Il Consiglio comunale di Firenze discute il bilancio preventivo 2012-2014, un bilancio segnato dai vincoli imposti dal governo come il patto di stabilità e l’introduzione dell’IMU, che determinano per i cittadini aumento di tasse e difficoltà nell’avere servizi e sviluppo. Un bilancio che investe di più in sociale e cultura, che abbassa l’Irpef e che vara una ‘mini patrimoniale’ sulla casa. Il tutto in una cornice nazionale e internazionale “di crisi” dove è necessario non solo “tenere a posto i conti “ ma anche “dare una nuova visione per le future generazioni”.
Questi i temi principali dell’intervento del sindaco Matteo Renzi in merito alla discussione sul bilancio di previsione 2012. Renzi ha sottolineato che i “Comuni sono in un quadro di sofferenza e incertezza anche normativa” che li pone davanti alla necessità di “posizionarsi in maniera diversa rispetto al passato per non soccombere in un mondo che cambia sempre più velocemente”. Fondamentale, per Renzi, è “non solo tenere a posto i conti ma avere anche una visione per le generazioni future.
Oltre ai numeri, dobbiamo raccontare alla città e al Paese che tipo di futuro, di orizzonte vogliamo dare”. Il sindaco ha quindi ricordato che il bilancio 2012 investe di più in capitoli quali cultura (due milioni di euro in più) e casa, sociale, istruzione e sport (5,7 mln in più) ed è stato scelto di varare una ‘mini patrimoniale’ sulla casa, ovvero di abbassare l’aliquota dell’Imu dallo 0,6 (tale era quella che risaliva all’ultima Ici) allo 0,4 sulla prima casa “facendo pagare di più chi ha seconde o terze case”. Inoltre, “al contrario di quanto hanno fatto altri enti - ha sottolineato Renzi - il Comune ha scelto di abbassare l’addizionale Irpef, che per la prima volta scende dallo 0,3 allo 0,2”. “Si tratta di un bilancio difficile - ha affermato Renzi - dato che i Comuni hanno grandi emergenze dal punto di vista finanziario ed economico, ma occorre dare un segnale ai cittadini: le tasse si possono anche abbassare.
La levetta della slot machine delle tasse non deve sempre andare in su. Conseguentemente abbiamo voluto dare - noi per primi - alcuni segnali chiari nell’abbassamento dei costi, dal dimezzamento del numero degli assessori al taglio delle auto blu e all’abbattimento degli affitti passivi da oltre otto milioni di euro a 1,3 milioni”. I consiglieri dei gruppi PdL e Lista Galli Cittadini per Firenze, che durante la seduta odierna del consiglio comunale hanno abbandonato l’aula per protesta al momento dell’intervento del sindaco Renzi. “I consiglieri del PD sono liberi di sentirsi vassalli del ‘principe’ Matteo.
Noi ci sentiamo cittadini, e per questo non possiamo accettare come il sindaco ha deciso di gestire la discussione sulla delibera del bilancio previsionale 2012. Da qui la scelta di abbandonare l’aula al momento del suo intervento. Non è pensabile discutere per mesi in commissione urbanistica sulle varianti al piano strutturale in vista del bilancio per poi vedersi consegnare dopo l’ultimo secondo utile (cioè all’inizio della seduta del consiglio) gli emendamenti votati un’ora prima dalla giunta.
Questa non è democrazia, questo non è rispetto delle prerogative del consiglio comunale: siamo di fronte a una gestione medievale del Comune di Firenze, e noi non possiamo accettarlo. Come consiglieri eletti dai fiorentini, continueremo a lavorare e ad avanzare le nostre proposte per il governo della città, ma non accetteremo più le sistematiche prevaricazioni da parte del sindaco-principe”. Indebitamento, il punto dei consiglieri Roselli e Cellai: “Un bilancio che non convince, che incrementa di ulteriori 15 milioni il debito dei fiorentini, un bilancio che nonostante le entrate aggiuntive derivanti dagli accordi siglati con il governo Berlusconi – imposta di soggiorno, inaugurazione nuovo Palazzo di Giustizia, trasferimento personale ITI, in primis, - non può lasciare tranquilli, soprattutto alla luce di quanto realizzato negli anni precedenti sul tema delle alienazioni e della capacità di concretizzare le tante parole e le promesse che il sindaco Renzi continua a fare, nonostante non perda occasione per ricordare la drammatica situazione in cui vertono i conti comunali.
Se i bilanci si facessero con le parole e gli slogan, il comune di Firenze sarebbe sicuramente tra i più ricchi di Italia. Purtroppo la realtà non è questa: quello presentato oggi al Consiglio è un bilancio blindato che non ha lasciato spazio ad un confronto e ad una proposta diversa, come già abbiamo visto accadere sull’IMU, l’Irpef e la destinazione dell’imposta di soggiorno. Un bilancio che punta molto, ancora una volta, sulle multe agli automobilisti rinunciando a recuperare nuove risorse dalla spesa corrente che invece di comprimersi dovrebbe aumentare ancora; un bilancio che incrementa ancora una volta la voce dei mutui che aumenteranno nel 2012 per altri 50 milioni, così come gli interessi a carico dei fiorentini.
Cose vecchie, viste e riviste, che certo hanno poco a che fare con un millantato ‘stil novo’ che non è proprio della maggioranza di Palazzo Vecchio”. Le proposte del PdL: Sono contenute in quattro ordini del giorno firmati dal vice capogruppo Stefano Alessandri. Alessandri invita il sindaco a “istituire lo strumento della “Borsa Lavoro” rivolta a soggetti che abbiano raggiunto la maggiore età, siano residenti nel Comune di Firenze e si trovino in condizioni di disagio socio-economico accertato”.
Si tratta di un progetto che consenta all’amministrazione “anche in collaborazione con aziende presenti nel territorio, un inserimento lavorativo non definitivo mediante la corresponsione di un incentivo economico, a condizioni predeterminate”. Altra proposta riguarda i contributi a favore delle famiglie numerose. In questo odg, il vice capogruppo PdL invita a “concedere un contributo economico a famiglie con numero di figli a carico pari o superiore a quattro”. Nell’atto, si propone questo metodo: “l’importo del contributo sarà determinato in relazione al numero dei nuclei familiari individuati quali beneficiari, prevedendo comunque l’erogazione di una quota minima pari a € 450,00, finalizzata al pagamento delle quote relative alla fornitura di servizi essenziali quali gas, energia elettrica, acqua nonché tariffe per lo smaltimento rifiuti, i servizi di trasporto pubblico e servizi socio-educativi a domanda individuale quali mensa e trasporto scolastici, asili nido”. Contributi vengono proposti anche per gli anziani.
Due le proposte in questo senso. La prima riguarda l’incentivo alla domiciliarità, “un contributo economico a persone ultrasessantacinquenni riconosciute non completamente autosufficienti, per consentire loro la permanenza nel proprio domicilio tutelandone il benessere fisico e gli equilibri affettivi attraverso l’ausilio di forme sostegno in grado di valorizzare e sollecitare le risorse individuali residue in un contesto di vita e relazionale consolidato, al fine di evitare il ricovero in strutture residenziali”. Infine, in vista dei mesi estivi, quando scatta l’allarme caldo, Alessandri propone “l’assegnazione di climatizzatori portatili a persone anziane in comodato gratuito”.
