Lavori entro la fine del 2013 ma è ancora tutto fermo. Delle ruspe neppure l'ombra. Dell'intera area c'è il progetto esecutivo, al momento, solo dei giardini pubblici. La preoccupazione è che possa verificarsi un altro "Caso urbanistico" come per l'area ex Gover alle Piagge. In via Pistoiese infatti, come al Poggetto, un giardino pubblico attrezzato sorgerà a ridosso di una ex area industriale la cui riqualificazione è al momento di dubbia realizzazione. Le recenti occupazioni ed il degrado creato in periferia da un'area verde attigua a manufatti abbandonati fanno emergere delle perplessità circa la gestione degli spazi urbani in città.
Meglio mettere delle toppe o avere un quadro integrale della situazione? Il punto. E' utile avviare una riqualificazione a mezzo servizio? Chiedere agli abitanti di via del Pesciolino che nell'aprile 2012, dopo centinaia di segnalazioni, hanno visto apparire il sindaco Matteo Renzi per un blitz antidegrado contro una fabbrica abbandonata di proprietà privata causa di 'pericolo' per il quartiere. Nel caso ex Gover l'amministrazione ha riconosciuto l'insensatezza della coabitazione tra nuova area urbana e vecchia area industriale ipotizzando addirittura di emettere una ordinanza urgente per la messa in sicurezza della struttura.
E per quanto riguarda l'ex Meccanotessile? Ex Meccanotessile: ad aprile 2013, con il progetto esecutivo in mano dopo oltre 30 anni di attesa e diverse assemblee pubbliche, il Comune di Firenze si è dovuto fermare nuovamente per mancanza di fondi. "Le maglie del Patto di Stabilità sono troppo strette" dichiaravano l'assessore Caterina Biti ed il Presidente del Quartiere Gianassi. Ad agosto arrivano i fondi, è la svolta e l'Amministrazione rilancia "Lavori entro il 2013". Cadranno le orrende recinzioni in metallo pesante ed il parco prenderà vita accanto alle ex officine che al momento non hanno padrone e non hanno progetto.
Nasce nel 1945 anche la F.L.O.G. (Fondazione Lavoratori Officine Galileo) un centro ricreativo, attivo ancora oggi. La Galileo si è poi trasferita verso Campi Bisenzio dove c'erano enormi spazi industriali che caratterizzavano il far west dell'imprenditoria locale, circa 30 mila metri quadrati da sfruttare per Firenze. Uno dei cento luoghi presi in considerazione dall'Amministrazione Renzi e sulla quale centinaia di cittadini hanno studiato fino a notte fonda per poi arrendersi all'evidenza: niente giardini pubblici, solo sterpaglie che continuano a crescere, niente spazi coperti per il sociale, solo tegole saltate e grondaie trafugate.
L'iter burocratico - Nel 1981 nasce un "progetto di fattibilità" per un Centro d'Arte Contemporanea, apertura del cantiere nel 1990. L'opera viene suddivisa in due lotti, ma alla partenza del secondo arrivano i ricorsi al TAR da parte delle ditte e tutto viene bloccato fino al 2007. Comune e Regione si mettono ad un tavolo ed indicano nell’area uno spazio di sperimentazione e produzione degli istituti artistici fiorentini con supervisione dell’Accademia di Belle Arti. Non c'è un progetto è solo un'idea. Ad ottobre 2009 l'assessore alla cultura Giuliano da Empoli rimette tutto in discussione, salta l'accordo con la Regione e lo spazio non rientra più nei piani per l'arte contemporanea.
Il sindaco Matteo Renzi annuncia l'intenzione di mettere in vendita il Meccanotessile ed a febbraio 2010 la struttura entra nel piano delle alienazioni. I residenti non ci stanno e scatta una raccolta firme per il "No alla vendita". La pianta dell'area viene divisa in due parti: un edificio A da trasformare in un grande centro multimediale per musica, cinema e teatro. E poi asilo nido, area fitness e negozi di vicinato. Il limite tra negozi di vicinato e Centro commerciale a Firenze si è sempre presentato piuttosto labile.
Un parcheggio da 300 automobili, non è proprio il classico spazio carico e scarico davanti al panettiere di fiducia. Un edificio B da trasformare in appartamenti seguento il sistema adottato per le ex Murate. Costo dell'operazione: 30 milioni per l'acquisto dell'area, capannoni compresi, dal Comune di Firenze e 150 per la riqualificazione dell'intero lotto. Un'affare. Settembre 2011: è lo stesso Renzi durante l'assemblea pubblica sui Centoluoghi a lanciare un nuovo progetto.
L'alienazione riguarderà solo gli edifici secondari dove sorgeranno appartamenti e residenze per studenti. Lo spazio esterno, 5.700 metri quadrati tra via Santelli e via Cocchi, diventa nel nuovo disegno un giardino pubblico, e salta l'ipotesi del parcheggio interrato. A sorpresa viene chiesto di mantenere un'area verde 'libera' per destinarla a deposito del cantiere per la tramvia, ma su questo i cittadini insorgono.
Dopo anni di scarabocchi vedere per la prima volta l'area verde e pensare di tenerci una rimessa di materiali e mezzi da lavoro era, forse, pretendere troppo. La Mozione 274/2012 approvata in Consiglio Comunale in data 26 marzo 2012 titolata “riqualificazione area ex Meccanotessile”, al primo punto impegna l’Amministrazione ad aprire e attrezzare a giardino pubblico l’intera area prevista dal progetto entro il 2012". La previsione di spesa per il giardino è di 2 milioni e 300mila euro: tra vasche illuminate, statua su una collinetta tra le vasche, area giochi per bambini, vialetti ed alberature. Seguono gli atti: · 2012/G/00003 del 10 gennaio 2012 con oggetto: realizzazione giardino area ex Meccanotessile codice opera 120109 approvazione progetto preliminare; · 2012/G00395 del 26 ottobre 2012 con oggetto: Approvazione Progetto esecutivo Ad inizio agosto la svolta: pronti 1.600.000 euro per il nuovo parco attrezzato, ci sarà una grande fontana ovoidale irrigante ed illuminata contornata da diverse alberature e giochi per bambini.
E ci saranno ancora le vecchie officine ed i volumi edificati già esistenti e scalcinati che insisteranno sul Poggetto in attesa di tempi migliori. Antonio Lenoci