Hiromi ha incantato la comunità jazz con il suo album di debutto del 2003, Another Mind. L’euforia scatenata dal suo primo album si è propagata al nativo Giappone, dove ha venduto 100 mila copie. Il secondo album della compositrice/tastierista, Brain, ha ricevuto nel 2004 il premio Horizon ai Surround Music Awards, il premio New Star dal Swing Journal, l’album d’oro da Jazz Life, il Best Japanese Jazz Album da HMV Japan, e il premio miglior artista giapponese del Japan Music Pen Club, club di giornalisti di musica jazz e classica.
Brain è stato anche nominato Album dell’anno dai lettori del Swing Journal nel 2005. nel 2006 Hiromi ha vinto il Best Jazz Act ai Boston Music Awards e il premio Rising Star al Guinness Jazz Festival. Ha inoltre meritato i premi Jazzman of the Year, Pianist of the Year e Album of the Year nel sondaggio dei lettori giapponesi del Swing Journal per il suo album del 2006, Spiral. Hiromi continua la serie vincente con l’uscita del 2007 Time Control e del 2008, Beyond Standard. Entrambi i dischi vedono la partecipazione speciale della super band di Hiromi, i Sonic Bloom.
Hiromi trae sempre ispirazione da tutti e da tutto intorno a lei. La lista delle sue influenze, così come della sua musica, è senza confini. «Io amo Bach, Oscar Peterson e Franz Liszt; ma amo anche Ahmad Jamal e Sly & the Family Stone, Dream Theater e King Crimson. Sportivi come Carl Lewis e Michael Jordan sono mia grandissima fonte di ispirazione: fondamentalmente, mi sento ispirata da chiunque abbia grande, grande energia.»Ma lei non vuole, per una questione di principio, dare un’etichetta alla sua musica.
Lei continua a seguire ciò che la stimola, lasciando agli altri le definizioni. "Non voglio dare un nome alla mia musica," dice Hiromi. "Le altre persone possono farlo, se vogliono. Per me è semplicemente l’unione di ciò che ascolto e di ciò che imparo. Ci sono elementi della musica classica, qualcosa del rock, altro del jazz, ma non voglio dargli un nome."