“Gli strumenti potranno essere utilizzati solo nella sede residenziale o domiciliare di coloro che ne abbiano fatto richiesta e consegnati direttamente al domicilio degli utenti, in collaborazione con i volontari della Protezione Civile” scrive l’esponente PdL nell’atto. L'intervento di Fli: “E' arrivato il momento di mettere in discussione la legge del 1941, addirittura precedente alla Costituzione, che pone a carico dei comuni la manutenzione e i costi degli uffici giudiziari.
La crisi e i tagli ai comuni non permettono più di fare anticipazioni di cassa per lo Stato. Oltretutto lo Stato restituisce ‘a comodo’ e nemmeno per il 100%. In più nel nostro caso il Comune di Firenze si sobbarca costi che vanno oltre il proprio territorio, visto che gli uffici giudiziari vanno oltre lo stretto territorio comunale. A Venezia in sede Anci Firenze, oltre alla proposta di modifica del patto di stabilità, si faccia promotrice di una riforma. Non si capisce perché il Comune debba attingere alle proprie casse pagando utenze, pulizia, vigilanza di una funzione che non è di sua competenza. Quanto al nuovo Palazzo di Giustizia, si azzerano sì gli affitti passivi, ma la manutenzione e la pulizia – vista l’ampiezza dell’edificio – aumenteranno di sicuro come pure la vigilanza che ora è 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno”. Cosa ne pensano Cgil Cisl e Uil - "Abbiamo avuto una serie di incontri con l’amministrazione comunale nei quali ci siamo confrontati sull’impostazione del bilancio, sulle singole misure e al termine dei quali abbiamo siglato un verbale che dà conto del percorso effettuato. Confrontando le misure prese dal Comune di Firenze con i punti essenziali che come sindacato ci siamo dati per la concertazione territoriale, abbiamo apprezzato lo sforzo a mantenere il livello dei servizi sociali a fronte di una manovra sui tributi che vede la riduzione dell’addizionale irpef dallo 0,3% allo 0,2%, e l’applicazione dell’aliquota base IMU sulla prima casa (0,4%). Valutazione positiva anche per l’invarianza delle tariffe dei servizi e per la previsione di incremento delle risorse per i servizi sociali ed educativi, per le politiche abitative e per la mobilità urbana. Anche l’applicazione dell’aliquota IMU prima casa per gli anziani residenti in RSA vede il favore del sindacato. Chiediamo che il Comune di Firenze persegua una lotta decisa contro l’evasione fiscale indispensabile per conseguire una maggiore giustizia sociale sia dal lato delle tasse sia dal lato dell’accesso e della compartecipazione ai servizi e al loro costo. In questo senso consideriamo necessario definire anche a livello cittadino un vero e proprio “patto antievasione” e la prosecuzione del confronto sulle tematiche dei servizi e del personale. Esprimiamo invece contrarietà rispetto alla decisione di modificare la TIA e di aumentarla per le famiglie rivedendone la distribuzione del carico. Portare la quota per le utenze domestiche dal 30% al 35% comporterà un aumento in bolletta che si andrà ad aggiungere a quello dovuto dall’aumento della tassa provinciale sui rifiuti che è salita dall’ 1% al 4%. Sarebbe stato meglio lasciare tutto inalterato anche perché a Gennaio prossimo è prevista la sostituzione della TIA (che la Corte Costituzionale ha stabilito non essere una tariffa ma una tassa) con la TARES con altra base di calcolo. Si sconta anche in questo caso una confusione dovuta al fatto che lo Stato (alta Corte) smentisce sé stesso (Parlamento) ma che alla fine presenta il conto sempre al cittadino contribuente e questo non va bene, soprattutto in questi tempi di crisi". Questo l'intervento sul bilancio del capogruppo dell'Italia dei Valori Giuseppe Scola tenuto oggi in consiglio comunale: "E’ difficile iniziare un intervento che deve valutare situazioni economiche della spesa pubblica, senza dover fare un accenno, anche se amaro, a quanto sta accadendo in Italia e nel mondo.
La crisi di valori che si registra è anche crisi della stessa politica. Ancora non siamo riusciti ad assumere un linguaggio comune capace di sviluppare intese benessere e lavoro per tutte le popolazioni. La solidarietà e la sussidiarità, sono parole che evochiamo quotidianamente, ma lasciamo che la loro spiegazione sia da cercare solo sui dizionari. E’ questa la crisi più profonda. La globalizzazione avrebbe dovuto portare integrazione e crescita economica, ma sino ad oggi dobbiamo verificare solo atti di speculazione della peggiore specie. Anche noi italiani, ormai, siamo a fare i conti con i debiti contratti nel passato.
“Gestioni politiche quasi allegre” standard di vita al di sopra delle nostre possibilità, ci hanno condotti a una situazione economica quasi fallimentare. Alla fine abbiamo dovuto delegare ad un governo tecnico di tirarci fuori dalle sabbie mobili che ci stavano per ingoittire e le scelte operate non hanno tenuto in considerazione lo stato della finanza locale ed il governo ha operato tagli drastici, in modo lineare, lasciando ai Comuni la sola possibilità di bilanciare le scelte economiche più giuste. Ma oltre a questo agli Enti Locali è stato imposto – per legge – di reperire le risorse aggiuntive gestendo ulteriori imposizioni locali.
Alla luce di quanto su evidenziato e valutando, anche se parzialmente nello specifico il bilancio del comune devo rilevare che le scelte operate dal Sindaco e dalla Giunta certamente soffrono lo stato di crisi nazionale e devono cercare di districarsi fra i vari capitoli, cercando di formulare indirizzi di spesa e consumi adeguati e coerenti. Sono stati ribaditi e garantiti i servizi al sociale, alla scuola e didattica, ed alla cultura. Spese per consentire che Firenze, padre della bellezza e dalla cultura possa offrire ai suoi visitatori sempre il meglio nel rispetto dell’accoglienza e della vivibilità.
Qualcosa in più sul piano della sicurezza c’è da aspettarselo, ma spero che trovate le giuste sinergie l’Amministrazione Comunale potrà garantire sempre più i suoi cittadini e i suoi visitatori. - Bene la riduzione dell’aliquota IRPEF dello 0,1% fissandola allo 0,2% e confermandola anche per gli anni successivi. Come già abbiamo discusso e valutato il problema IVA sulla TIA in Commissione di Controllo e tramite gli uffici abbiamo inviato raccomandazione alla Giunta Comunale per poter spalmare il maggior introito derivante dalla restituzione IVA sulla TIA non favorendo i privati ma le piccole e medie imprese come riconoscimento dello stato di difficoltà in cui oggi si trovano. IMU: capitolo a parte merita tale imposizione fiscale, che come è già a conoscenza di tutti sostituisce la vecchia imposta ICI.
Alcune precisazioni: nel precedente Consiglio Comunale è stato presentato e firmato dai gruppi di maggioranza un ODG dove veniva formulata la richiesta di un impegno del Sindaco e dalla Giunta di riuscire a quantificare (dovendo pagare questo tributo in 3 rate giugno, settembre e dicembre) gli importi introitati e valutare la percorribilità di uno sconto o decurtazione alle piccole e medie imprese al pagamento del conguaglio che dovrà essere effettuato entro il 17 dicembre 2012. Sarebbe una ulteriore dimostrazione di attenzione dell’AC verso imprese che stanno soffrendo la crisi in modo serio e inaspettato.
