Una serata che è ormai un “classico” dell’estate sestese. Stiamo parlando ovviamente del grande concerto in piazza Vittorio Veneto del primo settembre che, dopo Daniele Silvestri, Bandabardò, Stazioni Lunari e Modena City Ramblers (per ricordare alcuni ospiti recenti), vede quest’anno protagonista la Premiata Forneria Marconi: un appuntamento rigorosamente ad ingresso gratuito, organizzato nell’ambito delle celebrazioni per la Liberazione di Sesto Fiorentino dalle truppe occupanti nazi-fasciste, avvenuta il primo settembre del 1944.
Molto particolare lo spettacolo allestito dalla storica band capitanata da Franz Di Cioccio.
Due ore di rock e canzone d’autore, in bilico tra passato e presente, con un ampissimo tributo a Fabrizio De André, uno dei nomi nobili della musica italiana, con cui la Pfm ha condiviso tanti anni di carriera.
Brani immortali del repertorio Faber come “Bocca di rosa”, “La guerra di Piero”, “Un giudice”, “Canzone di Marinella”... Tutti arrangiati con originalità e delicatezza. E poi, tutto il genio creativo della PFM: “River of life”, “Maestro della voce”, “Impressioni di settembre”, “E’ festa”....
Insomma, una serata di grande musica.
La Pfm è il gruppo rock italiano più famoso al mondo, l'unica band nazionale ad avere scalato la classifica di Billboard negli Stati Uniti. Trentacinque anni passati a suonare sui palchi più importanti, esportando il marchio di una musica di qualità che non era e non è solo la classica canzone popolare Italiana.
Il virtuosismo, la cura dedicata all'arrangiamento e l'improvvisazione erano gli elementi caratterizzanti del gruppo che all'inizio degli anni settanta si ispirava ai King Crimson, ai Jethro Tull e agli esponenti del nuovo rock (o musica pop com'era allora chiamata in Italia con un'accezione completamente diversa da quella attuale).
Il 1979 fu l'anno dello storico tour Fabrizio De André-PFM. Quello spettacolo diventò poi un doppio album, ancora oggi pietra miliare nella discografia della canzone d'autore italiana. In omaggio a Faber, dopo 25 anni e dopo lo straordinario successo del tour 2004, PFM ha deciso di continuare a suonare ancora con gli arrangiamenti originali le canzoni più significative di quell'evento. "L'idea del tour venne a me - rivela il leader della PFM, Franz Di Coccio - mi ispirai ad alcuni ricordi e riflessioni della nostra ultima tournée americana: la voglia di sperimentare la nostra capacità espressiva a servizio di canzoni e poesie, così le chiamo io, per dare ai colori della musica tutto il suo splendore.
Negli Usa erano frequenti le collaborazioni, Dylan con The band, Jackson Brown con gli Eagles, insomma un modo di sublimare forme di espressioni musicali in un unico affresco. Noi, artigiani della musica, (il nostro nome trae lo spunto dalla manualità. come in una bottega artigiana), ed il poeta cantante. Non fu facile, ma il tempo ha saputo ricompensare la nostra e la spregiudicatezza di Faber”.