Firenze, 22 ottobre 2013 – Passata l’ondata eccezionale di maltempo di ieri, operai e tecnici dei Consorzi di Bonifica della Toscana stanno lavorando in queste ore per mappare con esattezza i danni, proseguire gli interventi iniziati già durante l’emergenza e chiedere l’autorizzazione per effettuarne di nuovi. Molti gli argini danneggiati, soprattutto nelle zone più colpite dal maltempo: l’area pistoiese, la Garfagnana, il Chianti e la zona fra Arezzo e Siena. Le piogge si sono concentrate in pochissimo tempo e in punti limitati, con un effetto “a macchia di leopardo” che ha mandato in crisi torrenti e corsi d’acqua.
Impianti idrovori, casse di espansione e paratoie sono comunque entrati in funzione regolarmente in tutta la Toscana, pur dovendo gestire in alcune aree dei quantitativi di acqua eccezionali. Davvero straordinarie le precipitazioni nelle Provincie di Pistoia e Prato dove, nell’arco di appena 12 ore, si sono registrate ieri cumulate fino a 200 millimetri. Il picco si è avuto in località Baggio (Pistoia) con 193,2 millimetri in 12 ore: nell’ultimo secolo nella zona le piogge non avevano mai avuto un’intensità simile.
Intanto i Consorzi di Bonifica toscani si stanno preparando per gestire la nuova ondata di pioggia prevista dalle ore 12 di domani, mercoledì 23 ottobre, al primo pomeriggio di giovedì 24, in particolare su Lunigiana e Versilia. Fino a questa mattina, l’impianto idrovoro della Viaccia e quello del Fosso di Piano, fra Signa e Campi Bisenzio, hanno continuato a pompare nei fiumi più grandi l’acqua dei piccoli corsi d’acqua e dei fossi che altrimenti non sarebbero riusciti a “scaricare” verso valle, garantendo così il corretto drenaggio del sistema idraulico della piana fiorentina in destra d’Arno.
Verso le 20 di ieri, l’Arno ha raggiunto il livello di guardia alla stazione degli Uffizi e i livelli idrometrici sono rimasti elevati, anche se leggermente prossimi al primo livello di guardia anche a Ponte a Signa, alla confluenza con il fiume Bisenzio, fino verso le 24, per poi decrescere rapidamente. Chiuse per tutta la notte anche le paratoie sul Fosso Reale, a San Donnino (Campi Bisenzio), che impediscono alle acque in piena del Bisenzio di “risalire” nel fosso Reale stesso e di percorrerlo a ritroso verso monte, provocando tracimazioni.
Intorno alle ore 9 di stamani i livelli del Bisenzio sono scesi ulteriormente e le paratoie del fosso Reale sono state completamente riaperte. Attualmente anche le pompe degli impianti idrovori sono state spente. L’acqua sta dunque nuovamente defluendo in modo naturale. "Appena cadono due gocce d'acqua la citta' si allaga, cadono alberi con grave pericolo per i cittadini e ingente danno economico. Tutto questo e' frutto della superficialita' e dell'incuria con cui l'amministrazione comunale gestisce la citta'." Cosi' Guglielmo Picchi, deputato PDL/FI e candidato Sindaco di Firenze commenta gli allagamenti avvenuti ieri in citta' a seguito di pioggie intense.
"Le bombe d'acqua sono una norma ormai, e' incredibile come non se ne prevengano gli effetti ripulendo le fogne, gli argini dei torrenti e curando meglio il verde pubblico eliminando alberi malati e pericolosi. E' inaccettabile che il Viale Belfiore sia sempre allagato da cinque anni a questa parte. La colpa puo' essere solo di chi non ha gestito la citta' ovvero il Sindaco Matteo Renzi". L’acqua è potabile per tutte le frazioni del Comune di San Casciano Val di Pesa mentre se ne sconsiglia l’uso a fini alimentari nel capoluogo dello stesso Comune e nell’abitato de Il Ferrone.
La Provincia di Firenze ha disposto la chiusura con deviazione del transito veicolare, esclusi residenti e mezzi di soccorso, della SR n. 429 "Di Val D'Elsa" dal Km 44+300 al Km 46+780 circa, nel Comune di Barberino Val D'Elsa, fino al 24/10/2013, per effettuare lavori di ripristino del piano viabile a seguito dell'evento meteorologico del 21/10/2013. E' in deciso miglioramento la situazione dei fiumi Ombrone e Bisenzio che ieri, a seguito della grandissima quantità di pioggia caduta in poche ore, hanno dato non poche preoccupazioni.
Oggi è il momento di fare la conta dei danni e la Provincia sta già compilando le schede che inviano alla Regione Toscana un primo censimento delle somme urgenze e degli interventi di ripristino e consolidamento effettuati a seguito degli eventi di ieri. Con l'allarme in corso i tecnici della Provincia sono riusciti a intervenire tempestivamente sull'Ombrone (in prossimità di ponte alle Caserane), dove si era verificato un cedimento della sommità arginale (lungo un tratto di circa 2 metri). L'acqua fuoriuscita ha allagato il campo confinante, incolto, senza causare particolari problemi.
Sul Calice sono stati rilevati fenomeni di filtrazione nei pressi del canile. Per uno di questi, più sostanzioso, è stata realizzata una coronella con sacchi di sabbia. Per gli altri questa mattina sono stati posizionati dei teloni. Infine, nei pressi della cassa di espansione di Ponte alle Vanne, lungo il fosso Calicino, sono stati utilizzati altri sacchi per risolvere il malfunzionamento di una delle portelle antiriflusso. Cominceranno domani 23 ottobre i lavori di allacciamento del sistema di allarme e di messa in sicurezza del sottopasso sulla Declassata all'altezza di Pratilia: il sistema prevede l’installazione di due semafori agli ingressi della galleria che si accenderanno automaticamente nel caso in cui i sensori posizionati a livello stradale dovessero rilevare la presenza di allagamenti o di un malfunzionamento delle pompe di sollevamento.
L’intero sistema, in caso di allagamento anche parziale del sottopasso, invia una segnalazione in tempo reale alla Protezione Civile e alla Polizia Municipale.