Altre valutazione sempre sull’IMU: cercare di poter riporre le stesse aliquote come prima casa ai proprietari residenti ed assistiti presso strutture assistenziali accreditate; valutare la possibilità di poter garantire analogo trattamento anche a figli o genitori proprietari di alloggio che usufruiscono degli stessi e non essendo proprietari diretti sono soggetti a pagare tale alloggio come seconda casa e non come persone che vivono in usufruizione di un bene di famiglia. - Chiedo un maggior impegno all’Amministrazione Comunale per favorire gli studenti universitari per il reperimento di alloggi adeguati ed evitare che gli stessi possano essere oggetti di speculazioni illegali. - Chiedo che ci sia un contrasto sempre più incisivo all’evasione fiscale ed una particolare tutela ai lavoratori dipendenti delle ditte in gravi difficoltà: - SELEX-ELSAG; - librerie storiche; - maggiore cautela nella trattativa per il Maggio musicale Fiorentino. Vorrei ulteriormente porre l’accento sulla salvaguardia dello stato socio-sanitario: anche se attualmente non sono in grado di esibire dati statistici, posso affermare con quasi certezza che presso i Pronto Soccorso delle strutture ospedaliere Fiorentine c’è una maggiore richiesta di interventi e di conseguenza un aumento dei ricoveri.
Sarebbero troppe le cause e le motivazioni che portano all’aumento di tali fenomeni, ma è opportuno che i servizi alla persona erogati sul territorio abbiano più continuità, consistenza e coinvolgimento. Nel territorio si devono trovare le risposte alle primarie esigenze riuscendo a coinvolgere in modo concreto i medici di famiglia e servizi e le strutture extraospedaliere. (chiedo uno sforzo di integrazione tra sociale e sanitario tramite la SDS). Oggi la comunità famiglia non è più in grado da sola ad assolvere i compiti che per generazione l’hanno caratterizzata: ciò che si è ereditato dai nostri padri conquistiamolo di nuovo per possederlo. Al Sindaco di Firenze solo poche parole: chi vuole restare innovativo ed al vertice deve trovare il coraggio di fare cose fuori del comune e iniziare sempre e di nuovo le sue battaglie". "L'intervento del sindaco Renzi non chiarisce quale sia la visione strategica che ha questa amministrazione sulla Città - commenta il consigliere comunale Tommaso Grassi, che è intervenuto stamani in aula a nome di Sinistra, Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Verdi e Cittadini - e quali le connesioni con tutto ciò che c'è attorno a Firenze, infatti se si escludono i riferimenti alla Regione e al Governo, Firenze appare simile ad un'isola in mezzo al mare.
Indubbiamente, e lo dimostra anche il voluminoso e sostanziale emendamento presentato stamani in aula dalla Giunta che modifica nettamente le previsioni di entrata, non è semplice in un momento come questo far quadrare il bilancio comunale, ma se il contributo all'incertezza e alla difficoltà che è dato dai provvedimenti del governo Monti è indiscutibile, riteniamo che anche la Giunta e la gestione locale contribuisce nettamente alla aleatorietà delle spese. Il rischio è quello di essere di fronte ad un bilancio dei sogni che sappiamo sarà davvero difficile rispettare in gran parte e allora in questo momento è indispensabile tagliare ciò che forse porta ad un consenso e ad una visibilità immediata e, attraverso l'individuazione di indicatori e di parametri capaci di valutare i bisogni della popolazione, destinare risorse su quei settori che non possono vedere il Comune carente e non erogare sufficientemente servizi e contributi: pensiamo al sociale, alla manutenzione di scuole e immobili pubblici, alla gestione del verde pubblico e delle aree ludiche per i bambini, alla mobilità ciclabile, ma anche alla grande tematica della casa e del diritto all'abitare, e non per ultimo alla cultura.
Difficile chiedere ad un Sindaco come Renzi di rinunciare a visibilità e notorietà e di ripiegare sulla gestione di servizi indispensabili per i cittadini ? Se il governo taglia le risorse alla Regione e quest'ultima è obbligata a ridurre i trasferimenti ai Comuni è indispensabile lanciare un allarme a tutti i cittadini, ma contestualmente il Comune non può permettersi di non coprire anche con risorse proprie, almeno per il primo anno, i settori, sopratutto se questi sono il sociale, l'educativo e la casa.
Ecco perchè continuiamo a non comprendere e a non condividere la chiusura ad ogni emendamento da noi presentato, insieme anche alla collega De Zordo, per quanto riguardava il recupero di maggiori risorse dall'applicazione di un differente modello di tassazione sull'IRPEF, che potesse esentare tutti i redditi inferiori ai 28.000€, tassando gradualmente quelli superiori e consentendo di recuperare almeno 8 milioni di euro di nuove risorse, così come le proposte che avevamo avanzato sull'IMU per gli affitti concordati e calmierati, per le abitazioni in comodato gratuito ai parenti entro il primo grado e per quelle dove risiedevano anziani e disabili.
Manca peraltro, sopratutto nella relazione del Sindaco di stamani, una analisi approfondita e strategica del ruolo del decentramento, che neppure viene citato, e sull'area metropolitana e sui rapporti coi Comuni vicini, che vengono scavalcati totalmente e gli unici riferimenti nel discorso del Sindaco vanno a Regione e Stato centrale. - conclude Grassi - Un bilancio che non ci convince ma sul quale con costruttività e spirito positivo abbiamo presentato numerosi emendamenti, sia sulla parte economica che sulle varianti urbanistiche, che speriamo possano essere presi in considerazione dalla maggioranza." "In tema di costi della politica sono lieto di comunicare che il gruppo consiliare Spini per Firenze, ha restituito alla tesoreria comunale circa un terzo ( euro 948,70) del contributo totale che ci era stato assegnato ( pari a euro 3159,75 )".
Lo ha detto il consigliere Valdo Spini annunciando il suo voto contrario al bilancio 2012. "Quest’anno - ha aggiunto Spini- il bilancio viene votato in un unico voto complessivo insieme alle varianti urbanistiche. Devo quindi richiamare che nella seduta del 22.6.2011 il Consiglio Comunale aveva approvato un ordine del giorno firmato dai capigruppo del PD, SEL, IDV, nonché da me stesso e da altri autorevoli consiglieri in cui si chiedeva che, in immediata sequenza rispetto al Piano Strutturale e prima del Regolamento urbanistico doveva essere redatto e approvato il Piano urbano della Mobilità con obiettivi molto precisi che venivano enucleati (vedi allegato).
Si affermava altresì che tale piano per la mobilità avrebbe dovuto anche contenere i necessari interventi per favorire la presenza dei cittadini fiorentini nel centro storico. Sempre in tema di centro storico si affermava: “ E’ necessario formulare un vero e proprio piano per l’utilizzazione dei contenitori dimessi per massimizzare il contributo alla vita della città… E’ inutile continuare a enumerare i contenuti del documento. Nessuno di essi è stato realizzato e nessun confronto o riunione fra i gruppi firmatari è stata effettuata per parlare della loro realizzazione. Non è quindi per un ‘opposizione pregiudiziale ( ci siamo astenuti sul piano di mandato del Sindaco) che prendiamo atto negativamente e con dispiacere di questa situazione ed esprimiamo il conseguente voto contrario". Questo l’intervento del consigliere dell’Udc Massimo Pieri: “Raccogliendo le parole del sindaco nel suo intervento, quando ha parlato di confronto con la nostra forza politica, vogliamo inquadrare la nostra posizione in un ragionamento più ampio che porti alla formulazione di una proposta concreta.
