I magistrati di Firenze e gli uomini della Guardia di Finanza sono al lavoro sui documenti, sulle agende e sui computer sequestrati venerdì a Vito Gamberale, ex presidente di Autostrade ora alla guida del fondo F2i, e all'ex assessore alle infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti, poi coordinatore nazionale infrastrutture del Pd e contemporaneamente consigliere di amministrazione del Fondo di investimentiF2i. Le indagini riguardano proprio la Società Infrastrutture Toscane, costituita il 28 giugno 2006 per realizzare la bretella Lastra a Signa - Prato, un raccordo autostradale con pedaggio mai realizzato, 29 milioni di soldi pubblici spariti nel nulla e un presunto «acquisto facile» delle quote della Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa. Da anni i comitati dei cittadini che si sono occupati delle "grandi opere" in Toscana -ad esempio il sottoattraversamento di Firenze- hanno evidenziato anomalie "a tutti i costi" in queste infrastrutture di enormi dimensioni.
Come in tutto il paese, indagini sulle infrastrutture stanno coinvolgendo il sistema politico e delle grandi imprese. Riguardo al progetto fiorentino non si sa ancora con quali modalità saranno smaltite le terre di scavo, a che costi, si tace sulle inadempienze nella realizzazione ( per es. le opere di mitigazione idraulica a Campo Marte non sono state realizzate), si tace sugli errori progettuali riconosciuti (antisismica della stazione Macelli), si minimizzano i rischi per il patrimonio immobiliare. "L'ex assessore Riccardo Conti, ha fatto in passato dichiarazioni -intervengo dal Comitato No Tunnel TAV Firenze- che hanno giustificato in modo sbagliato la realizzazione della linea Bologna Firenze: ricordiamo Conti parlare non di alta velocità ma di alta capacità, di merci che sarebbero corse da Livorno all'Europa attraverso la galleria del disastro mugellano: quante merci sono passate sulla nuova linea alta nonsisacchè?". Di fatto, sotto inchiesta c'è la pratica dell'"urbanistica contrattata" intesa come quella in cui l’Amministrazione Locale fa le regole e poi trova il modo di disattenderle per venire incontro ai privati.
Per fortuna nel Partito Democratico, sono stati allontanati molti dirigenti della passata stagione e sono stati sostituiti da nuovi dirigenti scarsamente legati alle precedenti legislature. "Ma si continua a procedere col vecchio sistema delle varianti -commentano dai Comitati cittadini area fiorentina- Anzi, per vendere la decina di immobili elencati nei giorni scorsi sui giornali, fra cui il Teatro comunale, una parte dell’ex Meccanotessile e la villa di Rusciano, si anticipa addirittura l’iniziativa dei privati e si confezionano le varianti prima che vengano richieste: sono gli stessi uffici che si fanno carico di predisporle per cambiare le destinazioni.
Non si tratta solo di un passaggio da pubblico a privato attraverso la compravendita, ma anche di ampliare la possibilità di demolire e di ricostruire per venire incontro alle presunte esigenze degli operatori".