ISOLA DEL GIGLIO– La qualità delle acque interne al relitto al momento non desta eccessive preoccupazioni considerato il limitato regime di scambio tra interno ed esterno e la situazione consente di pianificare altre possibili misure di intervento. Lo ha comunicato ieri mattina Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio sulla Costa Concordia, nel corso della riunione dell'organismo che si è tenuta all'Isola del Giglio. L’Osservatorio conferma la necessità e l'opportunità di proseguire l'attività di costante monitoraggio, anche attraverso ulteriori cicli di campionamenti.
Per la fine del mese di febbraio inoltre sarà predisposto un modello di simulazione per la previsione delle eventuali dinamiche di diffusione delle acque che verranno rilasciate durante la fase di rotazione della nave, al fine di valutare ipotesi di intervento mirato per gestire e minimizzare potenziali impatti negativi sull’ambiente marino. La prima caratterizzazione delle acque interne al relitto è stata avviata nel novembre scorso, successivamente alle analisi già effettuate dall'Agenzia regionale per l'ambiente toscano, con l’obiettivo di ottenere informazioni dettagliate e caratterizzate.
Peraltro, fino ad oggi tutte le analisi condotte da Arpat non hanno evidenziato situazioni di evidente alterazione delle acque all'esterno del relitto, particolarmente pulite come sono e restano quelle del Giglio. Durante il primo ciclo di campionamento delle acque interne, sono stati prelevati 62 campioni totali, in prossimità delle porzioni di scafo ritenute più critiche e rappresentative, considerando 82 parametri, per un totale complessivo di oltre 5 mila analisi. Le alterazioni riscontrate, dovute alla degradazione di alimenti, di arredi e impianti, e alla presenza di idrocarburi, risultano concentrate in alcuni specifici compartimenti del relitto. Durante la riunione dell'Osservatorio, presenti i dirigenti di Costa Crociere, assieme ai ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, agli esperti del Consorzio Titan Micoperi e agli amministratori del Giglio, è stato annunciato che è già stata installata la prima piattaforma sottomarina, mentre sarà completato, entro la giornata di domani, il posizionamento della seconda. Tutte le attività previste procedono dunque senza sosta: le rimanenti piattaforme di grandi dimensioni sono state completata nei cantieri delle ditte Rosetti e Cimolai, e sono ora in attesa si essere trasportate al Giglio e poi installate.
Il 35% dei materassi della speciale malta cementizia è stato già posizionato e riempito mentre sono pronti i primi 15 cassoni di galleggiamento, prodotti da Fincantieri, che a breve raggiungeranno la base logistica del Consorzio. Parallelamente, lato terra, sta per terminare il posizionamento degli altri 8 blocchi di ancoraggio per il sistema di ritenuta. Nel corso del pomeriggio si è poi tenuto l'incontro con la popolazione del Giglio per informare i cittadini dello stato delle operazioni e di ciò che è emerso dalle analisi delle acque.