Nessuno disconosce che l’amministrazione stia operando in una situazione anomala e di difficoltà dettata dai numerosi tagli ai trasferimenti statali di questi ultimi anni, che complessivamente quotano 55 milioni. Come apprezzabile risulta l’azione di contenimento di quei costi rigidi come il personale, gli interessi passivi e fitti passivi, nonché la diminuzione dell’addizionale Irpef. Tuttavia ciò non basta, ci aspettavamo più coraggio ad esempio sull’IMU, come la riduzione di due punti dell’aliquota base sull’abitazione principale e maggiore attenzione verso la famiglia.
In un momento di difficoltà e di crisi, nonostante un bilancio difficile sarebbe stato importante dare un segnale chiaro a tutti e di controtendenza, e questa forza politica non avrebbe fatto mancare il proprio sostegno, perché a volte le ideologie di opposizione possono essere fine a se stesse e non avere alcun costrutto. Il clima politico non può e non deve essere quello avvelenato di alcuni mesi fa, lo scenario nazionale è cambiato e su alcune questioni di rilevante importanza può essere riproposto anche a livello locale in quanto la situazione è difficile per tutti e come diceva Don Milani: dai problemi se ne esce fuori tutti insieme.
Noi siamo quindi disponibili a fare la nostra parte, iniziando dall’anello più debole: la famiglia. In questo bilancio, a nostro avviso non si è prestata particolare attenzione alle famiglie, con particolare riferimento a quelle più in difficoltà, intervenendo ad esempio anche su quei “servizi a domanda individuale” come gli asili nido, residenze protette, refezione scolastica, centri estivi, musei e manifestazioni espositive, piscine in gestione diretta. Per l’erogazione di questi importanti servizi il comune chiede una contribuzione agli utenti, molto spesso rappresentati dalle famiglie, e una precisa disposizione di legge rivolta ai comuni deficitari (non è il caso di Firenze) stabilisce che il tasso di copertura da parte dell’utenza non debba essere inferiore al 36%.
Tutto questo in una città, Firenze, che come ha ricordato il sindaco Renzi vede un terzo della cittadinanza con un reddito inferiore ai 20mila euro annui. Il comune ha tuttavia calcolato che la percentuale di copertura da parte degli utenti sia pari al 57,44%, con punte come la refezione scolastica del 78,91%. Gran parte di questo costo è a carico delle famiglie, e evidentemente le misure applicate per la riduzione o l’esenzione, come l’ISEE, sono insufficienti e inadeguate soprattutto vista l’attuale crisi.
Allora perché non si pensa ad introdurre meccanismi di correzione all’ISEE, introducendo un quoziente familiare, che consenta l’allargamento della fascia delle famiglie che possono accedere all’esenzione o riduzione delle tariffe, visto che la percentuale minima di copertura (36%) è abbondantemente superata (57,44%), e quindi vi sono margini di manovra? Siamo quindi disponibili a discutere e varare insieme il “Quoziente Firenze”, che riveda i criteri di calcolo dell’ISEE, non più confacenti alle mutate situazioni sociali di oggi. Il “Quoziente Firenze” porterebbe ad abbassare il reddito, precedentemente calcolato con l’ISEE, consentendo l’accesso alle riduzioni o esenzioni ad una più ampia fascia di famiglie, si terrebbe conto ad esempio di particolari situazioni ora non previste dall’attuale metodo, come l’età dei figli a carico che si potrebbe spostare da 18 anni a 25 anni, tenere conto della condizione temporanea di difficoltà economica, come la presenza in famiglia di soggetti disoccupati o inoccupati, ed altre ancora. Noi siamo pronti a fare la nostra parte fin da subito, il tempo a disposizione è quasi scaduto, le famiglie non possono più permettersi le liturgie ed i tempi della politica.
Lavoriamo insieme, presto e bene”. “Nella predisposizione del bilancio triennale 2012-2014, l’Amministrazione comunale ha dovuto tenere conto dell’ulteriore e pesante riduzione dei trasferimenti rispetto ai quali perdurano ancora oggi elementi di incertezza da parte del Governo, dell’inasprimento degli obiettivi di patto di stabilità interno e dell’utilizzo discutibile da parte del Governo dell’Imposta Municipale Unica quale strumento per garantire maggiori entrate allo Stato, così trasformando impropriamente un’imposta comunale in un ibrido per cui gran parte delle maggiori risorse non restano disponibili per il territorio e i servizi che l’ente deve garantire ai cittadini”.
Lo ha detto nel suo l’intervento l’assessore al bilancio Claudio Fantoni nella seduta del consiglio comunale sul bilancio di previsione 2012. “Nel contesto dato – ha proseguito l’assessore Fantoni – l’Amministrazione comunale ha comunque operato al fine di contenere al massimo la pressione fiscale sia sull’Imu sia sull’Irpef, la cui addizionale viene abbassata di un punto base. Sul fronte della spesa, per la cosiddetta parte rigida (personale, locazioni passive) sono state effettuate significative operazioni di contenimento mentre su quella sociale, tenuto conto della situazione di crisi economica che colpisce pesantemente lavoratori ed imprese, allo scopo di garantire sostegno e servizi alla fascia più debole della popolazione, sono state aumentate le risorse a questa dedicate”.
Le minori risorse provenienti dai trasferimenti dello Stato, ammontanti a circa 70 milioni di euro per l’anno 2012, conseguenti le varie manovre finanziarie effettuate dal Governo negli anni 2010 e 2011, vengono compensate con maggiori entrate dall’Imposta di soggiorno (da 12 milioni del secondo semestre 2011 si passa a 22 per l’intero 2012) e dall’Imu, che sostituisce l’Ici. La manovra sulle entrate comunali prevede una riduzione dell’addizionale sull’Irpef: dallo 0,3% si passa allo 0,2% (coefficiente notevolmente inferiore al massimo previsto dalla legge che è lo 0,8%), con un risparmio per i cittadini fiorentini di circa 6 milioni di euro.
L’equilibrio finanziario di parte corrente è assicurato dalle maggiori entrate previste dall’Imu, la cui proprietà appartiene sia a fiorentini che ad altri soggetti, residenti altrove, che usufruiscono direttamente o indirettamente dei servizi della città. Nell’applicare la nuova imposta (il cui importo complessivo è stimato in 176,7 milioni) sono privilegiati gli immobili rurali ad uso strumentale, le abitazioni principali e le abitazioni affittate a canone concordato, per i quali sono fissate le aliquote basi previste dalla legge, rispettivamente dello 0,2%, 0,4% e 0,76%.
Per gli altri immobili è stabilita una maggiorazione, con aliquota ordinaria dello 0.99%. Soltanto per gli immobili sfitti da almeno un anno è previsto il coefficiente massimo stabilito dalla legge dell’1,06%. “Vi è poi – ha aggiunto l’assessore Fantoni – una riduzione delle spese, in particolare per il personale e per i fitti passivi. I costi del personale diminuiscono di circa 5 milioni, 4 dei quali per effetto del previsto trasferimento del personale docente dell’Iti Leonardo da Vinci allo Stato ed 1 per il limitato turn over, potendo effettuare assunzioni solamente entro il limite del 20% delle cessazioni dell’anno precedente.
