FIRENZE – Sono circa 850 le richieste di cassa integrazione e mobilità in deroga che vengono sbloccate dalla Regione a seguito della definizione, a livello nazionale, dei meccanismi di riparto delle risorse non utilizzate e quindi ancora disponibili, sulla base dello scarto fra le ore di cassa autorizzate dalle Regioni e quelle effettivamente erogate da Inps. Per la Toscana si tratta di 14 milioni che vanno ad aggiungersi agli stanziamenti già previsti e che permetteranno così di rispondere a richieste di cassa integrazione o mobilità in deroga pervenute entro metà aprile, per complessivi 4.200 lavoratori.
"La decisione è uscita dall'incontro tenuto ieri al ministero del Lavoro – spiega l'assessore alle attività produttive lavoro formazione Gianfranco Simoncini che coordina le Regioni sul tema lavoro – e alla quale, oltre alle Regioni, erano presenti i dirigenti dell'Inps.E' stato grazie alla collaborazione e alla pressione costante delle Regioni sul governo che siamo riusciti a portare a casa un risultato che è vitale per tanti lavoratori e le loro famiglie". L'assessore Simoncini auspica che venga firmato in tempi rapidi il decreto con la ripartizione dei 500 milioni stanziati qualche settimana fa dal Governo per gli ammortizzatori sociali un deroga.
La quota che spetterà alla Toscana è pari a poco più di 33 milioni. Una volta siglato il decreto, ed avuto il via libera da INPS, potremo procedere con la trasmissione di ulteriori 3.400 istanze, pervenute entro la metà di giugno, tra Cig e mobilità che coinvolgono circa 13 mila lavoratori. "Auspico che tale assegnazione possa avvenire – afferma Simoncini – contemporaneamete all'inizio dei pagamenti dei 14 milioni, in modo tale si possa procedere alla formalizzazione di ulteriori decreti.
Purtroppo però questo potrebbe dare risposta alle richieste pervenute fino a metà giugno. Rimangono comunque scoperte tutte le richieste pervenute da fine giugno ad oggi. Resta perciò indispensabile un ulteriore finanziamento degli ammortizzatori in deroga, in modo da coprire tutta la seconda parte del 2013 in Toscana come in altre Regioni, venendo così incontro a bisogni fondamentali di migliaia di lavoratori". “Siamo soddisfatti dell’esito di questo incontro per l’attenzione che ci è stata dimostrata e ora attendiamo con speranza e impazienza la convocazione di un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico.” E’ il commento di Alessandro Beccastrini, segretario della Fim-Cisl di Firenze e Prato, dopo l’incontro avuto stamani a Roma dai rappresentanti sindacali (Fim, Fiom e Uilm di Firenze e le Rsu aziendali) con i componenti Pd della Commissione lavoro della Camera dei Deputati, gli onorevoli Cesare Damiano, David Ermini e Elisa Simoni, in merito alla situazione della Pirelli di Figline Valdarno.
“L’incontro è servito –dice Beccastrini- perché abbiamo potuto spiegare con calma e chiarezza qual’à la situazione della Pirelli. Una situazione complessa che necessita innanzitutto di una conoscenza adeguata. Ci hanno ascoltati e hanno preso atto delle problematiche sul tappeto, senza posizioni precostituite. Hanno assicurato che rappresenteranno le nostre preoccupazioni in Commissione e informeranno anche l’onorevole Epifani, presidente della Commissione Sviluppo, che questa mattina non ha potuto partecipare all’incontro.
Ora attendiamo la convocazione di un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, che gli onorevoli Damiano, Ermini e Simoni si sono impegnati a sollecitare.” Una formale richiesta agli organi dirigenti della Venerabile Confraternita della Misericordia di Pisa perchè ritiri i 39 licenziamenti. E' quanto ha proposto l'assessore al lavoro Gianfranco Simoncini ai rappresentanti della Confraternita, convocati oggi in Regione insieme alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni pisane (Comune e Provincia di Pisa).
"Prendendo atto delle difficoltà prospettate dall'azienda – spiega l'assessore - abbiamo fatto presente che l'esigenza di un programma di ristrutturazione non può prescindere dalla sua sostenibilità sul piano sociale. Per questo abbiamo ricordato, demandando ad eventuali accordi in sede sindacale, la possibilità di fare ricorso alla Cassa integrazione in deroga in alternativa alla mobilità. Uno strumento che, associato ad altri di cui disponiamo, darebbe più tempo per l'attuazione del programma.".
I rappresentanti della Misericordia hanno preso atto della proposta e si sono impegnati ad ulteriori approfondimenti.