"La musica, gli aneddoti, domande e risposte con il pubblico e molto altro": così Greg Lake presenta Songs Of A Lifetime, il nuovo tour solista che finalmente, dopo una grande attesa, approda in Italia. Dopo Piacenza, Roma, Bologna, Verona e Trezzo, mercoledì 5 dicembre alle 21.00 sarà il Viper Theatre di Firenze a ospitare la sesta e ultima delle sei date di Lake nel nostro paese, dal quale è assente dal 1997, anno dell'ultimo tour italiano di Emerson Lake & Palmer. Nato a Bournemouth il 10 dicembre 1947, dopo aver militato con gruppi underground come Shame, Shy Limbs e Gods, debutta nel 1969 con i King Crimson di In The court Of the Crimson King.
Sua la voce nell'indimenticabile capolavoro del progressive, di cui interpreta l'atteggiamento più sfrontato e virtuosistico - incarnando anche lo slancio melodico e la vocalità suadente - con il supergruppo Emerson Lake & Palmer. Il trio, nel quale canta e suona basso elettrico e chitarre, è tra i protagonisti del rock internazionale degli anni '70: durante il decennio Greg collabora anche con Pete Sinfield, fonda l'etichetta Manticore, dopo lo scioglimento del gruppo lancia la propria carriera solista.
E' un'avventura longeva e di grande successo, tra collaborazioni importanti (da Bob Dylan a Ringo Starr) e reunion con Emerson e Palmer, come quella del 2010 a Londra. Nel 2005 Greg Lake torna dal vivo con la sua band e ancora oggi è attivo on stage, con tanta voglia di raccontarsi. L'11 aprile 2012 ha inaugurato da Quebec City un lungo tour chiamato Songs Of A Lifetime: An Intimate Evening With Greg Lake, che finalmente arriva in Italia dopo un fitto calendario tra Nord America e Inghilterra.
E' un'operazione che Greg affronta da solo, con la sua voce, le sue chitarre e una lunga storia da raccontare al pubblico: è proprio lo spirito di condivisione ad animare ogni concerto, che egli sviluppa narrando i propri trionfi ma anche le prime esperienze e i miti di gioventù. Lo stesso Greg ha dichiarato: "L'idea di una performance intima e autobiografica è una grossa sfida, è qualcosa di talmente stimolante che il solo pensarci mi emoziona: ho voglia di creare uno show diverso ogni notte, memorabile e unico, inatteso e d'impatto.
Un evento intimo e imprevedibile insieme al pubblico".