A seguito del trasferimento degli Uffici Giudiziari nella nuova sede di viale Guidoni si stanno liberando quelli attualmente occupati, in parte di proprietà di terzi, che vengono dismessi, ed in parte del Comune, che saranno riutilizzati per uffici comunali allocati in immobili privati. Tale operazione, assieme al recupero di un immobile comunale in uso all’Università di Firenze, permette di ridurre le spese per affitti di oltre 2,2 milioni nel 2012 e di circa 6 milioni a regime”. Nonostante la riduzione di trasferimenti da parte dello Stato e della Regione, in particolare per i servizi sociali, le risorse finanziarie destinate a servizi, sono notevolmente incrementate.
Il Comune assegna maggiori risorse proprie a garanzia del mantenimento dei servizi educativi, sociali, per interventi per le politiche abitative e per il trasporto pubblico locale. Incrementa anche la spesa nella funzione cultura e beni culturali, con maggiori contributi per la Fondazione del Maggio fiorentino e la Fondazione della Pergola. A seguito di sentenze della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, con le quali è stato stabilito che la Tariffa di Igiene Ambientale è assimilata ad un tributo è prevista la riacquisizione all’interno del bilancio comunale di tale entrata, in precedenza attribuita a Quadrifoglio Spa, soggetto gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.
La spesa corrente 2012, al netto di quella conseguente alla riconfigurazione della Tia, ammonta ad oltre 507 milioni, 4 in più rispetto alle previsioni assestate dell’anno precedente. Per quanto riguarda la parte investimenti, l’assessore Fantoni ha precisato che “sono programmati nel triennio, al netto degli importi per Project financing, circa 422 milioni di cui 178 per il 2012. Le fonti finanziarie sono diverse: per il 2012 le più consistenti derivano da mutui, alienazioni di patrimonio comunale, economie residui di anni precedenti, trasferimenti dallo Stato, dalla Regione, da altri enti pubblici e da altri soggetti.
A sostegno del piano di alienazioni immobiliari sono state predisposte varianti urbanistiche per la valorizzazione dei beni oggetto di dismissione. Le risorse nel 2012 sono destinate in percentuale maggiore alla manutenzione e decoro della città (92 milioni), alla mobilità (circa 28 milioni), alla scuola, cultura e sport”. “L’auspicio è che questo Governo – ha concluso l’assessore Fantoni –, dopo aver affrontato l’emergenza, si faccia carico di ristabilire elementi di equità, che inevitabilmente passano da un rapporto diverso con gli Enti Locali.
Perché l’equità si fa con la fiscalità e le politiche centrali da parte del Governo, ma anche consentendo ai Comuni che stanno sul territorio e devono erogare servizi, di programmare e operare seriamente, avere vincoli che li obbligano a non sperperare, ma non quei vincoli che impediscono gli investimenti e l'erogazione dei servizi necessari alla persona, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione”. Questo l'intervento del presidente della commissione Bilancio Massimo Fratini (Pd) tenuto oggi in aula durante il consiglio comunale: "Prima di tutto esprimo un grazie sincero all’assessore Fantoni e ai tecnici che l’hanno supportato soprattutto la dott.ssa Sonia Nebbiai , la dott.ssa Francesca Cassandrin, ma soprattutto il nuovo direttore delle risorse finanziarie Giovanni Palumbo che è riuscito ad insersi nel gruppo con entusiasmo e competenza.
Entrando nel merito del bilancio, occorre ricordare bene da dove siamo partiti. Quando in ottobre abbiamo cominciato a mettere mano alla previsione di bilancio 2012, quando ancora l’IMU era ancora un acronimo senza significato, la nostra principale preoccupazione era: “dove cominciamo a tagliare?” Dal sociale? Dalla cultura? Dai servizi alla persona? Una cosa appariva allora molto chiara: dovevamo intervenire sulla carne viva delle persone. Si pensava che fosse inevitabile tagliare pesantemente le risorse a disposizione dei cittadini. Da quando ho assunto l’incarico di presidente della commissione bilancio, mi sono sempre battuto per l’approvazione del bilancio preventivo entro l’anno precedente.
Quest’anno era davvero impossibile. Il governo ha continuato a legiferare in materia fino a poco giorni fa . Rispetto alle aliquote base che il governo ha proposto, nel nostro bilancio abbiamo mantenuto l’aliquota base per la prima casa, non vi sono stati aumenti. La rimodulazione dell’IMU , con l’applicazione dell’aliquota massima per le gli immobili sfitti, ha consentito di portare a casa non i tagli a cui eravamo dolorosamente preparati, ma si è aumentato di 1 milione il contributo badanti, si è stanziato un milione per le politiche abitative a tutela dei contratti a canone agevolato.
Si sono trovate maggiori risorse per la cultura, non solo per il maggio o per la pergola. Maggiori risorse sulla scuola, sul trasporto disabili. Inoltre è da rilevare che sono stati messi a bilancio 300.000 euro di entrate previste per la lotta all’evasione. E’ la prima volta. Il comune ha investito molto su questo tema istituendo un apposito ufficio in stretto contatto con l’agenzia delle entrate e l’agenzia del territorio. IMU: un vero disastro. I cittadini pagheranno a giugno una cifra rispetto alle aliquote base attualmente in essere da parte del governo, ma che sicuramente saranno previste entro il 30 settembre dal comune e entro il 10 dicembre dal governo.
E’ veramente difficile stabilire quanto dovrà pagare ciascuno. Sarà il paradiso terrestre dei commercialisti. Apprezzo la volontà della giunta per l’istituzione di una task force per aiutare i cittadini. Lo richiamano i sindaci revisori. Pur lodando la prudenza delle stime di entrata, richiama l’attenzione alla quantificazione del gettito Nuove tariffe musei che tolgono le agevolazioni a tutte le personalità e che rendono gratuito l’accesso ai minori di diciotto anni. Diminuzione dei fitti passivi e delle spese per il personale. Rimangono è vero ancora alcune questioni importanti che ci dovranno vedere impegnati nel miglioramento durante l’anno 2012.
Elenco le più importanti: diminuzione dell’indebitamento, piano delle alienazioni e delle valorizzazioni, manutenzione scuole e palestre, le piste ciclabili, piano della pubblicità, l’aumento della TIA. Ma quello che a me preme sottolineare è che Il sistema di welfare di questa città tiene. Abbiamo affrontato la crisi non distogliendo risorse per il sociale. Sul tema dell’accoglienza, abbiamo fatto e continuiamo a fare molto. Non solo interventi spot, ma un progetto vero e organico • nessuno è morto di freddo quest’anno • E’ in progetto la cittadella della solidarietà • Importanti progetti educativi nel carcere minorile e a sollicciano • Accoglienza in struttura protetta di detenute con figli • Progetti di inserimento lavorativo in collaborazione con le asl • Continuano e si consolidano i corsi di lingua per gli immigrati • Un milione in più per i contributi badanti • Un milione in più per l’emergenza abitativa (nel famoso discorso in consiglio comunale del 1954 dopo la requisizione delle case sfitte, la pira affermava che venivano eseguiti, 1.000 sfratti all’anno.
La stessa cifra che si ha in questo periodo. Siamo in un periodo di vera emergenza sociale. E qui noi scommettiamo un milione in più dell’anno scorso per i contratti a canone agevolato) • Servizi a domanda individuale. Il contributo minimo di copertura finanziaria da parte degli utenti deve essere per legge almeno del 36%. Ebbene: nel 2011 vi sono dei servizi che il comune ha erogato che sono ben al di sotto di questa soglia e che hanno consentito di continuare a dare un forte respiro alle famiglie della città di Firenze.
