Venerdì scorso, 9 novembre, la concentrazione di pm10 nell’aria dell’area fiorentina ha superato la soglia di attenzione: è stata la quindicesima volta nell’arco dell’anno e quindi, come prescrivono le norme in vigore, da domani scatterà il primo modulo di provvedimenti previsti per combattere le polveri sottili (a prescindere dalle condizioni meteo). L'invito da parte dell' assessore all'ambiente Caterina Biti è di limitare l’uso dei mezzi privati, riduzione del riscaldamento degli edifici e limitazioni alla circolazione nella Ztl per i veicoli più inquinanti.
“Lo scorso anno il quindicesimo giorno di sforamento delle polveri sottili si verificò già il 19 di gennaio – sottolinea l’assessore all’Ambiente Caterina Biti – mentre nel 2012 questo evento si è verificato quasi a fine anno. Questo dimostra che le politiche messe in atto dall’amministrazione comunale per limitare l’inquinamento atmosferico stanno dando i loro frutti. Firenze, con le città dell’area metropolitana e sulla base della normativa europea, nazionale e regionale, ha intrapreso un percorso fatto sia di interventi sia strutturali sia contingibili, e questa attività ha portato al miglioramento dei valori medi di vari inquinanti ed addirittura alla scomparsa di alcuni (come ossidi di piombo e lo zolfo).
Certo oggi non possiamo dire che il problema delle polveri sottili è risolto; ma si può affermare che, grazie anche alle misure adottate, Firenze presenta una situazione migliore di tante altre città d’Italia ed è sulla buona strada”. Il primo modulo di provvedimenti, che entrerà in vigore domani 13 novembre, prevede l’invito alla limitazione dell’utilizzo dei mezzi privati ed all'uso di mezzi pubblici; la riduzione del periodo giornaliero di funzionamento degli impianti di riscaldamento, che potranno rimanere accesi al massimo per 8 ore, con la riduzione della temperatura (max 17° per le attività industriali ed artigianali, max 18° per le abitazioni); il divieto di accesso e transito nella Ztl dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30, per i motocicli a 2 tempi Euro 1, le auto a benzina Euro 1, le auto diesel Euro 2 ed Euro 3 ed i veicoli trasporto merci diesel Euro 1.
Il secondo modulo (che scatterà con l’eventuale superamento del limite giornaliero di 50 µg/m3 di PM 10 per tre giorni consecutivi, avrà la durata di quattro giorni, prorogabile di ulteriori quattro giorni se al quarto giorno perdura il superamento) prevede il divieto di accesso e transito dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30 in tutto il centro abitato per gli stessi veicoli già vietati in Ztl. Rimangono comunque in modo permanente ormai da alcuni anni i divieti di circolazione in tutto il centro abitato per i veicoli più vecchi e inquinanti (ciclomotori a 2 tempi Euro 0 ed Euro 1; ciclomotori a 4 tempi Euro 0; motocicli a 2 tempi Euro 0; autovetture benzina e diesel Euro 0; diesel Euro 1; veicoli merci benzina e diesel Euro 0). Misure antismog anche a Sesto Fiorentino .
Il sindaco Gianni Gianassi ha firmato l’ordinanza che dispone il divieto di circolazione veicolare a partire da domani, martedì 13 novembre. Il blocco - che rimarrà in vigore dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30 - riguarda ciclomotori e motocicli a due tempi, autovetture a benzina euro 1, autovetture a diesel euro 2 ed euro 3, veicoli per trasporto merci diesel euro 1. L’area interessata dal provvedimento è quella compresa tra via Cafiero, viale della Repubblica, via I Settembre, viale I Maggio, viale dei Mille, viale Ariosto, via della Querciola, viale Giulio Cesare e via dell’Olmo.
Sono previste le consuete deroghe per le autovetture con almeno tre persone a bordo, per i veicoli a metano, gpl o bifuel, i veicoli pubblici, di soccorso o al servizio delle persone invalide, nonché quelli utilizzati per il trasporto delle persone che si recano presso strutture sanitarie. I provvedimenti urgenti per la lotta all’inquinamento atmosferico da Pm10 decisi dagli otto comuni dell’agglomerato fiorentino coordinati dalla Provincia prevedono inoltre la riduzione del periodo giornaliero di funzionamento degli impianti di riscaldamento, che potranno rimanere in funzione al massimo per otto ore al giorno con l’esclusione degli impianti installati negli ospedali, nelle cliniche e nelle case di cura.
La temperatura impostata negli impianti di riscaldamento dovrà essere al massimo di 17 gradi per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e al massimo di 18 gradi per le abitazioni. Il coordinamento dei comuni dell’agglomerato fiorentino - che oltre a Sesto comprende Firenze, Scandicci, Bagno a Ripoli, Signa, Lastra a Signa, Calenzano e Campi Bisenzio - ha stabilito che i blocchi del traffico scattino con apposita ordinanza e per una durata di quattro giorni ogni volta che le centraline dell’Arpat registreranno tre superamenti consecutivi dei livelli di Pm10.