Rete Civica: cancellato lo spazio delle associazioni? Forse no

Il Comune sembra fare marcia indietro dopo i rilievi raccolti in questi giorni dai soggetti della società civile vittime dello "sfratto digitale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 gennaio 2013 16:31
Rete Civica: cancellato lo spazio delle associazioni? Forse no

La scorsa settimana Nove da Firenze ha pubblicato la notizia che il Comune di Firenze aveva annunciato alle associazioni che pubblicano proprie pagine web in Rete Civica, che dovranno procedere entro poche settimane all'esportazione dei contenuti dei propri siti presso altri domini. In pratica una sorta di sfratto dal sito ufficiale dell'Amministrazione comunale, che le ospita a centinaia in alcuni casi da più di 10 anni. Adesso l'Amministrazione comunale sembra fare marcia indietro dopo i rilievi raccolti in questi giorni dai soggetti della società civile vittime dello "sfratto digitale".

Annuncia infatti Giovanni Carta, Dirigente dell'Ufficio Comunicazione: "Proporremo alle realtà associative nuove modalità per rendere visibili le loro attività più al passo con i tempi". E' probabilmente l'effetto delle prime risposte arrivate a Palazzo Vecchio, nonostante le festività natalizie, e dalle esigenze che emergono nelle richieste degli interessati. Il Comune perciò si sarebbe impegnato con le associazioni a proporre alternative efficaci al mero sfratto ipotizzato inizialmente. Chi ha preso la decisione di sfrattare le associazioni dal sito istituzionale, ma che proprio grazie alla loro presenza si fregia del titolo di Rete Civica? E' strano che un semplice provvedimento amministrativo, produca effetti sulla comunicazione sociale della città, senza che la decisione sia stata condivisa a livello politico dalla Giunta, o dal Consiglio comunale.

Ad esempio: nella prima comunicazione inviata ad oltre 200 associazioni, a firma del dirigente comunale, si affermava che non ci sono più le condizioni economiche per mantenere il servizio. Giovanni Carta, che lavora nell'Ufficio di Gabinetto del Sindaco, indicava le causa nella spending review, nelle nuove norme sulla concessione di spazi e servizi gratuiti, nelle risorse umane limitate, nei sistemi obsoleti. Ma è possibile che a livello politico l'Amministrazione comunale non abbia discusso questi "dettagli" per capire se ci sono le condizioni per continuare a garantire l'ospitalità digitale alle associazioni? Niente si sa delle modalità che potrebbero mantenere visibili in Rete Civica le attività delle associazioni fiorentine, più al passo con i tempi dei social network.

Una cosa è certa: sarebbe importante che queste "nuove modalità" si manifestassero prima cessino le vecchie. Interpellato da Nove da Firenze, uno dei soggetti interessati, l'Associazione di volontariato Idra, per bocca del presidente Girolamo Dell'Olio risponde: "Preferiremmo che le soluzioni digitali fossero condivise con tutte le associazioni della città. Ci piacerebbe che una sorta di dibattito si animasse fra quanti si sono avvalsi finora della Rete Civica.

Sarebbe social, utile e oltremodo democratico che le risposte che ci stanno arrivando -come le definisce Giovanni Carta- fossero messe a disposizione di tutti in una sorta di agorà elettronica". N. Nov.

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