Ebbene, nel 2012 manterremo questa spesa e in alcuni casi la aumenteremo Alcuni esempi: formazione professionale consuntivo 2011 entrate: 72,5 milioni uscite 341 (21,2%). Preventivo 2012 entrate: 75,0 milioni, uscite 273 (27,48%) Asili nido : consuntivo 2011 entrate da utenti 4,3 milioni uscite 12,1 (35,3%). Preventivo 2011 entrate da utenti 4,3 milioni uscite: 12,7 (33,7). Questo è un dato davvero significativo, un aiuto vero alle famiglie Residente protette consuntivo 2011 entrate 0,16 milioni , uscite 1,63 milioni (9,86%).
Preventivo 2012 entrate 0,16 milioni, uscite 1,68 milioni (9,50) Nel totale dei servizi a domanda individuale, siamo scesi dal 60% del 2011 al 57%di quest’anno. Riusciamo a continuare a permetterci investimenti così importanti per questi ed altri servizi essenziali! Questa è la scommessa (vinta) del bilancio 2012. " "Il bilancio contiene elementi positivi , soprattutto perchè cerca di salvaguardare le risorse per il sociale , l'istruzione e la cultura.Ma le cifre potrebbero subire variazioni, e sicuramente in riduzione per introiti e trasferimenti non certi ". Lo ha detto la presidente della commissione Lavoro Stefania Collesei (Pd).
" Per questo - ha aggiunto Collesei- il Sindaco , la Giunta e il Consiglio devono essere pronti a cambiare qualora gli introiti non fossero quelli preventivati: il bilancio va monitorato passo passo e in caso di riduzione delle risorse si deve essere in grado di modificare qualcosa : io propongo di abolire la riduzione dell'IRPEF per i redditi superiori ai 75.000 euro . Si tratta di non scontare 132 euro ai cittadini in questa fascia di reddito. Il cumulo porterebbe a una somma di circa 1.200.000 euro da destinare alle persone in difficoltà , in un momento come questo che oltre che crisi economica rappresenta una crisi sociale.
Infine al Sindaco se non un monito almeno un appello sulla crisi del Maggio Musicale , citato da lui nella sua relazione introduttiva . Se è vero come dice lui che si è assunto più di quello che occorreva allora di questo non sono responsabili i lavoratori, e se qualcuno deve pagare non devono essere i lavoratori !!!". Questo l’intervento del vice capogruppo di Lista Galli Cittadini per Firenze Massimo Sabatini “Votiamo no a questo bilancio, che è in ritardo, che è fatto male, che pregiudica il futuro con valanghe di nuovi mutui e interessi passivi, che continua spudoratamente a dare ascolto ad amici e lacchè mentre ignora le esigenze di intere porzioni di città a disagio, che annuncia a tutta Firenze un cambiamento di rotta e invece inganna tutti facendo solo un giro a 360° per poi riprendere lo stesso cammino di sempre.
Quello del comodo, quello degli ‘accordicchi’ prima criticati e poi fatti, quello della furbizia di partito che ha sempre pensato di ‘far bischeri’ i fiorentini. Elezione dopo elezione, mandato dopo mandato”. “Negli emendamenti predisposti dalla Giunta e consegnati oggi in aula ai Consiglieri, è contenuta la necessità, per equilibrare le diverse valutazioni sull'accertamento convenzionale e quello reale dell'IMU tra il Ministero e il Comune di Firenze, di congelare sul bilancio poco meno di 17 milioni di euro.
Lo afferma il Consigliere comunale Tommaso Grassi. “Niente viene detto però su quali saranno le spese correnti, ovvero i fondi destinati ai settori quali sociale, educativo, culturale, sanitario, ovvero dei servizi e dei contributi economici che il Comune eroga ai propri concittadini, che saranno congelate in attesa di comprendere le reali entrate dall’IMU. Ci preoccupa altrettanto che i revisori dei conti nella loro relazione non escludano che vi sia a breve la necessità di ritoccare, purtroppo verso l'alto, le aliquote dell'IMU – ha aggiunto il consigliere di opposizione –.
Grave che il Consiglio comunale approvi un atto che domani in parte verrà congelato ufficialmente dagli uffici per via tecnica per non compromettere i conti del Comune: decidere dove e come congelare le risorse non è affatto una decisione che potranno assumere gli uffici; cosa è più politico che decidere quali settori mettere a rischio di un futuro taglio. Infatti temiamo che quello che oggi sono solo risorse congelate possano tradursi in veri e propri tagli nei prossimi mesi. Per questo presenteremo un ordine del giorno allo scopo di salvaguardare i settori del bilancio che possano ripercuotersi maggiormente sulla popolazione più debole e fragile della Città”.
“Infine è grave che si sia deciso di consumare quasi tutto l’avanzo d’amministrazione vincolato ad investimenti del bilancio 2011, per 2,8 milioni di euro, per finanziare opere che sono indispensabili per presentarsi adeguatamente all’appuntamento dei Mondiali di ciclismo del 2013. Viene quindi da domandarsi se in Comune qualcuno si era dimenticato che Firenze ospiterà la questa manifestazione sportiva a livello internazionale – conclude Grassi –. Gli emendamenti presentati oggi dalla Giunta non fanno altro che aggiungere altri dubbi alle nostre preoccupazioni e ai problemi che avevamo già evidenziato fin dalla prima lettura del bilancio”. Questo l'intervento del capogruppo Francesco Bonifazi (Pd) tenuto in aula oggi durante il Consiglio comunale "Ho deciso di iniziare il mio intervento di oggi citando le parole contenute nel “Verbale di incontro” sottoscritto da parte dell’amministrazione comunale e dai sindacati confederali, poiché tali espressioni rappresentano la migliore testimonianza di quanto questo sia un bilancio del “NOI”, un bilancio che è il frutto di un'operazione collegiale, coordinata e condivisa non solo dal gruppo del Pd e da tutta la maggioranza, ma anche dalle parti sociali. In quel Verbale si legge che le parti sociali “esprimono una valutazione positiva sulle scelte di bilancio, relativamente alla riduzione dell’addizionale IRPEF, all’invarianza delle tariffe dei servizi, alle modalità di applicazione dell’IMU, al previsto incremento delle risorse per i servizi sociali ed educativi, per le politiche abitative e per la mobilità urbana”. Il nostro bilancio ha come elemento qualificante e sostanziale, l'incremento dei tre settori che il Pd ritiene più importanti: Cultura, Sociale, Scuola. Ebbene, in un momento così complesso -contraddistinto da crisi e tagli- mantenere il saldo positivo di tali comparti ed avere un bilancio condiviso anche da tutte le parti sociali, non e' un fatto scontato. Questa operazione ci rende particolarmente orgogliosi e soddisfatti, dal momento che sono stati proprio il gruppo del Pd e tutta la maggioranza a volere ed a indicare le scelte conseguentemente prese da questa Amministrazione.
Scelte difficili e coraggiose che ancora una volta demarcano con nettezza la distanza che ci separa dalla "destra dei tagli lineari". Dunque, oltre a ringraziare l'assessore al bilancio Claudio Fantoni, voglio ringraziare (anche sul piano personale) il presidente della Commissione Bilancio Massimo Fratini per la sua opera costante, approfondita ed appassionata. Oltre a Cultura, Sociale, Scuola; altri due sono gli elementi che mi preme evidenziare e che dimostrano quanto questo bilancio sia stato fatto avendo come priorità la tutela dei bisogni e delle istanze dei concittadini e delle nostre famiglie: l'abbassamento dell'Irpef e la modulazione dei coefficienti IMU: quando ci siamo resi conto che l'applicazione di questa imposta prevalentemente statale avrebbe gravato ancora una volta sulle nostre famiglie, abbiamo scelto di applicare aliquote più basse per la prima casa, aumentando invece quelle delle seconde case (in modo particolare quelle sfitte), dando quindi a quest'imposta alcune delle caratteristiche proprie di una patrimoniale.
