6 331 MS 80,2 344,1 329 SI 60,1 90,7 51 LI 55,8 159,6 186 media 68 210,7 210A Firenze ad esempio a marzo 2013 sono piovuti 197,2 mm (colonna “osservato”) mentre normalmente secondo la climatologia dovrebbero piovere 70,5 mm (colonna "clima") quindi si è verificato un 180% in più (terza colonna “Deficit/surplus %”). Ma i dati più eclatanti sono Massa con 344,1 mm rispetto ai normali 80,2 mm, Lucca con 334,6 mm rispetto ai normali 77,7, Pistoia con 331,6 rispetto ai normali 92,5 mm.
I capoluoghi meno piovosi sono risultati Grosseto e Siena dove è piovuto sempre abbondantemente, ma molto meno rispetto alle altre città. Altri dati. Marzo 2013 è il 5° mese consecutivo in cui piove oltre la media (quindi novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo sono stati tutti mesi molto piovosi). Dall'inizio dell'anno (1 gennaio 2013) al 31 marzo sono già piovuti a Lucca 686,8 mm, a Massa 649,3 mm e a Pistoia 635,6 mm, mentre normalmente in queste 3 città piove meno di 300 mm nei primi 3 mesi. Sempre nei primi 3 mesi del 2013 sono piovuti a Pisa quasi 550 mm, a Livorno 435 mm, a Firenze quasi 400 mm, mentre in queste tre città normalmente piove meno di 200 mm (a Firenze di norma 190,5 nei primi 3 mesi). Tra frane e smottamenti ammontano a circa 90 milioni di euro i danni provocati dall’ultima ondata di maltempo in Toscana , 148 i comuni toscani interessati, ad aver subito disagi sono stati soprattutto i comuni di Arezzo, Firenze, Prato, Lucca, Pistoia, Pisa, Livorno e Massa e Carrara. Queste le stime che stanno alla base della delibera approvata oggi dalla Giunta toscana che individua tutti i Comuni che hanno subito danni. ”Con il nostro ricorso alla Corte costituzionale – ha detto il presidente Rossi – abbiamo voluto affermare il principio che per le emergenze deve intervenire lo Stato”.
Per questo, ha ricordato ancora, ”noi interveniamo in caso di fatti gravi solo con investimenti che innalzano il livello di sicurezza del territorio. Non interveniamo più in maniera massiccia per le emergenze, anche perché con due episodi di maltempo il bilancio regionale salterebbe”. La Regione, da parte sua, interviene in caso di fatti gravi con investimenti che innalzano il livello di sicurezza del territorio come la realizzazione di casse di espansione. A settembre, ad esempio, partiranno i lavori per la cassa di espansione della Querciola, nel pistoiese. Non sono ancora arrivati invece i 110 milioni di euro destinati ai danni da maltempo dello scorso autunno contenuti in un apposito decreto firmato da Monti.
Per questo motivo il presidente Rossi ha ribadito che si attiverà con il Governo e i parlamentari toscani perché la situazione si sblocchi. "Non ci si nasconda dietro i numeri" è la replica dell'opposizione di centrodestra. “Il Maltempo continua a fare danni in Toscana, ma la Giunta Regionale non deve nascondersi dietro stime e numeri – dichiarano i consiglieri Paolo Marcheschi, Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) e Marina Staccioli (Gruppo Misto) – i toscani hanno bisogno adesso e Rossi deve fare la sua parte: stanzi le risorse per i toscani”. “Nel braccio di ferro con il Governo Nazionale, il Presidente Rossi – continuano i consiglieri - ci avrà al suo fianco perché una Regione non può affrontare da sola emergenze come queste che hanno colpito la nostra regione, ma non possiamo aspettare ancora, non è più il momento delle stime, ma dei fatti. Da Massa Carrara a Grosseto, hanno bisogno di risposte concrete e di aiuti.
Migliaia di cittadini ed imprese, in questi ultimi mesi, a causa delle eccezionali ‘bombe d’acqua’, hanno perso casa e azienda nella nostra Regione – dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia - Non si può più aspettare: la Giunta Regionale, deve rendere operativi gli interventi finanziari regionali, come previsti dalla legge regionale 67/2003, a favore degli enti locali e della popolazione. “E’ grave – continua il consigliere Paolo Marcheschi membro della commissione Ambiente e Territorio - il ritardo con cui la Giunta Regionale sta gestendo questa emergenza sul territorio.
Stando al D.P.G.R. N.24/r del 19 maggio del 2008 entro 90 gg dalla dichiarazione dello Stato d’Emergenza, la Regione avrebbe dovuto provvedere: - ad individuare i comuni per i quali sono attivati gli interventi regionali; - a definire l’ammontare delle risorse finanziarie disponibili da destinare agli enti locali; - avviare le procedure per contribuire agli interventi finanziari a favore della popolazione; Sulla base degli adempimenti regionali e a seguito delle intese intercorse, i Comuni entro 7 gg per legge avrebbero dovuto avviare il procedimento di accertamento dei danni e dare modo ai cittadini di fare le richieste per i danni subiti.
Questo è stato fatto? – si chiede il consigliere regionale – A quanto ci risulta, 2000 persone in questi giorni ad Albinia sono scesi in piazza perché nessuno ha più fatto loro sapere nulla, sono stati abbandonati, e come se non bastasse hanno dovuto adempiere a tutti gli oneri fiscali NON ESSENDO STATI ESENTATI DAL PAGAMENTO DI NESSUNA IMPOSTA! Presentiamo oggi un question time per chiedere a Rossi di venire urgentemente in aula a riferire su quanto la Giunta sta facendo e presentiamo, inoltre – dichiarano Marcheschi e Donzelli - un ordine del giorno per chiedere al Presidente Rossi alcune azioni concrete sia per i privati sia per le aziende, in particolare quelle agricole, che sembrano aver subito i maggiori danni. Chiediamo: che vengano quantificate e messe a disposizione le risorse straordinarie da destinare al ristoro dei danni subiti dalle famiglie e imprese; sollevare le aziende coinvolte dagli oneri fiscali e tributari a qualunque titolo dovuti per un periodo congruo; sgravio dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti e autonomi in scadenza, almeno fino a tutto il 2013. moratoria dei mutui e per il settore agricolo, delle rate di rimborso Ismea; IMMEDIATA defiscalizzazione del pagamento dell’IMU e sospensione di ogni penalità per il mancato pagamento della rata di saldo dell’imposta del 2012".