E' la scelta a cui si ricorre più spesso e tuttavia sembra il minor male, soprattutto quando le aziende sono ferme da un pezzo. La decisione del Governo di rifinanziare la Cig con un miliardo sembra far tirare un sospiro di sollievo ai tanti lavoratori che dal 30 giugno oltre a restare a casa senza lavoro, sarebbero rimasti anche senza alcun stipendio, seppur ridotto. Anche in Toscana e in Provincia di Firenze le aziende in crisi ricorrono a questo strumento: è il caso della Libreria Edison che il 30 maggio ha prolungato la cassa integrazione per altri tre mesi, come pure la concessionaria Renault e Daf in liquidazione con 21 dipendenti a casa.
L’azienda si è impegnata a chiedere la proroga della CIGD fino al 31 dicembre 2013. L’azienda inoltre prevederà forme di incentivazione all’esodo dichiarandosi disponibile ad una ricollocazione parziale del personale nel rispetto delle esigenze tecnico-organizzative e compatibilmente con profili professionali e specifiche competenze. Stessa scelta anche da parte della dirigenza Sevesma in questo caso la richiesta verrebbe vista dalla Rsu con grande preoccupazione poiché "implica l'allungamento dei tempi per una possibile risoluzione della crisi Seves".
La Rsu chiede "un impegno reale a risolvere la crisi aziendale e sia tutelato davvero il prodotto e il lavoro di qualità.