Certo, i nostri margini d'azione, come quelli di tutti gli enti locali, sono in questo momento molto ridotti, ma noi continueremo ad impegnarci per sostenere quei soggetti che sono più colpiti dalla grave crisi economica e dalla sempre più elevata pressione fiscale: le famiglie in primis, ma anche lasciatemelo dire, le nostre imprese, motore di crescita non solo del nostro territorio ma anche del Paese. E' in quest'ottica che ci impegneremo per continuare a fare scelte che -da una parte- colpiscano la rendita e -dall'altra- diano lo stimolo a far ripartire l'economia, rimodulando per esempio i parametri imposti dal patto di stabilità". Questo l'intervento del presidente della commisisone Cultura Leonardo Bieber sul bilancio 2012: “Questo bilancio si inserisce all’interno di un quadro normativo ed economico complesso e difficile.
Anche per questo esprimo apprezzamento per le parole del sindaco. In particolare ho condiviso l’analisi di respiro internazionale di Renzi e il richiamo all’Europa che deve essere non soltanto un Europa di regole e rigore finanziario, ma anche in grado di dare futuro e prospettive alle nuove generazioni recuperando la sua natura democratica e federalista, come ci ha ricordato anche il Presidente Napolitano in occasione della conferenza sullo Stato dell’Unione che si è svolta in Palazzo Vecchio qualche giorno fa.
Nella consapevolezza che con questo bilancio il Comune di Firenze riesce a garantire sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo l’insieme dei servizi alla persona, sia nel settore sociale che scolastico e culturale, come commissione abbiamo comunque espresso alcune raccomandazioni nei settori più “sensibili” di nostra competenza: dalla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti sportivi cittadini a quella degli edifici scolastici, dal capitolo relativo alla prestazione di servizi per le politiche giovanili ai contributi per il piano ordinario del settore della cultura (che complessivamente presenta un aumento delle risorse); dalla promozione di possibili iniziative ed eventi legati ai Mondiali di Ciclismo 2013, all’impegno a reperire risorse ulteriori per la realizzazione di nuove piste ciclabili.” “Più in generale – ha concluso Bieber- sottolineo l’importanza di proseguire il confronto già avviato da questa amministrazione comunale e dall’Anci nazionale con il governo per giungere ad una soluzione in merito ai limiti imposti dal Patto di Stabilità e studiare idonee forme di flessibilità atte a garantire lo sblocco delle risorse disponibili e del turn over del personale.
Con l’obiettivo di garantire ed incrementare attività ed investimenti in questi settori. Il sindaco nel suo intervento ci ha ricordato che il ‘cielo comincia a raso terra’: ebbene, fin ora questo cielo, che il precedente governo ci aveva fatto credere che fosse sereno, in verità è pieno di nuvole: l’augurio e la speranza è che il vento di centro sinistra che soffia dalla Francia e dalla Germania arrivi anche in Italia, regalandoci un futuro migliore”. Pezza (Pd): "Monitorare il commercio e rivitalizzare le piccole e medie Imprese" "Il 2012 è l'anno nero della crisi, e la responsabilità di ogni maggioranza è quella di sostenere i bilanci dei nostri Comuni.
La coperta è corta e ogni scelta mira comunque a far quadrare i conti. Credo che il Comune di Firenze dovrà fortemente monitorare il commercio della nostra città, quello più tartassato dalle imposte: penso all'aliquota IMU che si va ad aggiungere alle tante tasse dirette ed indirette che negli anni si sono sommate. Al commercio ed al mondo delle PMI deve andare la nostra attenzione nei prossimi mesi, a partire dalla soluzione dell'annoso tema del Patto di Stabilità, per il quale dobbiamo chieder una proroga che permetta agli Enti Locali di fare quegli investimenti che soli potranno far ripartire l'economia locale." Questo l’intervento del consigliere Idv Giovanni Fittante: “Siamo in un momento di gravissima crisi economica ed i cittadini sono chiamati a grandi sacrifici.
Proprio per questo quello che si aspettano dall’Amministrazione è un salto di qualità, soprattutto per quel che riguarda il contenimento dei costi della macchina comunale. Credo quindi sarebbe utile ed importante mettere un tetto massimo agli stipendi dei Dirigenti Comunali. E’ infatti non comprensibile che in un momento di crisi come l’attuale dove si chiedono sempre più sacrifici ai cittadini ci siano Direttori e Dirigenti del Comune di Firenze (per non parlare di quelli regionali) con retribuzioni totali che superano abbondantemente i 100.000,00 euro.
Ecco quindi una proposta che credo non scandalizzerebbe nessuno e che ritengo equa e dettata dal buon senso in questa fase critica: porre un tetto massimo agli stipendi, e ci auguriamo vivamente che si faccia anche a livello regionale. Dando per scontato, naturalmente, la sua applicazione anche alle cariche politiche. In occasione del bilancio presenterò un’apposita mozione. Lo stesso vale per gli incarichi e consulenze esterne previsti nel bilancio per 8.188.748 milioni. Sarebbe utile ed auspicabile che il Comune di Firenze, seguendo peraltro la normativa in atto, ponesse un freno a tali spese.
Ricordo infatti che la legge stabilisce che le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione solo per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio. Considerato che il Comune di Firenze ha quasi 5.000 dipendenti, sembra quanto mai strano non riuscire a trovare tali competenze all’interno dei suoi dipendenti. Prevedere, inoltre, che per le cariche dirigenziali ci siano dei concorsi interni pubblici con criteri di trasparenza e di merito e non di appartenenza come purtroppo è accaduto in molte occasioni. Occorre quindi eliminare quasi totalmente le consulenze esterne limitandole a casi eccezionali.
E comunque, anche in tali casi, per essere il più trasparenti possibile occorrerà motivarle in modo convincente facendole ratificare dal Consiglio Comunale. Di pari passo sarebbe utile e necessario dare vita ad un’Authority Comunale, anche per le partecipate, composta da esperti interni all’Amministrazione ed a Consiglieri Comunali (per cui di fatto a costo zero), per verificare come vengono spesi i soldi pubblici del Comune e come procedono tutti i progetti e le grandi opere in essere. Uno strumento che consenta, attraverso un’attenta opera di vigilanza e di conoscenza, di ottimizzare le risorse a disposizione e, al tempo stesso, una riduzione degli sprechi. Nello specifico, riguardo al bilancio, purtroppo, prendiamo atto di non aver potuto partecipare al processo decisionale dello stesso e, quindi, alle scelte fatte.
Lo stiamo studiando ed approfondendo. Valuteremo i punti di criticità e quelli di forza per poter proporre migliorie con proposte ed emendamenti e, in base alle risposte che riceveremo, decideremo cosa fare. Una prima criticità che si manifesta è rappresentata dalle entrate. Molte cifre, checché se ne dica, sono di fatto incerte. Si parte ad esempio dagli 87 milioni delle Ferrovie dello Stato che da elementi a nostra conoscenza sembrano più una enunciazione di intento che realtà, per proseguire con i 126 milioni del Piano delle Alienazioni che sembrano alquanto aleatori.
Basti pensare che nel triennio precedente il Comune ha incassato solo il 10% del preventivato ovvero dei 191 milioni previsti dal piano delle Alienazioni sono entrati nelle casse comunali solo 19 milioni. Sempre per quanto riguarda il Piano delle Alienazioni chiederemo, inoltre, con un apposito emendamento, che Villa di Rusciano venga esclusa da tale piano in quanto, come per l’Ex Meccanotessile, crediamo che tale area abbia una importante valenza pubblica. Si potrebbe con un progetto di finanziamenti europei restituirla alla città ed alla collettività con finalità culturali e formative.
Altre perplessità ci sono sull’area Mercafir e sulle modalità seguite. Imu. Deve essere applicata nella tariffa minore per le imprese artigiane perché al contrario, vista la gravità della situazione, significherebbe in molti casi farle chiudere oppure costringerle a licenziare per sopravvivere. L'Amministrazione, infatti, non deve commettere l’errore politico di stangare gli artigiani alla stregua delle seconde case sfitte. Paragonare chi produce ricchezza a chi ha rendita immobile è, infatti, un errore madornale.
Le piccole imprese devono essere sostenute e aiutate, mentre la rendita deve essere giustamente tassata. E’ necessario anche avere una attenzione sociale relativamente alle case sfitte che sono di proprietà di anziani ricoverati in Rsa, oltre che alle seconde case date in uso gratuito ai figli che vi risiedono. E’ scandaloso che siano stati eliminati dal Bilancio di una amministrazione di centrosinistra due servizi di straordinaria importanza e di utilità sociale quali il servizio dello sportello per sordomuti all’anagrafe del Comune di Firenze ed il servizio di interpretariato in Lis (Lingua dei Segni Italiana) in Consiglio Comunale.
Anche in questo caso presenterò due appositi emendamenti che riguarderanno la reintroduzione di tali servizi. Si tratta infatti di due servizi che costeranno al comune solo 12.000 euro di rimborsi spesa a fronte dell’importanza di affermare un fondamentale principio di civiltà. Spesso e volentieri, infatti, chi è meno fortunato degli altri non ha tutti gli strumenti per far valere i propri diritti. Se queste scelte non le fa un’amministrazione di centrosinistra chi le deve fare? Multe. Troviamo singolare che i dati di accertamento delle multe 2010, 2011 e previsione 2012 siano così precisi e cioè 51 milioni annuali.
Chiederemo una attenta verifica dell’impiego del 50% delle entrate per gli interventi di spesa di cui all’art. 208 cds. Presenteremo inoltre un apposito emendamento in chi si chiederà l’utilizzo di una parte di tali entrate per la prevenzione degli incidenti statali nonché per il sostegno alle famiglie che hanno avuto tragici eventi. Altro elemento di forte criticità è l’eccessivo indebitamento che grava sul Comune di Firenze per 553 milioni di Euro e con la messa in bilancio per il triennio di ulteriori 90 Milioni che troviamo singolare che vengano distribuiti solo negli anni 2012 e 2013 lasciando il 2014 senza possibilità di utilizzo. Tassa di Soggiorno.
I proventi di questa nuova entrata che grava sui turisti e sul sistema alberghiero devono essere indirizzati alla miglioria dell’offerta turistica ed ai servizi connessi, come era stato previsto al momento della sua previsione e in questo senso va l’ordine del giorno che presenteremo al momento dell’approvazione del bilancio. Inoltre, per quanto attiene il 2012 riteniamo che una parte di questi proventi, 1milione e 400 mila euro, debbano essere utilizzati per finanziare il disavanzo ATAF e impedire così l’immediata riduzione di 54 corse.
Proporrò che dal prossimo anno sia il Consiglio Comunale a decidere su come verrà impiegata tale imposta. Sarebbe un segnale positivo anche nell’ottica di ridare centralità all’assemblea cittadina. Bike sharing e piste ciclabili. Chiederemo che il progetto del Bike sharing venga portato a compimento. Per questo presenteremo un emendamento che tende ad aumentare lo stanziamento già previsto per tale progetto in modo che in un prossimo futuro anche la nostra città, al pari delle altre più grandi città europee, possa avere un sistema di noleggio biciclette.
Ciò è essenziale per sgravare il traffico cittadino e i già congestionati mezzi pubblici. Il Bike sharing è un sistema che in una città come Firenze è necessario per i residenti, i pendolari che ogni mattina vengono a lavorare in città, e per i turisti che a migliaia percorrono le nostre strade del centro. Occorrerebbe istituire delle postazioni in tutti punti di accesso alla ZTL, alle stazioni ed ai principali parcheggi (Piazza della Libertà, Piazza Beccaria, Piazza Alberti, ecc.). A tal proposito chiederemo a che punto è la realizzazione del progetto Bike Sharing di cui alla delibera di Giunta n.
72/2009 e a che punto sono i finanziamenti di cui al bando menzionato nella delibera n. 2010/G/00353 con la quale il Comune di Firenze decideva di partecipare al bando “Bike Sharing e fonti rinnovabili” del Ministero dell’Ambiente. Naturalmente di pari passo devono andare la realizzazione e il mantenimento delle piste ciclabili; per questo con apposito ordine del giorno chiederemo l’istituzione di una sicura e possibile mobilità ciclabile attraverso la creazione di nuove piste protette realizzando un corridoio in sicurezza che vada da nord a Sud e da Est ad Ovest.
Il tutto utilizzando una parte dei proventi delle contravvenzioni. COSAP. In questo momento di particolare impegno si ritiene che alcune attività vadano incentivate. Chiederemo quindi, con apposito emendamento, che si preveda uno sgravio di questa tassa in particolare per i chioschi di rivendita giornali anche in considerazione della particolare ed essenziale funzione di informazione e cultura che esse svolgono. Infatti nell’emendamento che presenteremo si chiederà di equiparare la tassa di occupazione di suolo pubblico per edicole e giornalai alla stessa tassa pagata dai chioschi di generi alimentari.
Comprendiamo a pieno le difficoltà di bilancio delle amministrazioni locali, tuttavia ribadiamo la necessità di intraprendere la via dei tagli agli sprechi e non quella della tassazione selvaggia che sicuramente porrebbe un ulteriore e pericoloso freno alla crescita. ADDIZIONALE IRPEF. Riteniamo sbagliata la scelta dell’amministrazione di abbassare di uno 0,1% l’aliquota Irpef indiscriminatamente a tutte le fasce di reddito, quando sarebbe stato meglio abbassarla maggiormente alle fasce più bisognose, ovvero alle persone con reddito fino a 28.000 euro, chiedendo contemporaneamente un maggior contributo a quei cittadini che hanno redditi e possibilità superiori.
Si parla tanto di equità, di far contribuire chi ha di più e poi, invece, nella pratica si continua a perseguire la solita politica portata avanti in questi ultimi decenni dove non si riesce a far contribuire maggiormente chi in questi ultimi anni, se pur legittimamente, si è arricchito vivendo nella nostra città e nel nostro paese. Sulle questioni sopra esposte, e non solo, occorrerà una valutazione politica molto approfondita per decidere quali posizioni intraprendere. Anche sulla base delle risposte che daranno la Giunta ed il PD valuterò se dare il mio assenso o meno al Bilancio”.